Lo Stagnone di Marsala che sta morendo, e l'ospedale "Paolo Borsellino", che stenta a ritrovare la sua normalità. Sono questi i temi del momento, per molti marsalesi. Ed infatti oggi ci saranno, due sit - in di protesta, per chiedere, ancora una volta, alla politica, di fare qualcosa e di dare un segnale di vicinanza ad una comunità che si sente abbandonata su più fronti, e non adeguatamente rappresentata da chi ci amministra.
L'ospedale "Paolo Borsellino" di Via Salemi, viene da anni difficilissimi. Il governo regionale, infatti, nel 2020, l'ha chiuso per dedicarlo esclusivamente ai casi Covid, lasciando un bacino di centomila abitanti, tra Marsala e Petrosino, completamente senza assistenza sanitaria di base. Alle proteste della città, a fine 2020, la Regione e il Sindaco Massimo Grillo, risposero con l'annuncio di un padiglione per le malattie infettive che, pronto a Maggio 2021, avrebbe "liberato" l'ospedale di Marsala. Ma in realtà era tutto un bluff. Il fantomatico padiglione è ancora in costruzione, non ci sono i soldi per terminarlo, ed alla fine non sarà una reparto dedicato, ma, semplicemente, il nuovo pronto soccorso. E se Marsala avrà un pronto soccorso nuovo, nessuno invece dà garanzie sul personale, che è la vera piaga dell'ospedale: pochi medici, pochi infermieri, attese lunghissime per visite ed esami anche urgenti. Qui potete leggere tutti gli articoli sul tema scritti da Tp24.
Nel frattempo il mondo ha imparato a gestire la pandemia, e anche in Sicilia è cambiato l'approccio. Non più ospedali dedicati al Covid, ma "bolle" con malati Covid nei reparti ordinari, dato che ormai sono pochissimi i ricoverati per Covid, e tantissimi invece quelli che hanno "anche" il Covid. Una differenza non da poco. L'ospedale, pertanto, ha riaperto, ma incombe sempre la precarietà. Ed in più molti servizi che c'erano nel 2020, prima della pandemia, non sono stati riattivati. Da qui il sit in di oggi, organizzato dalla cellula marsalese del movimento "Sicilia vera" di De Luca. L'ex Sindaco di Messina ha fatto proseliti anche da noi, ma il suo movimento non appare così strutturato come altrove. L'appuntamento è oggi alle 16 di fronte all'ospedale. Scrivono gli organizzatori che la protesta riguarda "la situazione precaria del nosocomio marsalese riguardo la mancanza di personale sanitario quali infermieri ed operatori socio sanitari che costringono i cittadini a lunghissime attese al pronto soccorso per non contare le lunghe attese anche di diversi mesi per effettuare una semplice visita ambulatoriale, ed inoltre per sollecitare il ritorno di alcuni reparti nell’ ospedale di Marsala che finora continuano ad essere ubicati in altri presidi, l’ Ospedale di Marsala che continua la sua non piena funzionalità al 100% dopo la pandemia ed ancora il padiglione delle malattie infettive mai realizzato malgrado le rassicurazioni della politica locale e regionale".
Altro sit - in, invece, per lo Stagnone di Marsala. La Riserva vive in uno stato di abbandono da anni, come ha raccontato anche la recente inchiesta di Tp24 dedicata alla controversa realizzazione della pista ciclopedonale. Un dibattito che ha infiammato la città, peccato che non ci sia la stessa passione sui tanti problemi che attanagliano la Riserva, che sconta soprattutto il fatto di essere gestita da un ente pubblico, l'ex Provincia di Trapani, commissariato da anni e non in grado di grantire nemmeno le più elementari necessità di sicurezza e tutela, tra rifiuti, pesca abusiva, e tante altre irregolarità. Il sit in di questa mattina è convocato dall'ex sindaco Alberto Di Girolamo, che ha scritto una lettera paerta su Tp24, denunciando anche l'abbandono di alcuni importanti progetti da parte del Sindaco Massimo Grillo.