L'eurodeputato Ignazio Corrao ha visitato il patrimonio naturalistico del mazarese, che, nonostante, sia classificato di interesse internazionale è lasciato nel totale abbandono. Accompagnato da Diego Gandolfo, Carlo Foderà, dall'ing. Barbera e il naturalista Enzo Sciabica, l'iniziativa ha voluto porre certamente porre l'attenzione sull'importanza dei diversi siti naturalistici per i quali si spera nell'intervento dello Stato o della Regione o dell'Ue (possibilmente). Qui il racconto del naturalista Sciabica:
Da tempo, dalla presentazione del libro “Avifauna della Sicilia Sud-Occidentale” a Villa Cavallotti di Marsala nel 2021, Diego Gandolfo, della segreteria dell’eurodeputato Ignazio Corrao, aveva programmato la visita del parlamentare al patrimonio naturale del territorio mazarese. Ciò in considerazione del fatto che le “Zone Umide del Mazarese” sono di interesse internazionale, essendo state incluse tra quelle della famosa Convenzione di Ramsar. Sabato 4 febbraio la visita ha avuto luogo e la prima tappa si è svolta alla Laguna di Tonnarella. Questa zona umida marino-costiera non risulta infatti tra quelle di interesse internazionale e lo stesso Ignazio Corrao, ben informato delle straordinarie qualità biotiche del sito, nel 2021, ha posto un quesito all’ISPRA per conoscere i motivi della mancata inclusione. Chiara ed inequivocabile la risposta del massimo Istituto pubblico italiano per la Ricerca e la Tutela Ambientale: non perché il sito non meritasse l’inclusione, ma per il fatto “che i confini delle zone umide di importanza internazionale sono stati definiti prima che la Laguna di Tonnarella acquisisse l’attuale rilevanza naturalistica”.
Da allora l’eurodeputato ha preso a cuore la salvaguardia piena della laguna ed è tornato a chiedere all’ISPRA: “quali le forme di tutela da potere adottare per l’area marino-costiera”. L’ISPRA che dal 2010 tiene l’area sotto osservazione (con visite frequenti di suoi funzionari), a stretto giro di posta, con nota prot. 6229, dell’11/2/2021, ha suggerito: “da parte dello Stato italiano: l’istituzione dell’area marino protetta del litorale mazarese che garantirebbe la salvaguardia del tratto di mare antistante la laguna; - da parte della Regione Siciliana: l’istituzione della riserva naturale di Capo Feto che includa la Laguna di Tonnarella; - da parte del Comune di Mazara del Vallo: la destinazione urbanistica del territorio comunale corrispondente a Capo Feto che includa la Laguna di Tonnarella come zona di parco naturale.”.
E’ noto che Ignazio Corrao, per ovvi motivi, ha eletto domicilio in Belgio, in una cittadina delle Fiandre, Tervuren, immersa nel verde, tra boschi e laghi, ben salvaguardati e curati, appena più ad est di Bruxelles e in quest’ambiente bucolico, oltre alla cappella di Sant’Hubert, c’è il noto “Museo Reale per l’Africa Centrale”, meta incessante di visitatori e turisti. Passare da Tervuren (cittadina di ventimila abitanti) a Mazara del Vallo (cinquantamila abitanti) fa un certo effetto, non tanto per la diversità ecologica territoriale, ma per la diversità del senso civico delle rispettive popolazioni. Ignazio Corrao, messo piede sulla sponda nord occidentale della laguna è rimasto, infatti, meravigliato dell’involo dello stormo di folaghe che, come a Tervuren, forse più di Tervuren, ciabattando si sono allontanate dai nostri piedi, ma è rimasto sgomento per la presenza dei sacchi di spazzatura proprio lungo le rive della zona umida, proprio a limite dell’asfalto del lungomare Fata Morgana. Dalla sponda nord-occidentale della laguna siamo passati alla sponda nord-orientale, luogo in cui si scorgono la Capitaneria di Porto, la Dogana e il mastodontico Mercato Ittico all’ingrosso che rischia il deterioramento completo, dato che non è entrato mai in funzione.
Mercato che, come il parcheggio realizzato di recente tra la Via Peppino Impastato e il Lungomare Fata Morgana (di rimpetto alla Laguna di Tonnarella) potrebbe avere, come ha fatto notare lo stesso Ignazio Corrao, un avvenire qualora fosse inaugurato per l’accoglienza dei visitatori della Laguna di Tonnarella e della palude di Capo Feto, così come il Museo per l’Africa centrale, tra i laghi e i boschi di Tervuren. Qui “Museo della Pesca, del Pescato e delle Zone Ramsar del Mazarese con la Collezione Ornitologica dell’ex Circolo Cacciatori e la Collezione Entomologica di Davide Vito Castelli”. Nonostante gli incendi che stanno portando all’estinzione finanche la resistente “palma nana”, nonostante il degrado e le bonifiche, Ignazio Corrao è rimasto, inoltre, attratto dal paesaggio pseudo-steppico delle Sciare tra Mazara del Vallo e Campobello di Mazara. Sciare caratterizzate ancora dalla presenza anche invernale di nibbi e aquile anatraie minori.
Enzo Sciabica (Naturalista)