Salvatore Quinci, sindaco di Mazara, cosa risponde alle dichiarazioni del consigliere Giorgio Randazzo che ha detto di lei che è un sindaco facilmente ricattabile, che si è messo in giunta due consiglieri che prima avevano firmato la sua mozione di sfiducia?
Non rispondo a queste parole e a questo tono di rissa. Le dichiarazioni di Randazzo sono a tratti farneticanti. Noi stiamo lavorando ad un progetto di sviluppo per la città e su quello sono prontamente disponibile a confrontarmi, come anche sui temi politici, ma non ad assumere questi toni di rissa. Riguardo ai consiglieri, sono due dei quindici consiglieri che mi hanno sostenuto e accompagnato in campagna elettorale. Grazie ai loro voti che io sono stato eletto, poi ci siamo divisi e ora, dopo un chiarimento politico, dopo la presentazione della mozione di sfiducia, abbiamo trovato una sintesi e una unione politica per il completamento della sindacatura e della nostra azione amministrativa. Io posso dire, che sono state fatte trattative alla luce del sole. La cosa che mi turba, non per me, ma per la città, è che, nell’anno in cui dobbiamo mettere a terra, progetti per quasi 60milioni di euro di cui solo venti milioni del Pnrr, in cui dobbiamo affrontare una sfida cruciale per il mondo della pesca, e dobbiamo portare a compimento il piano preliminare del Piano Regolatore Comunale che Mazara attende da 17 anni; di tutto questo il consiglio comunale non discute e si discute, invece, di chi sarà il prossimo sindaco, chi sarà l’assessore, sulla mozione di sfiducia o ancora votiamo tra otto mesi o fra un anno. Ecco tutto questo io lo trovo molto triste e ritengo che questa città abbia bisogno di rinnovare la sua classe politica, perché in questo momento non risponde alle esigenze dei cittadini. Io sto incontrando in questi giorni, tanti cittadini che abitano nel quartiere Bocca Arena, visto che il Libero Consorzio ci ha chiuso di nuovo il ponte. Tutti mi chiedono le prospettive della loro attività commerciale, come si dovrà affrontare questa difficile situazione, nessuno min chiede quando si vota, quali saranno gli assessori, chi sarà il prossimo sindaco. C’è un distacco totale di questo consiglio comunale e in particolare di un consigliere che, sin dal primo giorno, è impegnato nell’attaccare i nemici, piuttosto che provare ad amministrare questa città anche da posizioni politiche diverse.
Sindaco un dubbio ce lo conceda. Due consiglieri comunali erano totalmente all’opposizione nei suoi confronti, tanto da firmare una mozione di sfiducia, e poi l’hanno ritirata. Erano ciechi prima e non si sono accorti che il sindaco aveva fatto tanto per Mazara o si sono folgorati sulla strada dell’assessorato?
E’ chiaro che c’è stata molta tattica e strategia nell’ambito delle manovre del consiglio comunale. La verità è che c’è un consiglio comunale diviso, mancano i progetti politici in città. L’opposizione è unita da un unico denominatore, cioè opporsi al governo della città ma lo fanno in maniera non costruttiva. Manca, dunque, una prospettiva politica che dia la possibilità di decifrare ciò che sta accadendo. Questo tentativo noi lo vogliamo vedere come un tentativo di riunire e dare una nuova unità d’intenti a questa città. Oggi, abbiamo una forza di governo che è un po’ più forte rispetto a ieri. C’è stato un chiarimento politico forte che ha portato me ad offrire due posti in giunta in maniera da consolidare queste posizioni e su questo stiamo costruendo la fine della sindacatura e le prospettive future della città.
Sindaco Quinci, l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla, si dice preoccupato per la città, perché l’attuale amministrazione, secondo lui, non ha un progetto, non ha una prospettiva. Come replica a Scilla?
Io posso raccontare dei progetti e delle prospettive che abbiamo messo in campo. Abbiamo ridotto del 40% gli oneri di urbanizzazione per il comparto dell’edilizia, favorendo le nuove richieste e autorizzazioni. Abbiamo organizzato lo studio del centro storico che consente l’abbattimento burocratico per l’inizio delle nuove attività. Stiamo lavorando al Piano Regolatore che manca da 17 anni, come si può immaginare di investire in una città senza piano regolatore. Stiamo lavorando sul settore della pesca e sul settore del turismo. Questa città non aveva un ufficio turistico, siamo entrati nel distretto, partecipiamo alle fiere, abbiamo messo in sicurezza e stiamo riprendo tutti i nostri siti museali e artistici, realizzando la prima rete museale a pagamento di Mazara, stiamo lavorando sull’albergo diffuso. Queste sono le direttrici sulle quale lavoriamo da tempo. Su questi temi sono disposto a confrontarmi, non ascolto più, chi dice questa amministrazione non fa nulla. Ho presentato una relazione di 19 pagine sul lavoro svolto e su ogni punto sono pronto a confrontarmi.