Gentile Direttore di Tp24,
ho avuto occasione di leggere la nota pubblicata su Facebook dall’assessore Valentina Piraino a Lei rivolta a seguito della mia intervista al “Volatore” nella quale ho reso note alcune vicende che hanno portato “Prima l’Italia” a non designare alcun assessore nella nuova giunta Grillo.
Le chiedo quindi di pubblicare queste ulteriori precisazioni che proprio le dichiarazioni dell’assessore Piraino mi sollecitano al fine di chiarire in modo inequivocabile le ragioni della nostra scelta e il perché delle mie affermazioni.
Quindi mi rivolgerò attraverso il suo giornale direttamente all’assessore Piraino che per altro è stata testimone del citato incontro di maggioranza avvenuto in sala Giunta giusto il 16 gennaio per trattare dell’argomento relativo al rimpasto di governo e all’azione di rilancio amministrativo della Città.
“Gentile assessore, comprendo che in linea con l’esercizio della sua professione e con la professione di fede che la lega al sindaco, in quanto sua vice, si sia sentita investita della “mission” difensiva che la porta ad urlare “PER PRIMA COSA…BASTA BASTA e BASTA utilizzare scelte di vita personali di una persona per strumentalizzarle politicamente”.
Al di là della pleonastica affermazione con cui esordisce nella sua arringa (ogni scelta personale è infatti riferita a chi la compie e mi perdonerà la correzione grammaticale, ma la consideri una deformazione professionale che scatta automaticamente quando vedo usare in modo scorretto la lingua italiana che ho insegnato), riaffermo senza timore di essere smentita che Grillo mente sapendo di mentire e che questo comportamento è eticamente censurabile e politicamente inaccettabile soprattutto vista la dichiarata e persino sovraesposta fede cattolica del sindaco.
Grillo infatti dice che preferisce correre il rischio di perdere la maggioranza piuttosto che soggiacere alle scelte irricevibili fatte da Prima l’Italia e dagli altri partiti e movimenti che lo hanno eletto. E’ ovvio che non entro nel merito delle proposte fatte dagli altri gruppi della ormai ex maggioranza che non conosco, ma certamente lei ricorderà come l’unico nome fatto da me sia stato quello di Oreste Alagna. Ricorderà cara Valentina come io abbia apertamente rimproverato al sindaco di essere sceso in campo alle regionali a sostegno di Sturiano, insieme a tutta la giunta (ad eccezione di Alagna e Ruggieri) e di tre quarti di consiglieri comunali con l’unico risultato di certificare il fallimento di questa iniziativa che quantifica il totale distacco e la disistima dei marsalesi nei confronti proprio di Grillo.
Ricorderà gentile assessore come abbia accusato il sindaco di essere stato ingeneroso nel giudizio espresso nei confronti dei deputati marsalesi a suo dire poco attenti e poco collaborativi, ricordando a partire anche dall’ultima azione di salvataggio dell’aeroporto le tante iniziative per la città, i finanziamenti per le scuole che l’amministrazione aveva perduto, i 100 mila euro per i pontili dello Stagnone, i 100 mila euro per l’illuminazione della Plateia Aelia, le norme nelle riforme dell’urbanistica e in quella sull’edilizia stilate con il contributo degli Ordini professionali e dei professionisti marsalesi.
Ricorderà cara Valentina che il senatore Pizzo ha parlato della importante legge per innalzare l’indice di fabbricabilità dallo 0,003 allo 0,10 da me fatta quale indispensabile strumento per approvare un PUG e quale strategia di rilancio anche turistico della città. Ho ricordato al sindaco che ha tenuto fermi 700 mila euro del fondo di rotazione che servivano per avviare la gara di progettazione per il porto di Marsala tanto da vederci costretti a fare intervenire il presidente Musumeci a stornare quella somma al Genio civile di Trapani che sta già completando le procedure. Ho riferito anche degli stanziamenti in finanziaria con mio emendamento per il Convitto (di cui parlerò a parte ed easustivamente prossimamente) e i 700 mila euro per rifare la storica piazza Mameli.
