Ennesima storia di una casa popolare occupata abusivamente a Marsala che finisce sulla tv nazionale.
La vicenda era stata raccontata alcuni mesi fa su Tp24. La casa si trova nel rione popolare di via Istria, risulta assegnata alla signora Graziella ed è stata, in poche ore, mentre l’assegnataria era assente, occupata abusivamente da una famiglia con figli minori.
Il quadro entro cui ci si muove è sempre lo stesso, come questa occupazione tante altre e con la stessa modalità, alla presenza di minori infatti è difficile fare sgombrare gli occupanti.
L’appartamento occupato abusivamente si trova in una palazzina di via Regione Siciliana, di fronte l’ex scuola elementare “Cosentino”, all’ultimo piano.
Gli abusivi hanno addirittura forzato la porta blindata e sono rimasti lì, come fosse casa loro, la signora Graziella è da un anno ospite da una amica insieme al proprio figlio, un minorenne, nonostante le autorità sono state tutte informate e ne è seguita regolare denuncia.
La vicenda che per prima è stata sollevata da Tp24 è arrivata anche su Canale 5, qui il servizio. Gli inviati di Barbara D'Urso hanno tentato di intervistare il padre dell’occupante, il signor Giuseppe, un noto titolare di rifornimento di benzina in zona ex Carcere, che non ha molto gradito la presenza delle telecamere e ha reagito impugnando un estintore, tanto da essere chiamata una pattuglia di Carabinieri.
Lo zio degli occupanti sostiene che l’appartamento popolare era in realtà disabitato, come se bastasse questo per occupare un immobile, e poi aggiunge: “Per le case popolari il sistema è stato sempre così”.
Cioè l’illegalità, perchè l’occupazione abusiva di un immobile è un reato.
Questo episodio, unitamente a tutti gli altri simili, stimolano riflessioni sulla urgenza di soluzioni che bisogna assumere per risolvere il problema dell’emergenza abitativa, il “diritto all’abitazione, sancito anche dalla Corte Costituzionale, rientra tra i diritti inviolabili e l’Edilizia Residenziale Pubblica e dovrebbe garantire a soggetti economicamente deboli una abitazione, al fine di assicurare un’esistenza dignitosa a tutti coloro che non dispongono di risorse sufficienti per garantirsi un alloggio non popolare.
Lo stato di necessità tuttavia non dovrebbe poi sfociare in violenza, perché occupare un appartamento e lasciare una signora fuori con il proprio figlio è una guerra, ma una guerra tra poveri.
Non è questa l'unica vicenda del genere. Mesi fa abbiamo raccontato la storia di Valeria una ragazza di 18 anni, che si è vista scippare la casa in cui è nata, in cui viveva e ha lasciato i ricordi. In una notte, la notte di Capodanno, un'altra famiglia ha occupato abusivamente l'immobile. Il sindaco Grillo aveva risposto, alla ragazza, che "Non si sono mai fatti sgomberi. Dovrei andare in ordine cronologico...". Poi le cose si sono risolte senza l’intervento del Comune, dopo che il caso era finito su Rete4, con la rinuncia degli abusivi. Vedremo come finirà quest’altro scippo.