Marsala, il sindaco pensa all’ippodromo. Ma gli impianti sportivi non sono messi bene…
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Mentre il sindaco Grillo non vede l’ora di realizzare l’ippodromo, gli impianti sportivi a Marsala non vivono un momento d’oro. Un po’ come le squadre marsalesi, tranne rare eccezioni.
Tra la piscina chiusa, il PalaBellina che fa acqua, stadio e Palasport a mezzo servizio. E la gestione degli impianti che fa storcere il naso.
Piscina
Una delle questioni più spinose è quella della Piscina Comunale, chiusa da due anni, vandalizzata e in condizioni pessime. E sarà molto difficile vedere la piscina di nuovo aperta e utilizzata da tutti gli appassionati. Come abbiamo scritto qualche settimana fa l’amministrazione comunale ha messo in bilancio alcune somme per sistemare la vasca e una parte degli spogliatoi per permettere agli atleti delle società sportive di potersi allenare, visto che al momento neanche a Trapani ci sono piscine a disposizione. Ma per la sua “rifunzionalizzazione”, cioè per farla tornare operativa per la collettività ci vorrà tempo e soldi. Nel piano triennale delle opere pubbliche sono stati inseriti 550 mila euro, ma sappiamo bene che il Piano è un libro dei sogni. Infatti non c’è la disponibilità di questi fondi, “ma possiamo partecipare a bandi per ottenerli”, dice l’assessore allo Sport Giacomo Tumbarello, “oppure sperare nel bilancio 2023-24”.
Stadio
Nelle scorse settimane la commissione dei pubblici spettacoli comunali ha dichiarato agibile lo stadio con una capienza di quasi 5000 posti, oltre a spogliatoi, terreno di gioco e pista. Si è in attesa del decreto da parte della regione per finanziare i progetti per il rifacimento del terreno di gioco in sintetico e della nuova pista di atletica leggera. Ma per tutto questo si aspetta l’insediamento del nuovo governo regionale. Intanto lo stadio viene affidato di gara in gara al Calcio Femminile Marsala che è responsabile di quanto accade la domenica. Non c’è infatti un affidamento ufficiale per tutta la stagione. Le gare avvengono in ogni caso a porte chiuse, solo pochi intimi spettatori per le azzurre che però sono costrette a giocare in un manto erboso penoso.
PalaSport e Palabellina
Anche i due palazzetti marsalesi hanno bisogno di manutenzione. Il PalaSport sarà la casa della Pallavolo Marsala, ma gli spalti sono da sistemare. Anche perchè l’intenzione di Grillo, come lo era di Di Girolamo, è quella di utilizzare il palazzetto anche per spettacoli e concerti. Ma ci vogliono degli adeguamenti da fare, e costano parecchi soldi.
Situazione diversa per il PalaBellina, che ad ogni pioggia consistente si allaga per le infiltrazioni d’acqua. Si parla di un progetto da 270 mila euro che però deve essere finanziato dalla Regione. In più c’è da fare i bagni per disabili.
La questione degli affidamenti
Non è chiaro, in tutto ciò, come vengono affidati gli impianti alle società sportive. C’è un ricorso agli affidamenti diretti, una sorta di lottizzazione degli impianti alle società sportive. Il tutto senza passare da bandi di gara. Le cose sono infatti cambiate da quando è stato varto il nuovo regolamento comunale per l’utilizzo degli impianti. Un sistema però che potrebbe non piacere alle altre associazioni sportive rimaste fuori. In particolare, come abbiamo detto, lo Stadio viene affidato “di gara in gara” al Calcio Femminile.
Il centro di Via Istria, in proroga, è gestito da I fenici (rugby) e Marsala Femminile.
Il palazzetto andrà alla Pallavolo Marsala che lascia alla Fly Vollley il PalaBellina. Poi ci sono i campi di Paolini, che tocca alla Primavera Marsala e lo stadio Mariano di Dia di Strasatti. Per anni concesso alla Polisportiva Garibaldina, in realtà in mano effettiva ad altri soggetti che non figurerebbero negli affidamenti ufficiali.
Intanto l’ippodromo…
Quasi tutti gli impianti sportivi di Marsala sono quindi chiusi agli spettatori. Hanno bisogno di manutenzioni importanti per metterli in sicurezza e poter permettere di assistere a partite e organizzare spettacoli. In tutto ciò, però, al sindaco Grillo è venuta la “febbre da cavallo” ha annunciato il finanziamento per realizzare addirittura un ippodromo in contrada Scacciaiazzo.
Sono fondi del Pnrr che pervedono 800 mila euro destinati a ristrutturazione, ammodernamento e adeguamento della pista ippica; mentre 1 milione e 700 mila euro sono impegnati nella realizzazione di un centro sportivo polivalente indoor. Sono risorse assegnate dalla Missione 5 del Pnrr finalizzate al recupero delle aree urbane puntando sugli impianti sportivi, al fine di favorire l'inclusione e l'integrazione sociale soprattutto nelle zone più degradate. In questi giorni è stato affidato il servizio tecnico per la progettazione dell’impianto polivalente.
Ma quello che tutti si chiedono è se c’era bisogno di utilizzare queste risorse per un ippodromo (in tutta Italia gli ippodromi chiudono), in una zona molto periferica, che se realizzato verrà abbandonato, anzichè sistemare gli impianti fatiscenti.
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