La benedizione Urbi et Orbi è la forma più solenne di benedizione evangelica nella Chiesa cattolica ed è riservata al papa. È una forma di benedizione pubblica che il pontefice impartisce per la prima volta subito dopo la propria elezione al soglio pontificio e ogni anno nei giorni di Natale e Pasqua e in altre circostanze eccezionali.
Ad essa è annessa l'indulgenza plenaria, la quale comporta la remissione di tutte le pene dovute per i peccati per i fedeli presenti in piazza San Pietro e per coloro che la ricevono tramite i vari mezzi di comunicazione sociale, alle solite condizioni - animo sgombro dall'attaccamento al peccato anche veniale, confessione e comunione entro gli otto giorni prima o dopo, preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice -. Nel messaggio natalizio Papa Francesco rammenta che: "L'attaccamento al potere e al denaro, la superbia, l'ipocrisia, la menzogna. Questi pesi impediscono di andare a Betlemme, escludono dalla grazia del Natale e chiudono l'accesso alla via della pace" e si augura che la genesi del figlio di Dio: "Aiuti in particolare il Libano, perché possa finalmente risollevarsi. La luce di Cristo illumini la regione del Sahel, sconvolta da scontri e violenze. Orienti verso la tregua lo Yemen, il Myanmar e L'Iran", "Non dimentichiamoci oggi dei tanti profughi e rifugiati che bussano alle nostre porte in cerca di conforto, calore e cibo. Non dimentichiamoci degli emarginati, delle persone sole, degli orfani e degli anziani, saggezza di un popolo, che rischiano di finire scartati, dei carcerati che guardiamo solo per i loro errori e non come esseri umani".
L'annuncio di Bergoglio è inequivocabile "Il natale di Gesù è pace", per accogliere il dono della nascita di Cristo, la speranza è che l'aforisma "passata la festa, gabbato lo santo" non alberghi più nella nostra mente e successivamente nei comportamenti, diversamente non ci sarà "Urbi et Orbi" che tenga.
Vittorio Alfieri