Il dono di Natale per l’Istituto Comprensivo Lombardo Radice-Fermi di Custonaci arriverà alla riapertura della scuola. La sezione distaccata di San Vito Lo Capo per gennaio attende l’arrivo di tre nuovi studenti provenienti dall’Ucraina, territorio martoriato dal conflitto con la Russia tuttora in corso. I piccoli ucraini sono stati accolti dal comune di San Vito Lo Capo, provincia di Trapani, insieme alle mamme, mentre i loro papà sono impegnati nelle azioni di guerra in Ucraina.
La dirigente scolastica dell’I. C. Lombardo Radice – Fermi di Custonaci, Anna Bica, ne ha dato annuncio a chiusura di ciascuna recita natalizia organizzata dall’Istituto Comprensivo. Sono già stati nominati i docenti che seguiranno l’istruzione dei tre bambini, attualmente soggetti alla profilassi vaccinale necessaria all’integrazione scolastica, mentre i tre mediatori culturali saranno nominati dal comune di San Vito Lo Capo.
L’I.C. Lombardo Radice –Fermi di Custonaci non è nuovo a queste iniziative, essendo esempio di integrazione con una discreta presenza di studenti tunisini, marocchini, rumeni, siriani.
La gioia dell’inclusione a Natale: le recite scolastiche
Ogni anno sono proprio le recite scolastiche a dare inizio ai festeggiamenti del Natale. Così l’Istituto Comprensivo Lombardo Radice – Fermi di Custonaci, con sede distaccata a San Vito Lo Capo, dal 20 al 23 dicembre 2022, ha visto impegnate le classi, dalle prime alle quinte, in diverse rappresentazioni teatrali. Tutte hanno affrontato il tema dell’inclusione e dell’accoglienza dello straniero con gli occhi dei bambini.
L’Istituto Comprensivo ha voluto farsi trovare pronto ad accogliere i tre studenti ucraini, creando terreno di socializzazione e insegnando con il teatro valori universali quali pace, accoglienza e tolleranza.
Insieme alla dirigente Bica, hanno partecipato agli spettacoli la vicepreside Vita Campo e tutto il corpo docenti. Presenti anche le autorità locali. In particolar modo a San Vito Lo Capo, hanno tenuto ad essere presenti alla recita scolastica, il sindaco Giuseppe Peraino e l’assessore alla Pubblica Istruzione Alessandra Ruggirello. Babbo Natale ha poi distribuito un panettoncino e caramelle ad ogni bambino, offerti dall’amministrazione comunale.
Natale… ieri e oggi Gli alunni delle classi 1^ E , 2^ E, 2 F, 5^ E del plesso di scuola primaria “Giovanni Verga” di San Vito Lo Capo si sono esibiti, con esecuzioni di canti e recitazioni di poesie, nel recital dal titolo : “Natale… ieri e oggi” presso il teatro Comunale Frate Anselmo Caradonna. Lo spettacolo è stato incentrato sul significato del Natale, festa magica che rende felici tutti. Anche se sono cambiati le tipologie di regali, la modalità di inviare messaggi di auguri o generi musicali, il vero significato del Natale non è mutato: è la festa dell’amore, della solidarietà, della bontà e della pace. Il Natale è ogni giorno quando nel cuore di ognuno regna la speranza, la condivisione, la fratellanza e non l’odio, la violenza e la guerra.
L’alfabeto del Natale
I bambini delle classi 1A e 1B hanno recitato una filastrocca sul Natale con le lettere dell'alfabeto e un'altra con i numeri del Natale. Proprio la poesia, il canto e il ballo, in questo caso natalizio, aiutano l’accoglienza e l’inclusione perché mezzo efficace del plurilinguismo. È proprio con l’acquisizione dell’alfabeto e dei numeri in modo giocoso che si facilita la comunicazione con chi parla un’altra lingua. L’insegnamento dell’italiano è essenziale per favorire l’inclusione degli studenti provenienti da contesti migratori. Tutte le recite dell’Istituto Comprensivo Lombardo promuovono poi l’accoglienza reale, stimolando la ricerca reciproca di dialogo e lo sforzo comunicativo bidirezionale: io imparo la tua lingua e tu puoi conoscere la mia.
Dillo forte che è Natale
Lo spettacolo delle classi quarte dell’I.C. Lombardo Radice – Fermi di Custonaci, tenutosi nel Teatro comunale di Custonaci, è la recita della consapevolezza della realtà in cui viviamo. Nata con l'intenzione di rivalutare la tradizione cristiana del Natale, prepara i bambini alla sensibilità necessaria per accogliere le storie di chi vive altrove, ascoltare e imparare dallo scambio. La storia racconta di due giovani marziani ZZT e ZZF che un giorno sbarcano sulla Terra proprio durante la preparazione delle feste natalizie. Incuriositi, si imbattono in un gruppetto di bambini che cercano di spiegare la natura di quella strana festa terrestre fatta di luminarie, centri commerciali, carte di credito e corse ai regali.
Al consumismo si contrappone il vero significato del Natale, ricordando che “le guerre nel mondo, in corso in questo momento, sono ben 59. L'invasione russa dell'Ucraina è solo l'ultimo di un lungo elenco di conflitti. Dall'Afghanistan, alla Libia, alla Palestina, alla Nigeria, sono molte le popolazioni del mondo per cui il conflitto è la tragica normalità. Oltre al numero elevato dei morti, il problema è la fame. Più della metà della popolazione vive sotto la soglia di povertà, con malnutrizione tra donne e bambini.
Oggi si parla anche di un altro fenomeno: il cambiamento climatico e più in generale la crisi ecologica, che modificando profondamente gli equilibri naturali, causeranno fenomeni di massa come migrazioni.
Sebbene, tutti questi avvenimenti sembrino mostrare una nuova tendenza alla guerra da parte delle superpotenze, esiste ancora la possibilità di riscrivere il finale ... un finale di Pace”.
Natale, tra tradizioni, realtà e fantasia
Lo spettacolo delle classi 5 A e 5 B si intitola " Natale, tra tradizioni, realtà e fantasia".
Nella prima parte dello spettacolo tre nipotini con la loro nonna si ritrovano a conversare sul Natale. Un Iphone 12, la Ps5, un televisore nuovo sono i regali richiesti dai bambini, quando la nonna racconta del Natale ai suoi tempi. Dopo la guerra non si usava fare tanti regali, e si era più poveri. Dopo aver riflettuto sul significato del Natale, due nipotini chiedono alla nonna di invitare al pranzo di Natale una nuova compagna di scuola da poco arrivata dall'Ucraina ed un amico arrivato dalla Gambia con il barcone e che adesso vive in una comunità in paese. Il terzo nipotino esprime il desiderio di donare a dei bambini bisognosi, i soldi che i suoi genitori avevano destinato per una crociera ai Caraibi da fare per Natale. Ora la nonna li abbraccia tutti e tre, affermando che così sì che è Natale. Un piccolo coro di bambini si cimentano nel canto in dialetto siciliano "A la notti di Natali".
Nella seconda parte, dei bambini conversano sui problemi di oggi, il debito pubblico, l'inquinamento, e così via. I bimbi non festeggiano il Natale presi come sono a trovare una soluzione a tutti questi problemi. Ci vorrebbero dei supereroi; così intervengono Robin Hood, Zorro e Mary Poppins che riunitisi, riferiscono che la soluzione a tutti i problemi di oggi, ce l'hanno proprio i bambini perché sono il nostro futuro.