Gentile redazione di Tp24,
comincio questa mia lettera con uno sfogo: ci risiamo! Ancora una volta mio figlio perde un giorno di scuola. E non per il ponte, o perché c'è un'allerta meteo, e non perché sia malato. Si tratta invece dell'ennesima "assemblea sindacale" degli insegnanti della sua scuola. Credo che sia la terza o la quarta in un mese. Si, avete letto bene. In pratica mio figlio ha saltato almeno tre giornate di scuola, questo mese, per via di queste assemblee. Magari non avete figli a scuola, e allora vi spiego come funziona. Arriva una circolare qualche gorno prima che informa i genitori che il giorno x, ad esempio il 22 Novembre 2022, c'è un'assemblea sindacale dei docenti della scuola. Pertanto i bambini escono prima, alle 11 o alle 10, dipende. Di fronte a questa comunicazione nel gruppo classe su WhatsApp si arriva alla conclusione che è meglio non mandare i figli a scuola. Tanto, per due ore, che senso ha? Anche se sono contraria, non mando mio figlio a scuola per due ore, da solo, perchè se no gli insegnanti sono capaci pure di lamentarsi ...
Sia chiaro. Io faccio l'avvocato e difendo i diritti delle persone, anche quelli che riguardano la sfera del lavoro. Ma ogni diritto vale quando non comprime quello dell'altro, e qui stiamo esagerando. Ogni giorno perso da mio figlio a scuola implica per noi genitori disagi estremi. Su tutti, il non poter lavorare. Oggi, ancora una volta, ho dovuto rinunciare ad andare in Tribunale, perchè starò a casa con mio figlio. Ogni volta che faccio presente che tutto questo è ingiusto, la risposta che mi arriva è che "la scuola non è un parcheggio", che è un grande segno di ignoranza, detto da chi concepisce le donne come madri e casalinghe e giammai come professioniste. A Marsala non c'è neanche il tempo pieno a scuola....
Ripeto: sacrosanto rispetto per i diritti dei lavoratori. Ma perchè io, se devo discutere dei problemi della mia categoria, partecipo a delle assemblee pomeridiane, se non di sabato, e il popolo delle maestre invece si riunisce la mattina? Non possono riunirsi il pomeriggio? I diritti dei lavoratori, ripeto, sono sacrosanti, ma così vengono sviliti.
E poi perchè tutte queste assemblee? Ma davvero siamo ostaggio di ogni sigla sindacale anche piccola che decide di bloccare un comparto? Ben vengano le assemblee, per carità, ma almeno, per rispetto, dite a noi genitori qual è l'ordine del giorno, e, soprattutto, diteci di cosa avete parlato e cosa avete deciso. Perché se no la sensazione è che si tratti soltanto di una scusa per evitare di lavorare, avendo un privilegio che molti altri lavori non hanno e che alimenta ancora di più la tensione.
Noi professionisti siamo la categoria più penalizzata dalla pandemia, abbiamo dovuto interrompere il nostro lavoro, con miseri risarcimenti. Chi lavora nel pubblico impiego, invece, ha avuto vita facile e non ha perso un euro. Perché non cercano di essere tutti più responsabili?
Mi scuso per lo sfogo.
Una mamma