Continuano le polemiche sulla legale del boss Matteo Messina Denaro, la nipote Lorenza Guttadauro. Sulla vicenda interviene il presidente delle Camere Penali, Giandomenico Caiazza.
"In questa vicenda certamente prevale la qualità e la funzione del difensore sul rapporto parentale" - afferma l'avvocato Caiazza - in riferimento alla polemica nata intorno alla scelta di Matteo Messina Denaro di farsi difendere dall'avvocatessa Lorenza Guttadauro, figlia della sorella. Lorenza è la figlia di Filippo Guttadauro e di Rosalia Messina Denaro, sorella del boss arrestato dopo trenta anni di latitanza. Il nonno di Lorenza Guttadauro, Giuseppe, è inoltre indicato come lo storico boss di Brancaccio.
"Le restrizioni disposte dal regime carcerario nei rapporti con i parenti - spiega Caiazza - riguardano figure neutre, in questo caso si tratta del difensore e quindi questo aspetto è per così dire 'assorbito'. Lei è il difensore, punto, il resto non conta ma proprio perché parente dovrà essere ancora più rigorosa nel svolgere il suo compito".
Lorenza Guttadauro ha già svolto assistenza legale per altri familiari: la zia Anna Patrizia (l'altra sorella del boss di Castelvetrano), il fratello Francesco e il marito Girolamo Bellomo, detto Luca. Indicato come uomo d'affari, Bellomo era stato arrestato nell'ambito dell'operazione Eden 2 con l'accusa di avere curato gli interessi del boss. A Bellomo, condannato in appello a 10 anni, è stato attribuito il ruolo di un "rappresentante" degli "affari" di Messina Denaro nel tessuto economico del Trapanese.
Per il comandante del Ros Pasquale Angelosanto c'è, invece, un vuoto normativo che permette questo. Il fatto che Messina Denaro abbia nominato proprio la nipote come suo avvocato difensore lascia comunque degli interrogativi pesanti, e lo sottolinea così il comandante del Ros: "siamo in presenza di un vuoto normativo. Il difensore è tutelato dalla legge proprio per l'esercizio del suo mandato di difesa. Se c'è questo aspetto che potrebbe far pensare a un tentativo di aggiramento del 41 bis ci troviamo di fronte a una difficoltà oggettiva". Un ruolo difficile, quindi, complicato anche dal fatto che il padre di Lorenza Guttadauro, Filippo, è stato a sua volta arrestato nel marzo del 1994 e condannato per associazione mafiosa a 14 anni.