Certo cara assessore è sempre poco ciò che si fa ma Le chiedo di informarsi sugli esiti dell’attività parlamentare e di governo del giovane Grillo, valutato come il più assenteista tra i deputati del Parlamento nazionale ed oggi ampiamente criticato per le risorse del PNRR destinate a costruire un ippodromo a Scacciaiazzo. Piuttosto che indignarsi per la cruda verità con la quale dico ciò che penso dovrebbe ricordare che in quella riunione ho ribadito al coordinatore di Liberi, avvocato Bellafiore che lamentava la difficoltà del sindaco a tessere relazioni istituzionali perché impegnato a sostituire i suoi assessori poco attivi, che il vero problema era costituito proprio da Grillo troppo accentratore e poco disponibile a lasciar fare e dare spazi di autonomia a i suoi assessori. Lo sa perché cara assessore? Perché Grillo è un pavido che non sa mai decidere, incerto e confuso, privo di idee e di visione strategica. Lo si è notato da subito con tutte le machiavelliche quanto inutili sortite quando parlava di giunta young, di governance allargata, di esperti che avrebbero dovuto affiancare gli assessori. Una pletora di soggetti da fare invidia al presidente degli Stati Uniti d’America. Il risultato di tutto questo? Semplicemente il nulla.
Ricorderà ancora come mi sia lamentata della indifferenza con la quale sono state accolte le nostre proposte (mie e di Alagna) sulla necessità di mettere mano al Piano di utilizzo della preriserva, ad un piano di sosta delle auto seppur temporaneo per il quale c’era la piena disponibilità della Sovrintendente di Trapani e del Libero Consorzio di Trapani. Alagna convocava la riunione, intervenivano il dott. Fiorentino, l’architetto Mimma Fontana e poi il nulla. Mi fu detto che queste funzioni esorbitavano dalla delega al turismo. Ricorderà che ho rimproverato il sindaco perché avremmo dovuto essere una squadra di amici che lavorava, lottava e si impegnava per la città. Ricorda quando ho rimproverato Grillo per la mancata iniziativa relativa al Piano paesaggistico per il quale, senza mai chiedere un mio aiuto si recava in assessorato territorio e ambiente ignorando volutamente il mio ruolo nella relativa commissione legislativa e gli eccellenti rapporti con l’assessore e i direttori di dipartimento.
Ecco Valentina questi i fatti. Le do ragione quando afferma che quando una persona muore se ne tessono le lodi anche in modo ipocrita. Per questo Le dico che a differenza di chi usa ipocritamente il politichese io sono realmente pentita per aver riesumato Grillo, spettro politico rianimato da una coalizione di centrodestra che lo ha trascinato alla vittoria. Gli 11 mila voti in meno presi da Grillo, rispetto alle liste, certificano che senza quella coalizione che oggi lui ha tradito non sarebbe mai stato eletto sindaco. Questa è la verità cara assessore, piaccia o meno a lei e ai vostri pochi amici Grillo non è mai stato tirato per la giacca da nessuno e le nostre irricevibili proposte delle quali vado fiera sono relative a quelle strategie di cui ho parlato prima e senza le quali non si potrà mai parlare di rilancio. Ricorderà infine che ho detto al sindaco che mi sarei adoperata con il governo regionale per tutte le azioni necessarie a fare uscire Marsala dal nulla nel quale vive e questo perché mi sentivo responsabile della sua elezione avendo messo su una lista di 5 mila voti superata da quella di Liberi solo per 180 voti e tenendo conto della candidatura di Annalisa Trono vicina all’assessore Turano e coordinatrice comunale dell’UDC che ha portato a Grillo 500 voti. Concludo signora assessore che non ho affatto strumentalizzato la scelta di fede del sindaco, ho solo affermato e lo ribadisco che al di là di ciò che appare e persino si ostenta per sentirsi ed essere cattolici non basta presenziare ai riti ma serve piuttosto inerpicarsi per un sentiero irto di difficoltà che richiede la capacità di seguire Cristo ed essere concreti testimoni del Vangelo. Gesù inizia sempre dicendo “In verità vi dico…”. Nella mia profonda ignoranza rispetto alla “Parola” credo che professare la verità sia la prima professione di fede richiesta ad un cattolico. Ribadisco che Grillo mente sapendo di mentire e dunque faccia i conti con la sua coscienza. Anche lei Valentina prima di avventurarsi improvvidamente nella difesa di Grillo è meglio che approfondisca la sua conoscenza che in questo caso non può e non deve ridursi ad un mero atto di fede. Chiarisco da ultimo che riproporre il nome di Alagna in giunta rispondeva ad un patto etico che certo non potevo tradire avendo fatto dimettere Alagna da consigliere cosa che è avvenuta perché mai immaginavamo che dopo le regionali Grillo avrebbe rotto quel patto etico che segna o almeno dovrebbe segnare la differenza dell’impegno dei cattolici in politica così come ci ha insegnato Don Luigi Sturzo. Il richiamo a quei valori è per me un imperativo categorico che mi fa agire coerentemente ai miei princìpi e alle mie idee e soprattutto mi dà il coraggio e la libertà di parlare un linguaggio a volte anche duro, tagliente ma certamente rispondente alla verità e mai offensivo sul piano personale.
Cordiali saluti
Eleonora Lo Curto