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12/02/2023 06:00:00

Ecco i beni confiscati alla mafia in Sicilia e in provincia di Trapani

E’ uno degli strumenti più incisivi nella lotta alla criminalità organizzata. Il sequestro e la successiva confisca di beni e aziende ai mafiosi toglie loro acqua dal pozzo. Lo Stato si appropria di disponibilità economiche provenienti da attività criminali.

Togliendo le disponibilità economiche ai mafiosi o ai colletti bianchi si riduce il loro potere, l’influenza su attività illecite che permettono alle organizzazioni criminali di crescere.


Serve, però, un’attenta gestione dei beni sequestrati e confiscati, che non sempre, in questi anni, è stata garantita dallo Stato. E soprattutto serve maggiore celerità nell’affidamento dei beni confiscati a soggetti diversi, anche pubblici di beni confiscati. Spesso, gli stessi Comuni che ottengono la gestione di beni confiscati non sanno come utilizzarli e con quali risorse, e così il bene si perde, le aziende muoiono, i lavoratori licenziati.

Eppure in provincia di Trapani e in Sicilia sono migliaia i beni, tra immobili e aziende confiscati. Il quadro lo dà la sezione specifica del sito dell’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia.

In Sicilia sono 9539 gli immobili confiscati gestiti dall’Agenzia. Più della metà, oltre 5 mila, sono terreni agricoli. Al momento risultano in gestione dell’Agenzia anche circa 400 magazzini, oltre 600 garage, e oltre 1200 tra abitazioni indipendenti e appartamenti in condominio.

La provincia di Trapani è seconda in Sicilia, dopo Palermo, per immobili sequestrati e confiscati gestiti dall’Agenzia: sono esattamente 1478. Si suddividono in: 88 abitazioni indipendenti, 144 appartamenti, 65 garage, 42 magazzini, 614 terreni agricoli, 73 terreni edificabili, 24 ville, e altri immobili tra terreni e fabbricati vari. Praticamente la metà degli immobili sotto sequestro, in provincia di Trapani, ricadono nei comuni di Campobello di Mazara (390) e Castelvetrano (319). Negli altri Comuni: 120 immobili a Marsala, 114 a Trapani, 107 a Mazara, 98 a Salemi, 11 ad Alcamo, 85 a Castellammare del Golfo.

 

 

Le aziende in gestione in Sicilia sono 979. Quasi una su tre, 309, sono aziende nel settore costruzioni. 68 tra alberghi e ristoranti, 78 aziende agricole, 184 commercio all’ingrosso e dettaglio, 50 aziende di trasporti, 116 altri servizi pubblici e alla persona.
Anche in questo caso la provincia di Trapani è seconda in Sicilia, con 154 aziende sequestrate e confiscate gestite dall’Agenzia. Sono 56 le aziende nel settore costruzioni tolte alla mafia e gestite dall’Agenzia, 21 aziende agricole, 18 aziende di produzione e distribuzione di energia elettrica, acqua e gas, 12 tra alberghi e ristoranti, 12 Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese.
Il Comune più colpito è Castelvetrano: 40. Seguono Alcamo 23, Trapani 20, Marsala 16, Campobello 14, Mazara 11.

 


Ma è importante capire quanti e quali beni sono stati destinati, tra quelli confiscati.
In Sicilia sono stati destinati 7681 beni immobili. Tra cui: 431 abitazioni indipendenti, 1778 appartamenti, 820 garage, 122 magazzini, 2214 terreni agricoli.
In provincia di Trapani i beni destinati ad altri enti diversi dall’Agenzia dei Beni sequestrati e confiscati, sono 781: terza in Sicilia. Tra cui 112 appartamenti, 28 case indipendenti, 47 garage, 258 terreni agricoli, 30 ville. Tra i Comuni è Castelvetrano quello con più immobili destinati, 169. Ci sono poi Castellammare del Golfo, 101, Alcamo 79, Mazara 71, Campobello di Mazara 65, Marsala 52, Trapani 27.

 

 

E poi ci sono le aziende. Anche queste sono delle belle rogne, perchè spesso è accaduto che una volta confiscate e destinate ad altri soggetti perdano capacità produttiva e gli affari vadano malissimo portando al fallimento. Le aziende destinate, in Sicilia, sono 551, di cui 220 sono imprese nel settore delle costruzioni. In provincia di Trapani sono 45, di cui 16 nelle costruzioni. Trapani e Marsala, hanno otto aziende destinate a soggetti diversi dall’Agenzia dopo la confisca, seguono Castelvetrano e Alcamo 6, Valderice 4.


 



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