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16/11/2022 06:00:00

Meloniani smarriti. Le difficoltà di FdI in provincia di Trapani

Fratelli d’Italia è il primo partito d’Italia, dopo le elezioni nazionali le percentuali per Giorgia Meloni sono addirittura aumentate.
In Sicilia pare che detti la linea a Renato Schifani, nonostante sia presidente perchè Gianfranco Miccichè ha deciso che era la volta di un forzista alla guida della Regione.
Sui territori però non ci sono isole così felici e le contraddizioni si palesano tutte.

In provincia di Trapani si parte da Marsala dove in giunta c’è Michele Milazzo di Fratelli d’Italia, disconosciuto però dal resto del partito locale e provinciale.
I meloniani sono in giunta, sostengono il sindaco Massimo Grillo ma Milazzo non dovrebbe stare dove sta e a chiederne la sostituzione sono i suoi colleghi di partito. Una contraddizione che dura da due anni.
Non va meglio a Trapani dove il coordinatore provinciale Maurizio Miceli pare vorrebbe candidarsi sindaco contro Giacomo Tranchida, ma rumors interni al partito dicono di non volerlo schierare, considerata figura debole e facilmente battibile. In verità è questione anche di alleanze e se andranno a dividersi in piccoli satelliti, come accaduto ad Erice, la vittoria è lontana anni luce.


Per Miceli poi ci sono altre grane, è il coordinatore provinciale del partito, gode di stima dei vertici nazionali e regionali ma sul territorio ha costruito poco, con lentezza e con altrettanta debolezza, in alcune amministrazioni non c’è nemmeno chiarezza.
Ben accreditate fonti politiche dicono che pronto a sostituire Miceli ci sia Davide Brillo, attuale coordinatore comunale di Castelvetrano.
E veniamo ad altre contraddizioni, a Mazara Giampaolo Caruso potrebbe essere pronto a fare il grande passo e a candidarsi sindaco nel 2024, Caruso è un forte oppositore dell’attuale sindaco Salvatore Quinci, più volte ne ha chiesto le dimissioni.

Il consigliere comunale Giorgio Randazzo è arrivato in Fratelli d’Italia da meno di un anno, insieme a lui anche il trapanese Livio Marrocco, anche se pare che tra i due non ci siano più buoni rapporti.
Randazzo è stato già candidato sindaco con la Lega e non ha scippato il ruolo per pochi voti, la rappresentanza da consigliere comunale gli sta stretta, per capacità e dialettica, tuttavia pare sia intenzionato ad appoggiare Nicola Cristaldi, il Futurista.
A Mazara il problema è enorme: Fratelli d’Italia non appoggerà di certo il sindaco Quinci, non appoggerà Cristaldi e, dicono sempre fonti verticistiche del partito, che non sosterrà nemmeno Caruso.
Chi dovrà sbrogliare questa matassa?
 Nicola Catania, sindaco di Partanna e deputato eletto in quota Fratelli d’Italia, il più alto in grado nel territorio.


Intanto il sindaco deve rimettere mani alla giunta, sarà quella definitiva che lo accompagnerà alla fine del mandato, dovrà essere necessariamente una giunta politica se vorrà il sostegno dei partiti per la tentata riconferma elettorale, oppure, se ha già deciso di terminare qui la sua esperienza, farà a modo suo e potrà nominare tutti tecnici.


Al di là di queste considerazioni prima di Natale Fratelli d’Italia dovrà risolvere parecchi problemi, perché dai giochi d’artificio all’implosione è un attimo.