Il tema della costruzione di un casermone di cemento a Trapani, alle spalle di Via Fardella, in una zona destinata a verde pubblico, irrompe nella lunga campagna elettorale per la corsa a Sindaco. A molti non è sfuggito il fatto che, dopo l'inchiesta di Tp24, il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida sia rimasto in silenzio. Eppure siamo di fronte ad un fatto clamoroso: un mega edificio, in un lotto che, sulla carta, non solo era destinato a zona di verde a favore della collettività, ma non poteva neanche essere venduto ai privati perchè, come previsto nella convenzione, alla base della lottizzazione di quel tratto iniziale di Via Fardella, doveva essere ceduto al Comune in vista della realizzazione, magari, di un parco.
Come è stato possibile tutto ciò? Non è una questione di poco conto: Trapani è una città fragilissima, come dimostrano i danni causati dalle alluvioni dello scorso autunno. E non si possono chiedere da un lato i ristori per chi ha subito le devastazioni dell'acqua e del fango, e dall'altro lato permettere queste strane opere di cementificazione delle poche aree a verde rimaste. Lo sa bene anche Maurizio Miceli. Il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia sarà, con ogni probabilità, lo sfidante di Tranchida alle elezioni. E, intervistato da Tp24, proprio Miceli tira fuori la questione della Rsa, e accusa il Sindaco Tranchida, soprattutto per la mancanza di chiarezza sulla vicenda. Qui la sua intervista.
Al di là delle polemiche politiche, però, più si scava a fondo nella vicenda più i dubbi aumentano. "Voi potete svelare tutti i misteri che volete, io non ho niente da dirvi" è stata l'ultima dichiarazione a Tp24 dell'assessore all'urbanistica Giuseppe Pellegrino. Eppure spiegazioni ne servirebbero, magari proprio da Pellegrino, che oltre ad essere esperto della materia, ha seguito questa vicenda da assessore e da consigliere. Perchè punti interrogativi ce ne sono, e parecchi.
L'atto di compravendita del lotto su cui insiste la costruzione, è del Maggio 2011. Sono i signori Adragna che vendono l'area alla Salustra Srl, rappresentata da Maria Baccio. Il lotto, di più di 8mila metri quadrati, viene venduto a 18,70 euro al metro quadrato. Il Sindaco in quel periodo è Mimmo Fazio. In contemporanea con il perfezionamento dell'atto, coincidenza, è in corso a Trapani l'iter per la rielaborazione del Piano Regolatore Generale. Le parti consegnano al Notaio che registra l'atto il Certificato di Destinazione Urbanistica. E' un documento che contiene le prescrizioni su un terreno secondo gli strumenti di pianificazione comunale. Il documento, allegato all'atto, è parzialmente illeggibile. Sul valore del terreno c'è una perizia giurata, del 2003, ma le parti dichiarano che "dalla data di redazione della perizia ad oggi il valore commerciale del terreno è notevolmente diminuito". Perchè? "E' stato approvato un nuovo strumento urbanistico da parte del Comune di Trapani" e pertanto il terreno "solo in parte ha mantenuto lo status giuridico di "terreno edificabile", mentre in gran parte è destinato a verde pubblico", e quindi il suo indice di fabbricabilità è variato in peggio.
Nel 2017 (Trapani è amministrata dal Commissario Messineo), Maria Baccio, legale rappresentante di Salustra Srl, presenta al Comune di Trapani una richiesta per costruire una Struttura Socio Sanitaria destinata ad ospitare una Rsa per 50 posti letto, più una Comunità Terapeutica Assistita da 20 posti letto. Ma la zona è individuata nel Piano regolatore come "spazio pubblico a verde di progetto". L'istruttoria va avanti per due anni.
Entra in scena l'amministrazione Tranchida. La delibera sulla costruzione della Rsa arriva in consiglio comunale e viene approvata il 21 Marzo 2019. Un terreno che è stato acquistato a soli 18 euro e rotti a metro quadro (per un totale di 160.000 euro) subisce così un grande innalzamento di valore rispetto a quanto indicato nell'atto di vendita. Per i signori Adragna, che l'hanno venduto, non è stato certamente un affare. E neanche per lo Stato, in verità, dato che le imposte sono calcolate sul valore dichiarato.
Come è stato possibile tutto questo? E' la domanda che in tanti si fanno. Entra in gioco anche la legge 104 del '92. E' una delle leggi più famose che ci sono in Italia, perchè regola l'assistenza delle persone disabili. Una legge importante, in nome della quale spesso sono stati fatti molti abusi (su Tp24 abbiamo raccontato più volte, ad esempio, dei "furbetti della 104" che si mettono a carico nonni o parenti disabili per poter usufruire di permessi o avere precedenza nelle graduatorie pubbliche ...). Ebbene, la legge ha un articolo, il 10, che contiene anche una deroga alle norme urbanistiche: "L'approvazione dei progetti edilizi presentati da soggetti pubblici o privati concernenti immobili da destinare alle comunità alloggi ed ai centri socio-riabilitativi (...) con vincolo di destinazione almeno ventennale all'uso effettivo dell'immobile per gli scopi di cui alla presente legge, ove localizzati in aree vincolate o a diversa specifica destinazione, fatte salve le norme previste dalla legge 29 giugno 1939, n. 1497, e successive modificazioni, e dal decreto-legge 27 giugno 1985, n. 312, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1985, n. 431, costituisce variante del piano regolatore. Il venir meno dell'uso effettivo per gli scopi di cui alla presente legge prima del ventesimo anno comporta il ripristino della originaria destinazione urbanistica dell'area".
Ma non finisce qui. Lo scorso Novembre, infatti, la deputata regionale trapanese Cristina Ciminnisi ha presentato un'interrogazione all'Ars sulla regolarità amministrativa dell'iter del sottopasso che dovrebbe realizzarsi in Via Marsala. E' un tema molto discusso a Trapani. Il sottopasso è fortemente voluto da Tranchida, ed osteggiato dall'opposizione. L'area dei lavori, tra l'altro, è adiacente all'area dove è stata costruita l'Rsa della discordia. E Ciminnisi lo scrive proprio, citando un verbale di una conferenza di servizi del 2018 convocata su istanza di Salustra. Ebbene, non solo la deputata ricorda che l'intero lotto "è stato irreversibilmente sottratto alla sua destinazione originaria di area per spazi pubblici attrezzati a parco per il gioco e lo sport", ma nella stessa Conferenza di Servizi era stato acquisito un parere negativo di RFI, Rete Ferroviaria Italiana, che "aveva rilevato le gravi interferenze del progetto della RSA con il sottopasso". Nonostante il parere negativo di Rfi, il 21 Marzo del 2019 il Comune di Trapani approva la variante...
Questa storia (e altre simili ce ne sono, a Trapani e non solo), spiega come mai la Sicilia sia la Regione che consuma ogni anno sempre più suolo, con il cemento che prende il posto del verde. Secondo i dati dell'Arpa, l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, Trapani ha consumato nel 2020, secondo gli ultimi dati disponibili, una percentuale di suolo pari al 7% del territorio. In proporzione agli abitanti, Trapani è addirittura seconda dopo Catania.