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29/01/2023 06:00:00

La finanziaria di Schifani, dall'Ars soldi per sagre, rassegne e ... 

Alla fine il punto di incontro, maggioranza ed opposizione lo hanno trovato. E, nella manovra finanziaria che si sta discutendo in queste ore all'Ars, spuntano un grande classico della politica siciliana: i contributi a pioggia. Per le sagre, le rassegne, le parate di Carnevale.  Sono 127 gli emendamenti, che hanno fatto lievitare la spesa delle Regione di circa 40 milioni di euro.

Ad esempio, il deputato trapanese Dario Safina, Pd, porta a casa il raddoppio dei contributi per l'Ente Luglio Musicale Trapanese, che passano da 150mila a 300mila euro.

Altri venti milioni di euro, a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, arrivano per tutti i comuni siciliani che ospitano siti Unesco, su proposta di Marco Intravaia e Ignazio Abbate. Sono in totale sette i siti siciliani Unesco. Sempre da Intravaia, poi, viene la proposta di un milione di euro per la "sicurezza nelle spiagge libere siciliane". 

Spunta anche il “Museo Regionale dell’Editoria e della Comunicazione nella Regione Siciliana" su proposta di Margherita La Rocca Ruvolo. E poi ancora festival, rassegne, sagre. La Lega inserisce 500mila euro per "progetti contro il bullismo e il cyberbullismo".

Ci sono 50mila euro all’Istituto Zooprofilattico per il monitoraggio e la diagnosi delle malattie delle tartarughe marine. Centomila euro per il Carnevale di Termini Imerese, 200mila per la riserva di Capo Gallo, stessa cifra destinata al Comune di Siracusa per la realizzazione di parchi giochi inclusivi. E, ancora, centomila euro per l’anniversario dell’operazione Husky (lo sbarco degli Alleati in Sicilia nel 1943), altri centomila per la “restaurazione” della Casa del cavaliere Cammarata a Messina. La
stessa cifra è destinata rispettivamente all’associazione di rugby “I Briganti” di Catania e alla Festa dell’Ascensione di Floridia, mentre 75mila euro andranno al festival
internazionale dei giochi pirotecnici di Gualtieri Sicaminò, nel Messinese...

PD.  Fondi contro il dissesto idrogeologico, sostegno ai Comuni ed agli Enti locali, fondi per il trasporto scolastico e per il diritto allo studio, agevolazioni per le ristrutturazioni nei centri storici: sono alcune delle principali norme proposte dal PD ed inserite nella manovra economica durante l’esame in commissione Bilancio all’Ars. “Vi sono poi altre due norme del Pd di particolare rilevanza – dice il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro – anche queste già inserite nella manovra in commissione. La prima riguarda il credito agevolato a tasso zero tramite l’Irfis per il risanamento delle imprese siciliane sottoposte a misure di prevenzione patrimoniale, comprese sequestro e confisca, che spesso proprio per questa loro condizione particolare non hanno la forza di avviare un reale processo di risanamento. Con l’altra norma il PD ha previsto di istituire il ‘Fondo famiglia’ che prevede l’erogazione di un contributo regionale di 1.000 euro per le famiglie a basso reddito con almeno tre figli a carico ed altri 200 euro per ogni figlio in più oltre il terzo, e l’erogazione di un contributo ‘una tantum’ per le famiglie in difficoltà sottoposte a sfratto esecutivo”.

“Si tratta di norme che interessano i giovani, le famiglie ed il territorio e che sono in grado di favorire lavoro ed imprese. Il gruppo Pd – conclude Catanzaro - manterrà lo stesso impegno nel corso dell’esame della manovra in Aula”.

CINQUE STELLE. "La nostra parte l'abbiamo fatta, nonostante i tempi ristretti che sono stati imposti al calendario dei lavori e quindi ai dovuti approfondimenti. Grazie ai nostri emendamenti la Finanziaria uscita dalla commissione Bilancio è certo meno brutta di quella che vi era entrata, ma per cambiargli completamente volto ci voleva un miracolo”. Lo afferma il capogruppo del M5S all'Ars Antonio De Luca. “Con le nostre norme a favore dell'occupazione, dei Comuni, ai quali abbiamo letteralmente salvato le riserve, per gli Asu in carico agli enti locali, che inizialmente erano stati esclusi dal testo della finanziaria, per i disabili, per i lavoratori pendolari delle isole minori, contro il caro bollette, per la riqualificazione delle aree degradate e la salvaguardia costiera, noi abbiamo fatto sicuramente quello che andava fatto per migliorare il testo. Certo non è una finanziaria di sviluppo per la Sicilia, ma è certo meno brutta di quella che aveva confezionato il governo. In aula cercheremo di migliorarla ulteriormente”. “I nostri quasi 200 emendamenti – continua Antonio De Luca – non potevano certo stravolgere l'impianto della legge, ma quelli che sono andati in porto certamente sono serviti a migliorarla e a renderla più attinente alle reali esigenze del territorio e dei siciliani. Giusto per fare qualche esempio mi riferisco a emendamenti che aumentano i contributi o le riserve ai Comuni che oggi vivono una situazione drammatica o a quelli che offrono incentivi occupazionali per le aziende che assumono over 50 o donne”. “Come opposizione – conclude De Luca - abbiamo fatto il nostro dovere, desta qualche perplessità il grande numero di emendamenti arrivato dalla maggioranza, segno che il testo di partenza non piaceva molto nemmeno ai partiti che sostengono Schifani. Altra grande perplessità è quella del ricorso ai fondi Fsc che non sappiamo in realtà che peso reale avranno. Siamo dell'idea che si stia preparando l'ennesima finanziaria di cartone che non consentirà alcun rilancio dell'isola e che le aspettative dei siciliani andranno ancora una volta deluse perché è evidente che la riprogrammazione dei fondi Fsc non è per nulla agevole, né immediata”.