E’ ufficiale. Dopo più di 45 anni l’istituto Commerciale di Marsala cambia sede.
Questo, se tutto va bene, potrebbe essere l’ultimo anno scolastico nel vecchio e inadatto edificio di via Trapani. Nei giorni scorsi, infatti, è arrivata l’assegnazione definitiva dell’immobile di via Dante Alighieri che attualmente ospita la Facoltà di Enologia e Viticultura dell’Università di Palermo. Il trasferimento dovrebbe avvenire entro e “non oltre” il 31 luglio 2023, dopo l’esecuzione dei lavori di adeguamento e il rilascio dell’immoble da parte dell’Università di Palermo. Entro la fine del 2022 dovrà essere bandita la gara per i lavori di adeguamento antincendio, mentre è stata già eseguita la verifica di vulnerabilità sismica che ha confermato l’utilizzazione ad attività scolastica dell’immobile. Con questo trasferimento il Libero Consorzio (l’ex Provincia) risparmierebbe circa 180 mila euro l’anno, uno degli affitti più onerosi per edifici scolastici.
Una nuova casa quinci per gli studenti dell’Itet, che ogni anno per generazioni hanno protestato, assieme ai docenti e dirigenti, per avere una nuova scuola.
L’Itet resterebbe sempre sdoppiato, con la sede centrale che passa in via Fici, in cui ci saranno la presidenza e la segreteria amministrativa, mentre in via Dante Alighieri ci sarà molto più spazio per gli studenti che attualmente si trovano a far lezione negli spazi risicati di via Trapani.
Una vicenda quella dell’Itet di Marsala che, dicevamo, va avanti da decenni. Generazioni di studenti hanno chiesto nuovi edifici al posto di quelli di via Trapani, decisamente non adatti per ospitare una scuola. Corridoi stretti, aule piccole, spazi riadattati. Parliamo di un edificio nato per essere un albergo, il cui affitto è costato milioni di euro in tutti questi anni all’ex Provincia che con gli stessi soldi avrebbe potuto costruire una nuova scuola.
Negli anni erano stati promessi edifici nuovi, ristrutturazioni di vecchie strutture, progetti faraonici. Dal progetto di via Vita, al podere Badia alla ex scuola Lombardo Radice. Ma è rimasta tutta una promessa. La proposta degli studenti era semplice, invece. Quando si sarebbe inaugurato il nuovo Tribunale di Marsala, in via del Fante, un’opera attesa da anni, il Commerciale si sarebbe trasferito nell’ormai ex Palazzo di Giustizia di piazza Borsellino. Una proposta fattibile, bastava aspettare che finissero i lavori al nuovo tribunale. Anche l’ex Provincia sposò quest’idea, e fece formale richiesta al Comune di Marsala, proprietario dell’immobile. Erano i tempi dell’amministrazione Di Girolamo. Il sindaco di allora disse di sì. Poi qualcosa è cambiato. L’amministrazione Di Girolamo decide di mettere nell’ex Tribunale gli uffici tecnici comunali trasferiti da Amabilina. Secondo quanto studiato dai dirigenti del Comune il costo per la ristrutturazione e conversione in scuola del vecchio tribunale sarebbe elevatissimo e alla fine la struttura non sarebbe stata comunque perfettamente completa e idonea.
Nel dicembre 2020 si apre un nuovo spiraglio per trasferire il Commerciale all’ex Tribunale, nonostante da poco in piazza Borsellino si siano trasferiti gli uffici del Comune.
Lo spostamento del Commerciale nell’ex Tribunale è frutto di un nuovo accordo sottoscritto tra il Comune di Marsala, già amministrato da Grillo, e il Libero Consorzio comunale di Trapani, l’ex Provincia, che è l’ente competente per l’edilizia scolastica degli istituti superiori. Secondo questo accordo in via Fici, altra sede dell’Itet, sarebbero andati gli uffici tecnici del Comune. Ma anche questo tentativo fallisce.
Negli ultimi mesi ha preso piede la possibilità di trasferirsi nell’edificio della Facoltà di Enologia, nell’ambito di una rimodulazione a cascata: il Convitto per audiofonolesi resta in via Grotta del Toro. Il Commerciale si trasferisce nei locali della facoltà di Enologia che a sua volta va nell'edificio di Marsala Schola.
Una soluzione che permette ad una delle scuole più frequentate della provincia di avere, finalmente, una nuova sede. Non è la scuola nuova, fiammante, che speravano e che per anni hanno promesso i politici. Ma sarà la fine di un limbo in cui migliaia di studenti si sono trovati in questi 45 anni.