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12/01/2023 10:04:00

 Morta a 27 anni di meningite batterica

Valeria Fioravanti, impiegata di Aeroporti di Roma, 27 anni, mamma di una bambina di 13 mesi, è morta a causa di una meningite batterica che dopo sette visite in quattro ospedali diversi nessuno era riuscito a diagnosticare. Il 25 dicembre la donna è stata operata al Campus Biomedico di Roma per un ascesso.

Quarant’otto dopo le dimissioni, s’è presentata al pronto soccorso del Casilino, accusando un forte mal di testa, dolori alla schiena e al collo. Si è pensato a una cefalea ed è stata mandata a casa con una prescrizione di antinfiammatori. Il dolore è però peggiorato.

Altra visita al Casilino, altra diagnosi errata. È andata allora al San Giovanni, e la diagnosi è stata protrusione alla colonna vertebrale. La cura? Un collare per una settimana. Il dolore è aumentato ancora. Dopo altri quattro tentativi i medici hanno capito che si trattava di una meningite batterica e che il virus era in stato avanzato. Valeria è stata trasferita al Gemelli, è entrata in coma, è stata operata e poco dopo è morta: «Le hanno detto che esagerava e hanno minacciato un intervento delle forze dell’ordine» raccontano i parenti. Sul caso la procura di Roma ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo contro ignoti.

Il 26 dicembre Rosaria Speranza, genovese di 76 anni, s’è presentata al San Giacomo di Novi Ligure per un sospetto enfisema polmonare. Visitata da una dottoressa, e subito dimessa: nel foglio di uscita la si invitava a «rivolgersi al medico curante». Ma non ne ha avuto il tempo. È morta due ore dopo. Ora il medico che attraverso una cooperativa di Vercelli era stata inviata come «gettonista» a Novi, è indagata per omicidio colposo.