In otto non ce l'hanno fatta. Quando una motovedetta della guardia costiera ha soccorso un barcone con una cinquantina di migranti a bordo in acque di competenza maltese, ha trovato otto morti, di cui tre donne, una delle quali incinta. A salvarsi secondo le prime stime dovrebbero essere in 46, fra questi ci sono due donne incinte. Sono approdati sul molo Favaloro di Lampedusa intorno all'una di notte.
Qualche ora prima erano stati soccorsi dalle motovedette della Capitaneria e della Guardia di finanza altri due barconi con a bordo complessivamente 75 persone. Sul primo natante, con 37 persone originarie di Camerun, Costa d'Avorio, Ghana, Guinea e Senegal, anche 14 donne, una delle quali incinta, e un minore.
"Rivolgo un appello al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Il Governo non ci lasci da soli a gestire quest'immane tragedia. Aiutateci, in questo modo non riusciamo più a gestire" ha detto il sindaco di Lampedusa, Filippo Mannino.
Meloni dal canto suo vive in un mondo parallelo, e continua ad attaccare le navi che salvano i migranti dicendo che "sono traghetti" (almeno adesso ha la delicatezza istituzionale di non parlare più di "taxi").