Continua a galleggiare Marsala Schola. L'istituzione del Comune che cura i servizi scolastici doveva essere sciolta, secondo il programma del Sindaco Massimo Grillo. Ed invece, prima il Sindaco ha nominato un Consiglio di Amministrazione politico, che doveva stare in carica qualche mese, giusto per preparare gli atti propedeutici allo scioglimento. Adesso, dopo due anni, il Cda è lì e non lo tocca nessuno, con il presidente, l'avvocato Sergio Bellafiore, che è un fedelissimo del Sindaco, e con altri due membri in quota politica.
Il presidente di Marsala Schola prende ogni mese un'indennità pari al 30% di quella del Sindaco. L'indennità mensile di funzione attualmente in godimento al Sindaco di Marsala ammonta a 4.090,34 euro. Pertanto, l’indennità mensile spettante al Presidente del cdA ammonta a 1.227 euro (30%, appunto di quella del Sindaco) e quella spettante a ciascuno dei due Componenti, Ginetta Ingrassia e Salvatore Virzì, ammonta a 818,06 euro (20% dell'indennità del Sindaco)
E, soprattutto, si scoprono ogni volta lacci e lacciuoli che impediscono lo scioglimento dell'ente.
L'ultimo scudo è, come abbiamo scritto su Tp24, un parere della Corte dei Conti al Comune sul passaggio del personale dall'istituzione al Comune, con il possibile licenziamento dei dipendenti, caso più unico che raro nel rapporto tra partecipate ed enti pubblici (nel 99% dei casi, infatti, i dipendenti delle prime vengono assorbiti dai secondi). Della vicenda ne abbiamo parlato qui.
Il consigliere Flavio Coppola, che non era presente il 28 Dicembre in aula quando si è parlato proprio di partecipate e di Marsala Schola, è convinto che ci sia una volontà politica: "Il parere della Corte dei Conti è prescrittivo, non è un divieto. E poi mi chiedo se il Sindaco abbia trasmesso, con il suo quesito, anche lo statuto dell'istituzione, o rese note anche le sentenze a favore dei dipendenti". Ci sono poi altre cose che non convincono Coppola, sulla gestione da parte degli uomini di Grillo di Marsala Schola: "Il presidente - continua - nella sua relazione sostiene che bisogna assumere personale per l'ente. Allora perchè alcuni dipendenti sono stati spostati da Marsala Schola al Comune?". E' per questo che Coppola è convinto di una cosa: "La verità è che qui si vuole mantenere un carrozzone politico".
Ma perchè interessa tanto Marsala Schola? E quali sono le reali intenzioni dell'amministrazione Grillo. Qualche indizio può venire dalla relazione presentata ormai un anno fa da Bellafiore, quando erano terminati i "pochi mesi" in cui bisognava capire il da farsi. Ebbene, in quella relazione à già delineato il futuro di Marsala Schola, che, al momento, ha un solo ostacolo: nel suo statuto lo scioglimento è previto nel 2026. E' per questo gli step previsti sono questi: rinvio dello scioglimento al 2040 almeno, eventuale trasformazione dell'istituzione in "azienda speciale". Circa il personale, poi, si legge: "Posto che l’Istituzione, al contrario del Comune, non è legata a vincoli assunzionali, ma potrebbe assumere direttamente tali figure o tramite concorso o anche (stante la natura della partecipata) tramite selezione o persino con contratti di diritto privato; sarebbe opportuno per colmare i vuoti in organico indicati, piuttosto che continuare a trasferire personale dal Comune all’Istituzione o consentire che il personale del Comune svolga anche attività in favore dell’Istituzione, consentire all’Istituzione di avere una copertura finanziaria più ampia per le spese del personale e per sopportare l’aumento della pianta organica attraverso nuove assunzioni. Tali assunzioni non dovrebbero gravare direttamente o essere computate nella pianta organica del Comune e tra le spese del personale del Comune, ma sarebbero assunzioni e personale legato all’istituzione senza alcun diritto di cessione del contratto di lavoro al Comune in caso di estinzione dell’istituzione".
Insomma, Marsala Schola può assumere senza concorso. La nuova azienda speciale potrebbe gestire altro, oltre le scuole, in chiave "privatistica": e cioè i servizi sociali, e tutte le attività sportive, dalla gestione della malmessa impiantistica del Comune, fino alla creazione di eventi ed alla gestione di progetti. Ed infine, anche la gestione degli spazi culturali, dalle biblioteche, al Complesso di San Pietro. Insomma, in questa versione 2.0 Marsala Schola diventa un braccio operativo che gestisce settori importanti del Comune, senza controllo e con libertà di movimento.