Dopo il nostro articolo di martedì scorso sulla questione annosa dei nitrati a Mazara il primo cittadino, Salvatore Quinci (Liste civiche), ha contattato Tp24.it per una serie di considerazioni.
“Quello dei nitrati in eccesso – dichiara il primo cittadino - presenti nelle falde acquifere, da cui attingiamo l'acqua che viene erogata in città, è un tema che risale al 2007 e che non è mai stato affrontato nel decennio Cristaldi”.
Il riferimento del sindaco è al periodo di governo della Città, precedente al suo. Un lasso di tempo lungo due sindacature, 10 anni, nei quali la problematica - che investe diverse porzioni sempre più ampie di questa parte di Sicilia occidentale, fino a coinvolgere anche il territorio di Marsala - non è stata affrontata nemmeno a livello iniziale.
PROBLEMA GRAVE DAL 2020 - “Il problema - ricorda il primo cittadino - si è manifestato nella sua gravità a novembre 2020 e mi ha portato ad emettere una ordinanza di non potabilità nel quartiere trasmazaro. Da allora il mio impegno si è concentrato nel trovare la soluzione più veloce, e sostenibile economicamente, ma soprattutto CERTA, per erogare nuovamente acqua potabile a quei cittadini che stanno soffrendo per questa situazione”.
IL DENITRIFICATORE - “La soluzione trovata - aggiunge Quinci - è quella di un denitrificatore. Ogni altra ipotesi si è rivelata troppo lunga nei tempi e incerta nel reperimento di ingenti risorse”.
900 MILA EURO CON RISORSE INTERNE - “Sono stati reperiti circa 900.000 euro - fa sapere il sindaco - riqualificando i residui da mutui concessi da ‘Cassa Depositi e Prestiti’ nel tempo (devoluzIone mutui) e si è affidata la progettazione esecutiva. Questa è pronta, manca un ultimo tassello, una autorizzazione da parte di ANAS, per il passaggio di conduttura attraverso un terreno di proprietà di quest'ultima e andremo velocemente a gara”.
AL MILIONE DELLA REGIONE MANCA IL DECRETO DI FINANZIAMENTO - “Ricordo anche - aggiunge in tal senso Quinci - che, grazie al lavoro dell'on. Sergio Tancredi, la Regione Sicilia ha individuato, circa un milione, per lo stesso intervento e siamo in attesa del decreto di finanziamento. Se questo dovesse arrivare allora utilizzeremo i nostri fondi, provenienti dalla devoluzione mutui di CDP, per altri interventi”.
NON SI POTEVA ASPETTARE LA REGIONE - “Nel frattempo - chiarisce il primo cittadino - se non avessimo individuato una fonte di finanziamento, già attribuita, non avremmo potuto realizzare il progetto esecutivo né andare a gara tra pochi giorni. Sono fiducioso che nel 2023 il problema dei nitrati, dopo tanti anni, troverà soluzione grazie alla nostra azione determinata”.
PIENA COLLABORAZIONE CON L’ASP - Per ciò che concerne, invece, la nota stampa del Comitato cittadino ‘CCRIAM’, di cui avevamo dato conto prima, sempre nell’articolo citato all’inizio, così commenta il sindaco, Salvatore Quinci: “Sulla questione relativa alla dannosità per la salute, causata dalla presenza di nitrati nell'acqua, rimango attento alle conclusioni cui perviene ASP Trapani e alle prescrizioni eventuali nel pieno rispetto di competenze e collaborazione istituzionale”.
Alessandro Accardo Palumbo
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