Era l’estate dell’anno scorso e noi di Tp24.it ci ritrovavamo col periodico aggiornamento relativo al mancato dragaggio del porto canale mazarese. “Le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni”, scrivevamo allora, citando un vecchio adagio, ed è questo - più o meno - lo stato dell’arte anche oggi.
APPROVATO IL PIANO DI MONITORAGGIO - La dichiarazione, in tal senso, giunge dal primo cittadino, Salvatore Quinci (Azione - Italia Viva) che ha fatto sapere - nei giorni scorsi - che il monitoraggio sul prelievo dei fanghi sarebbe pronto ad iniziare e a breve dovrebbe essere affidato la consegna dei lavori alla ditta esecutrice, non essendo necessari altri procedimenti autorizzativi. L’azienda in questione, lo ricordiamo, è la ‘Ares S.r.l. di Gioiosa Marea, (società che si era classificata al terzo posto nella graduatoria della gara di appalto, espletata nel marzo 2016). Questo ultimo passaggio è atteso da decenni, ormai, al fine di avviare concretamente le operazioni per ripristinare il fondale del porto canale. Ad oggi l’alveo del fiume Mazaro su cui si innesta l’infrastruttura è praticamente innavigabile ed in stato di degrado, con conseguenze nefaste per gran parte del comparto peschereccio e per le attività ad esso collegate.
GLI ULTIME RILIEVI ‘MISTERIOSI’ - Il 23 febbraio 2022 sono stati effettuati gli ultimi rilievi batimetrici dei quali risultati non si ha traccia ben precisa ma al momento è questione più tecnica che centrale. La batimetria, infatti, è una disciplina dell’oceanografia che si occupa della misura delle profondità e della rappresentazione cartografica dei fondali. I rilievi batimetrici vengono effettuati, quindi, per la conoscenza dell'andamento morfologico dei fondali, per indagarne le profondità e capire dove è necessario, semplificando nel caso specifico, dragare o meno.
LE ANALISI DEL 2019 - I rilievi batimetrici non sono da confondere con le analisi chimiche dei fanghi che sono ben e più importante questione. Le analisi dei fanghi sono altra cosa e risalgono ancora, per aggiornamento più recente, a quelle effettuate dalla Biosurvey S.r.l. di Palermo (2019). Noi di Tp24.it, ne abbiamo raccontato già approfonditamente in passato. Potete leggerli qui: Porto di Mazara, i carotaggi costano troppo. I fanghi diventano tutti di "classe A" e Porto canale di Mazara, quei fanghi che potrebbero essere cancerogeni.
L’ULTIMA PASSERELLA RISALE A QUATTRO ANNI FA - I lavori sarebbero dovuti iniziare, di rinvio in rinvio, nell’autunno del 2019. Occasione anche quella per mettere su l’ennesima sceneggiata con tanto di politici e codazzo vario alla corte dell’allora presidente della Regione, Sebastiano Musumeci.
I LAVORI AL PORTO 'GIÀ' REALIZZATI SECONDO MUSUMECI - È toccato sorbire anche questo ai cittadini mazaresi: la notizia contenuta in un report ufficiale – redatto da qualcuno all’interno dell’entourage musumeciano – dal titolo ‘Quattro anni di Governo Musumeci’, secondo cui il risultato si dava per già raggiunto. Il resoconto faceva bella mostra di sè ed è ancora oggi scaricabile in formato pdf sul sito web istituzionale della regione siciliana. Il documento risaliva a maggio 2022 e allora nell’imminenza degli inizi della campagna elettorale, Nello Musumeci, si trovava ancora in corsa per essere ricandidato alla presidenza per le regionali in Sicilia. A pagina 74 del resoconto – che doveva servire ad illuminare i siciliani sugli obiettivi centrati dalla Giunta Musumeci dopo i primi quattro anni di governo nell’Isola – c’è la categoria ‘infrastrutture’ cioè quelle opere pubbliche che – a detta degli zelanti geni che avevano redatto quel report – sarebbero state compiute od avviate grazie al certosino lavoro di chi governava l’Isola.
‘IN PORTO…’ - All'interno della pagina sopra descritta, in bella evidenza, nella grafica della pagina si trova evidenziato un rettangolo incorniciato su sfondo grigio, intitolato appunto: ‘IN PORTO…’. E a seguire l’elenco: “Lavori già realizzati dal valore di oltre 20 milioni: dell'incompiuta del porto di Castellammare del Golfo, finalmente recuperata, agli approdi di Lipari, Marsala, Mazara” e così via. Dei lavori ‘già realizzati’ per il porto di Mazara in pochi si erano accorti già a maggio 2022. E ancor meno se ne sono accorti, oggi, i cittadini mazaresi, quando il calendario segna l’inizio del mese di marzo 2023, ed il dragaggio dell’infrastruttura portuale ancora attende, dopo quasi quarant’anni, di essere avviata e finalmente conclusa.
Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo
www.instagram.com/alessandroaccardopalumbo
Twitter: @AleAccardoP