Avevamo dato notizia che pagare le contravvenzioni al codice della strada, a volte, non serve: soprattutto se capita di trovarsi sul territorio di competenza del Comune di Mazara del Vallo. Erano giunte, infatti, nei giorni scorsi, alcune segnalazioni in redazione a Tp24.it delle quali avevamo dato conto, sabato 4 marzo, in questo articolo.
“FRA LA GENTE, ASSIEME ALLA GENTE (ma non al telefono con l’ufficio contravvenzioni almeno!) ” - 6 MARZO, ORE 10.45 - Ricordiamo nuovamente che è questo lo slogan che campeggia, a caratteri cubitali, sulla pagina web dedicata al servizio della Polizia Municipale di Mazara. E perciò proviamo ancora ‘a stare assieme’ alla PM. Non contenti, infatti, della prima negativa esperienza telefonica del 3 marzo scorso, quando avevamo ripetutamente provato a contattare, prima l’ufficio contravvenzioni e, poi, il dirigente della PM, Vincenzo Bucca, Tp24.it ha cercato - nella mattinata di lunedì 6 marzo 2023 - qualche spiegazione in merito. Scopo delle chiamate è, ancora una volta, il disservizio che capita ad alcuni utenti che pagano subito le contravvenzioni del codice della strada - magari anche entro i primi 5 giorni da quando trovano il preavviso ‘rosa’ sul parabrezza dell’auto - ma che se le vedono comunque notificare a casa, come se non avessero già oblato.
IMPRESA IMPOSSIBILE - Saremo sfortunati noi, ma parlare con qualcuno dell’ufficio contravvenzioni della Polizia municipale, la cui sede si trova in Via Bessarione, è un’impresa ardua e, quasi sempre, inutile. Abbiamo registrato diversi tentativi - tutti andati a vuoto - alle 10.45 e, poi, ancora a seguire, ma non c’è stato nulla da fare. Così, non contenti, abbiamo insistito fino ad ottenere: prima l’interno dell’ufficio del comandante, ma con lo stesso infausto esito; poi l’impegno di una impiegata in forza al Comando della Pm mazarese (la stessa a cui avevamo lasciato venerdì 3 marzo il recapito cellulare, per sperare in una richiamata, anch’essa però, non avvenuta) che ci rassicura così: “Ascolti, adesso lo vado a cercare il comandante” a cercare nelle varie stanze il dirigente in questione. ORE 11.20 - “Sono l’ispettore Denaro - si presenta al telefono la stessa voce con cui avevamo interloquito pochi minuti prima al telefono - allora, io l’ho trovato il comandante, era fuori stanza, gliel'ho detto e ora la richiamerà”.
LA REPLICA DEL DIRIGENTE - A metà pomeriggio, poco dopo le 17, arriva la tanto attesa chiamata: dall’altro capo del telefono c’è il comandante della PM di Mazara del Vallo, Vincenzo Bucca. Lo informiamo dei fatti e del disservizio in relazione al quale dà la sua spiegazione: “Il flusso dei pagamenti a nostro favore, effettuati dai cittadini sulle varie piattaforme di pagamento, impiega almeno 90 giorni; se io, nel frattempo, non emetto - come previsto dalla legge - la notifica delle contravvenzioni procuro un danno all’Ente, per il quale devo rispondere”. Cosa bisogna fare allora per risolvere questo problema? “Questo problema esiste in tanti altri comandi: attenzione, non è una giustificazione. Siamo corsi ai ripari - aggiunge Bucca - ed entro il mese di aprile 2023 passeremo sul ‘cloud’ ed i pagamenti avverranno con il sistema ‘PagoPA’ ”. Tale piattaforma, in uso ormai a moltissime amministrazioni pubbliche, in pratica dovrebbe essere quasi istantanea nel trasmettere all’Ente i pagamenti effettuati. “Il metodo - continua il comandante - per un riscontro più veloce da parte nostra è quello del bollettino postale, ma non possiamo spingere il cittadino ad usare una forma di pagamento a discapito di un’altra”. Come mai, visto che il sistema provoca problemi e perdite di tempo agli utenti contravvenzionati, non date ampia notizia sul vostro portale della procedura per gestire questa spiacevolissima situazione? Nella sezione web ‘come pagare’ non c’è traccia alcuna, su come comportarsi nel caso venga notificata una contravvenzione già pagata. “In genere - risponde Bucca a Tp24.it - quando accade il disguido e ce lo chiedono, noi consigliamo di inviare una mail, con la ricevuta del pagamento effettuato, agli indirizzi di posta elettronica pubblicati sul sito internet”.
SPRECO DI RISORSE (17 EURO SU 29,40 BUTTATI VIA) - Oltre ai costi materiali sostenuti materialmente per l’inutilissimo invio di una contravvenzione già saldata - come nel caso specifico dei 5 giorni, di cui sopra (raccomandata 10,16 €, toner, carta, spese di procedura per un totale di quasi 18 € !!!) - c’è il tempo perso che, una o più persone a livello amministrativo, devono dedicare ad essa per avviarne e gestirne la pratica. Chi paga i costi per questo specifico ed atavico disservizio? “Li paga - conclude il comandante della Polizia Municipale di Mazara del Vallo, Vincenzo Bucca - l’amministrazione”. E ci mancherebbe pure che così non fosse: sarebbe da ricovero coatto se, oltre al fastidio, oltre che del tempo perso, al quale devono sottostare gli utenti per espletare una faccenda che, in realtà, sarebbe già da doversi ritenere archiviata - il multato dovrebbe scucire altri soldi per una mancanza altrui.
SU FACEBOOK ALTRE LAMENTELE - Dopo il nostro articolo “Mazara. Paghi la contravvenzione ma la Polizia Municipale non lo sa” sono giunti alcuni commenti-lamentele sui social network, a conferma ulteriore che, tale disservizio, non rappresenta un caso isolato: “È successo anche a me” scrive un utente; “In questa città funziona tutto a meraviglia!” posta, invece, una signora in modo ironico; “È consuetudine, oltretutto ti fanno perdere tempo” aggiunge un’altra; e ancora: “Si, è capitato anche a me, di pagare una multa e ricevere dopo tre mesi la contestazione a casa per la stessa multa non pagata secondo loro, meno male che avevo conservato la ricevuta”; altro post, stessa storia: “Anche a me è successo due volte, ho informato il comando dei vigili urbani tramite PEC dopo qualche giorno ho ricevuto una telefonata da un agente dove si scusava dell’accaduto”.
Facciamo notare che ci vuole veramente un piccolissimo sforzo in più per essere veramente “Tra la gente, assieme alla gente”: bastano pochi minuti di interazione col webmaster del Comune di Mazara del Vallo per comunicare di più e meglio con l’utenza: magari non attraverso i canali tradizionali (visto che al telefono non risponde quasi mai nessuno!) ma con un semplice avviso sulla pagina internet dedicata al servizio contravvenzioni.
Alessandro Accardo Palumbo
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