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19/12/2022 06:00:00

Non solo Tranchida. I primi nomi per le elezioni a Trapani

 Trapani si appresta a vivere la stagione delle amministrative con tre competitor: l’uscente Giacomo Tranchida, Maurizio Miceli( centro destra), Francesca Trapani per il M5S.


Il primo è certo che andrà verso la corsa bis, gli altri due candidati hanno tutto da costruire e potrebbero pure fare altre scelte.
Miceli è il candidato di tutto il centrodestra, Fratelli d’Italia è pronta a sposarne la primogenitura, ad appoggiare questa scelta anche l’Mna, Giuseppe Guaiana, non pervenuta Forza Italia che è alla ricerca di un nuovo baricentro provinciale, una lotta che vede da un lato i forzisti accanto a Stefano Pellegrino e dall’altra parte, invece, quelli, pochi per la verità, accanto a Toni Scilla.

Il M5S farà la sua battaglia, da 5 anni è all’opposizione dell’amministrazione di Tranchida, ha eletto alle ultime regionali Cristina Cimminisi, e adesso sono pronti a misurarsi in questa sfida elettorale.

La Trapani è un volto giovane, ha chiare le idee sulla città con il “Cantiere Trapani”: “Una nuova opportunità per i cittadini trapanesi, non ci interessa “l’anti tranchidismo” , vogliamo solo proporre una visione lungimirante per delineare quell’orizzonte di senso per una città migliore”.
Il centrodestra in questa tornata elettorale fa i conti con una sentenza, di cui nessuno parla, che ha visto finire in carcere il già senatore Tonino d’Alì, e non c’entra la questione giustizia, c’entra la questione politica degli ultimi trent’anni della provincia, sarà un fardello pesante da portare in campagna elettorale e anche motivo di scontro e di discussione.

Se non si sarà bravi nella comunicazione, il cavallo che parte zoppo è destinato a restare al punto di inizio.
Miceli è un giovane avvocato, avvezzo al mondo della politica, quasi un moderato nello stile, ma la coalizione non potrà essere la sommatoria di sigle, come già avvenuto altrove, c’è bisogno di numeri, quindi di voti.
Dall’altra parte Tranchida ha liste quasi pronte, costruite con gli assessori attuali, chiamando a raccolta il mondo anche delle associazioni.

E’ vero a Trapani in questo momento è abbastanza criticato, i cittadini si aspettavano di più e avevano delle alte aspettative, ma la storia insegna che non sempre chi è criticato aspramente non venga rieletto, se c’è una cosa che sa fare bene il sindaco uscente è la campagna elettorale.
Non lascia spazio e vantaggio ad alcuno. Sarà una sfida interessante e a tratti accesa.

Rossana Titone



Native | 2024-07-16 09:00:00
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