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13/12/2022 06:00:00

Gli assistenti alla comunicazione. Il caso della coop che incassa i soldi e non paga gli stipendi

 Questa è la storia di come il diritto allo studio e quello al lavoro dalle nostre parti vengono calpestati. Parliamo del diritto allo studio delle ragazze e dei ragazzi audiolesi, da un lato, e del lavoro degli assistenti alla comunicazione, cioè di quelle figure professionali che aiutano questi ragazzi ad avere una vita il più possibile normale. Ma è anche la storia di un territorio le cui istituzioni hanno completamente smarrito le loro priorità, inseguendo le “emergenze” dettate dal circuito politico mediatico, oggi i  “migranti” domani il “reddito di cittadinanza”. Istituzioni che guardano il pelo ma non si accorgono del palo dinanzi ai loro occhi.

È soprattutto la storia di una cooperativa - si chiama Azione Sociale, ed ha sede a Caccamo - che tiene in scacco centinaia di lavoratori, di studenti disabili e le loro famiglie.

Andiamo ai fatti:  l’assistente alla comunicazione è una figura professionale centrale nel sistema d’istruzione scolastico, senza gli assistenti le alunne e gli alunni audiolesi non possono seguire le lezioni e completare gli studi. Come spesso accade con i servizi alla persona tra le istituzioni e i lavoratori ci sono di mezzo le cooperative, che si aggiudicano le gare e procedono all’assunzione del personale. E fin qui tutto normale o quasi. Il problema sorge quando la Cooperativa incassa i soldi ma non paga stipendi e contributi: come mai? I maliziosi dicono che queste cooperative prendono molto più lavoro di quanto ne potrebbero gestire e quindi con i pagamenti coprono un buco per aprirne altri. La cosa importante è ottenere il DURC (il documento di verifica contributiva) in tempo per partecipare ad una gara oppure per ottenere una proroga; infatti la validità del DURC è 120 giorni per cui come nel gioco dell’oca si torna indietro, si paga lo stretto necessario per mettersi in regola ( il DURC riguarda solo i contributi, non lo stipendio ) e poi l'azienda  ha sei  mesi per “gestire il personale”. In casi eccezionali è anche capitato che il Libero Consorzio di Trapani ha dovuto pagare direttamente i lavoratori, una sorta di anticipo fatto alla coop di turno. Questo lo scriviamo per capire come funzionano certi meccanismi. 

Qual è la situazione oggi per le Scuole secondarie della provincia di Trapani? "La Società Cooperativa Azione Sociale Arl Onlus – dice il segretario della Filcams Cgil di Trapani Giovanni Amato – ha assunto, seppure ad oggi abbiamo riscontrato alcune illegittimità, il personale avente diritto senza aver pagato ai dipendenti due mesi di retribuzioni più il Tfr, relativi al precedente anno scolastico. Il comportamento, messo in atto dalla cooperativa, sta creando grandi difficoltà alle lavoratrici, ai lavoratori e alle loro famiglie”.

“Il mancato rispetto del principale diritto contrattuale del pagamento dello stipendio – aggiunge Anselmo Gandolfo, componente della segreteria provinciale della Cgil con delega al Mercato del lavoro – genera ulteriore imbarazzo considerato che si tratta di servizi affidati tramite appalto pubblico. I ritardi nel pagamento delle retribuzioni sono una costante, per questo chiediamo maggiore sensibilità, attenzione e controllo da parte del Libero Consorzio di Trapani”. Ma nonostante le richieste del sindacato il Libero Consorzio ha comunque concesso la proroga fino a dicembre, il motivo sarebbe che al 30 agosto la Cooperativa era in regola. Forse con i contributi, aggiungiamo noi, certamente non con gli stipendi.

La Cooperativa Azione Sociale non è nuova a questi inadempimenti, anzi le cose si trascinano da tempo, ne abbiamo parlato anche nel 2021 qui e qui e la stessa cooperativa  già nel 2020 ha subito un esposto denuncia dal Comune di Petrosino per aver chiamato, a detta del Comune,  personale non qualificato e privo di titoli (ne parliamo qui). 

La Cooperativa Azione Sociale dall’ultimo bilancio depositato nel 2020 ha un fatturato di poco più di 10 milioni di euro, circa 500 dipendenti, il 77% a tempo determinato e il 90% in part time.

 Il rappresentante legale dal 12 aprile 2022 è Salvatore Polito, salito agli onori della cronaca per una strana vicenda. Nel 2019 come educatore della Cooperativa che gestiva un centro di accoglienza a Lodi aveva denunciato “nove richiedenti asilo per un’aggressione , avvenuta con sputi, calci, pugni, finché non mi hanno sollevato di peso e sbattuto fuori, ho avuto paura”. L’episodio finì nei siti e nelle prime pagine dei giornali locali, peccato che non fosse andata esattamente così: non c'era alcuna denuncia, e fu alla fine denunciato lui per diffamazione. Questo la ricostruzione di Redattore Sociale (non ci sono tracce di ulteriori smentite). 

Non è la prima che volta che la cooperativa siciliana Azione Sociale finisce sotto i riflettori. Nel 2013 si chiamava Lampedusa Accoglienza – con sede allo stesso indirizzo odierno – e finì al centro del video pubblicato dal Tg2 che mostra migranti in fila nudi per essere sottoposti a disinfestazione dalla scabbia con un getto d'acqua di una pompa. Legacoop Sicilia chiese e ottenne la rimozione dei vertici, in seguito alla scandalo prodotto da quelle immagini, girate a due mesi di distanza dai naufragi dell'ottobre 2013.

Ma torniamo a noi, ed agli assistenti alla comunicazione. I lavoratori si sono rivolti all’Ispettorato del Lavoro per il mancato pagamento degli stipendi; all’Inps di Palermo per i contributi non pagati o pagati in forte ritardo; al Libero Consorzio che dà un appalto delicato ad una Cooperativa che non mantiene i propri impegni. Ma come un muro di gomma non ottengono alcuna risposta. Nessuna risposta. Come nella famosa opera di Bertold Brecht nella quale si narra la storia di un mugnaio che lotta tenacemente contro l’imperatore per vedere rispettato un abuso e si chiede se ci sarà pure un giudice a Berlino. Ecco, questo si chiedono gli Assistenti alla Comunicazione, gli studenti disabili e le loro famiglie: ci sarà a Trapani qualcuno che li ascolta?

Nel frattempo l'unica novità viene dall'ex provincia. Per i lavoratori che da maggio attendono lo stipendio sarà l'ex provincia a sostituirsi  alla Cooperativa "Azione sociale" e pagherà gli stipendi al personale che svolge il servizio di assistenza alla comunicazione agli alunni diversamente abili nelle scuole superiori provinciali del trapanese. A renderlo noto è la Filcams Cgil di Trapani che ha sostenuto il personale Asacom, circa duecento in tutto, in una vertenza in cui si sono alternati incontri in Prefettura, stati agitazione e scioperi per ottenere il pagamento delle retribuzioni.
Il Libero Consorzio di Trapani ha, infatti, disposto che, se entro il prossimo 16 dicembre la cooperativa "Azione Sociale" non provvederà a saldare alle lavoratrici e ai lavoratori gli stipendi dovuti dallo scorso maggio, oltre al Tfr, l'Ente si sostituirà, per inadempienza retributiva, alla Cooperativa, pagando come prevede la legge, al netto delle ritenute previdenziali, assistenziali e fiscali di competenza del datore di lavoro, le somme arretrate.

Ma si può andare avanti così? 



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