"Non bloccate lo sviluppo dell'aeroporto di Trapani Birgi": Ma restano solo sei mesi
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Aumentano le voci di protesta contro la decisione della Regione Siciliana di liquidare il manager dell'aeroporto di Trapani Birgi, Salvatore Ombra, e di nominare al suo posto Vito Riggio, con il chiaro compito di accorpare l'aeroporto a quello di Palermo e di procedere alla sua privatizzazione.
Sul piano politico il mandato di Riggio è quello di gettare le basi per arrivare a una operazione che porti poi Schifani a fondere sotto un’unica regia gli scali di Palermo, Trapani e Lampedusa. Prima tappa di un percorso che porterà poi alla privatizzazione degli aeroporti. "Airgest non si può più salvare con altri soldi pubblici: oltre che inopportuno, è vietato dalle norme che dopo l'emergenza Covid sono tornate in vigore. L'unica soluzione è metterlo in vendita subito insieme a Lampedusa e far prendere la maggioranza dei due scali alla Gesap che gestisce Palermo. Così i tre aeroporti insieme possono trovare un privato interessato a rilevarli. Ma questa operazione si deve fare in sei mesi, perché Airgest rischia di chiudere" dichiara Riggio.
"I piccoli aeroporti come Trapani sono stati usati da Ryanair per aumentare il prezzo della sua permanenza negli scali maggiori - continua Riggio - determinando un inammissibile esborso di denaro pubblico e drogando il mercato. Con una posizione di maggiore forza, ancora più salda con l'ingresso di privati che puntino al guadagno, il rapporto con i vettori diventerà più equilibrato. In ogni caso il primo passo sarà quello del confronto con il territorio di Trapani: politica, sindacati, operatori economici. Ascolterò le loro proposte e farò le mie. Si tratta di far diventare questo scalo un'impresa e azzerare le perdite".
Il Comitato per il Monitoraggio e la Salvaguardia dell’Aeroporto di Trapani e il Comitato #sevoloresto, associazioni particolarmente attive durante le manifestazioni di piazza del 2019 a tutela dello scalo aeroportuale di Birgi, intervengono sull’imminente cambio ai vertici di Airgest. “Il cambio di dirigenza in Airgest, voluto dal neoeletto presidente Schifani, - scrivono i raprresentanti dei due comitati in una nota - cambia le carte in tavola e desta non poca preoccupazione in tutto il territorio per questa novità di difficile comprensione. L'aeroporto di Trapani, infatti, aveva negli ultimi anni avviato un percorso di crescita con immenso beneficio sul diritto alla mobilità dei cittadini della provincia di Trapani oltre che di incremento di flussi turistici con conseguente benessere economico, creazione di posti di lavoro e sviluppo di attività commerciali legate al turismo e all'indotto. Il futuro presidente, Vito Riggio, ancor prima del suo insediamento ha paventato un risanamento dei conti dell'aeroporto in vista della sua privatizzazione. I suddetti comitati, nell'ottica di una tutela del territorio e dei suoi diritti, non si faranno remore a replicare la dissidenza già attuata nel 2019 qualora questa idea di risanamento economico dei conti dello scalo prevedesse un depotenziamento del traffico passeggeri con conseguente impoverimento e immiserimento di un territorio già di per sè povero. “Con il presente comunicato – concludono - chiediamo pertanto al Presidente della Regione Schifani e al futuro presidente Airgest che forniscano delle garanzie reali sulla continuità del progetto di rilancio dello scalo aeroportuale e preghiamo loro di non mettersi in contrasto con il territorio che non mancherà di far sentire la propria corale voce qualora i rappresentanti istituzionali ritenessero di poter decidere di punto in bianco, e senza conseguenze, l'impoverimento dei propri rappresentati”.
“Ai nuovi presidenti di Airgest e Iacp Trapani chiederemo un incontro immediato per sapere sin da subito quali sono i loro programmi di sviluppo per il futuro di questo territorio”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Trapani Liria Canzoneri, Leonardo La Piana e Tommaso Macaddino a proposito dei cambi ai vertici della società di gestione dell’aeroporto di Birgi e dell’Istituto autonomo case popolari di Trapani. "La politica ha il dovere di scegliere chi deve amministrare, a noi il compito di verificare che si guardi all’interesse dei territorio in una prospettiva di sviluppo - affemano - . Per questo motivo auspichiamo che i due neo amministratori delle partecipate regionali, Vito Riggio e Maurizio Norrito, vogliano confrontarsi con noi per comprendere quali progetti hanno e quale visione li condurrà. Dal canto nostro siamo sempre pronti al confronto di merito su lavoro, tutela dei livelli occupazionali e sviluppo armonico del territorio”. “Un auspicio, in particolare, – aggiungono – va fatto per quel che riguarda il lavoro svolto in questi anni per la crescita dell'aeroporto affinchè non venga annullato”. “Il nostro augurio, infine, – concludono Canzoneri, La Piana e Macaddino - è che la politica sappia operare nel territorio secondo le sue specifiche necessità e caratteristiche, senza creare inutili o futili diatribe. In questo senso Cgil, Cisl e Uil hanno sempre vigilato e continueranno a farlo nell’interesse esclusivo di questo territorio e delle persone che ci vivono”.
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