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02/12/2022 19:31:00

Marsala, il ricordo di "Don Vincenzo" Ierardi: il coraggioso guardiano del faro 

 Oggi, 2 Dicembre 2022,  si è celebrata anche a Marsala la Festa della Marina Militare e, nell'occasione, è stato consegnato un Attestato di Benemerenza in memoria di Vincenzo Ierardi. 

Il riconoscimento è dovuto a quanto fatto, da Ierardi,  in anni difficili, in favore della marineria marsalese.

"Credo che meritasse questo riconoscimento" è il commento del figlio, Salvatore Ierardi, preside in pensione, che ha ritirato l'attestato. 

La ricorrenza è, di norma, il 4 dicembre, Santa Barbara, ma quest’anno è stata anticipata ad oggi per la coincidenza con la domenica.
Nella chiesa di San Francesco di Paola, patrono della gente di mare, il parroco Don Giuseppe Titone ha officiato una messa alla presenza del Sindaco, Massimo Gillo, delle autorità militari, del Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Tenente di Vascello Francesca Reccia e del personale dello stesso, sottufficiali e marinai.

Al termine, il Presidente della sezione marsalese dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, M.llo Salvatore Bonfratello, che ha promosso l’iniziativa, ha brevemente illustrato la figura del fanalista del porto di Marsala, Vincenzo Ierardi, ed ha chiesto al Comandante della Capitaneria di Porto di voler consegnare ai familiari un “Attestato di Benemerenza”, alla memoria.

Ierardi, don Vincenzo per tutti i portuali, prestò servizio al Faro dal 1957 al 1982.
In quegli anni, GPS e dispositivi elettronici non erano presenti sulla maggior parte delle imbarcazioni da pesca, e specie con il maltempo, la luce dei segnalamenti marittimi aveva un’importanza fondamentale per l’orientamento del naviglio di cabotaggio.

Consapevole di ciò, don Vincenzo, quando il vento e le onde del mare grosso facevano spegnere la Lanterna Rossa, incurante del pericolo, affrontava i frangenti che si abbattevano sulla diga foranea e, a rischio della vita, andava a riattivarla.

Allo stesso modo, quando i fortunali mettevano a rischio gli ormeggi delle barche vicino alla Lanterna Bianca, in anni in cui il telefono non era universalmente diffuso, andava a piedi dal Faro fino alle case dei marinai per avvertirli del pericolo.

Per questo era universalmente benvoluto e fu ricordato a lungo.

L’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, attribuendogli l’Attestato di Benemerenza, ha voluto richiamarne la memoria ed indicarlo alle giovani generazioni come esempio di dedizione al dovere e di spirito di sacrificio.