E' attesa per oggi la sentenza al Tribunale di Trapani nei confronti della banda di spacciatori della "Trapani bene".
Banda che è finita a processo, e per nove di loro è stata chiesta la condanna da parte del Pm Pierangelo Padova che ha imbastito l’accusa nel processo che si celebra davanti al Tribunale di Trapani. Per tre persone, invece, è stata chiesta l’assoluzione
La pena più severa, 26 anni di reclusione, è stata richiesta per Massimiliano Voi, ritenuto, assieme a Mariano Galia, a capo del sodalizio smantellato, nel novembre del 2014, dagli agenti della Squadra mobile, coordinati dalla Dda di Palermo. Per Mariano Galia, il Pm ha chiesto 24 anni di carcere. I due, secondo l'accusa, oltre ad aver messo su l'organizzazione, provvedevano a rifornirsi di cocaina e hashish. Erano loro, infatti, ad organizzare viaggi a Palermo, ma anche in Calabria e in Campania per approvvigionarsi di cocaina e hashish, scegliendo di volta in volta l'autista e il mezzo di trasporto. La droga, poi, veniva ceduta nei locali della Movida del capoluogo. Ma non solo. I clienti della banda di spacciatori erano clienti buoni, insaziabili, che ne volevano sempre di più. Di giorno professionisti dalle parcelle a tre zeri, di sera schiavi dello sballo e della “neve”.
C’era, tra questi, un noto notaio, al quale il capo della banda di spacciatori portava di persona la coca.