Un volo unico nel panorama nazionale, un volo intraregionale – non c’è in nessun’altra regione italiana - tra le due sponde estreme della Sicilia, quello inaugurato, venerdì 4 novembre, da Aeroitalia, tra l’aeroporto “Vincenzo Florio di Birgi e il “Fontanarossa” di Catania.
Un volo che dura tra decollo e atterraggio appena 51 minuti - Una vera rivoluzione per collegare i 340 km di distanza tra Trapani e Catania. Fin qui il racconto di questo collegamento appare, e lo è, come una opportunità per il territorio, i suoi cittadini e i turisti. Ma l’unicità di questo volo, non possiamo far altro che sottolinearlo, nasce da una "menomazione", da una mancanza cronica di infrastrutture ferroviarie e stradali che dovrebbero servire, normalmente, per comodi e sicuri collegamenti tra la Sicilia occidentale e quella orientale, così come chiaramente affermato in conferenza stampa dall’amministratore delegato di Aeroitalia, Gaetano Intrieri, e ribadito dallo stesso presidente di Airgest Salvatore Ombra.
Il dibattito e le polemiche - L’annuncio del Trapani – Catania fino al giorno del volo inaugurale e anche dopo, è stato tema di dibattito e ha diviso l’opinione dei cittadini. Ci sono quelli che lo attendevano e che sono favorevoli, ma ci sono anche coloro che lo criticano, e che, addirittura, pensano sia una vergogna poter compensare con un aereo quello che, in realtà, manca ai cittadini siciliani: infrastrutture idonee, sicure e veloci. Ma se le ferrovie non funzionano, una frana blocca il collegamento Trapani-Palermo via Milo dal 2013, se il Freccia Bianca annunciato e presentato come rivoluzionario, in meno di un anno ha lasciato il suolo siciliano, perché non è mai “decollato”, a proposito di voli, se con il treno sono necessarie tra le 8 e le 10 ore per andare da Trapani a Catania e se la rete autostradale è obsoleta e non sicura, non è certamente colpa di chi fa come mestiere il “vettore” aereo e studia e individua quelle che possono essere rotte appetibili per il mercato. La responsabilità di questa deficienza infrastrutturale è, invece, di chi per anni si è succeduto alla guida della Sicilia e sistematicamente non ha fatto granché per cambiare le cose.
Il racconto del volo Trapani - Catania - Trapani - In aeroporto a Trapani, alle 6:00 del mattino c’è pochissima gente. Finita la stagione estiva che ha visto transitare ben 800mila passeggeri da qui, c’è un numero minore di voli per la winter. - Fatto il check-in - ci viene richiesto solo il documento d’identità -, ci consegnano un biglietto standard con il codice per la lettura ottica. Passati i controlli attendiamo l’imbarco al gate 7. La partenza è fissata alle 7:00 del mattino, ma ci fanno attendere qualche minuto. Il nuovo ATR 72 600, un turboelica da 68 posti di Air Connect, attende nello spiazzale del “Vincenzo Florio” e ci imbarchiamo assieme agli altri 27 passeggeri a bordo con un po’ di ritardo.
Durata volo e costi – Il decollo è alle 07:27 l’atterraggio, 51 minuti dopo, alle 8:18 al “Fontanarossa”- Il nostro biglietto di andata e ritorno, comprato sul sito della compagnia, è costato 85,99 euro.
A bordo – L’ATR 72 600 di Aeroitalia è un aereo veloce e più silenzioso del precedente. Riesce a salire in quota quasi come un jet, evitando le turbolenze a bassa quota. Nonostante le dimensioni ridotte, rispetto a un 737, la cabina è molto comoda e ben rifinita, e la prima cosa che colpisce è lo spazio tra i sedili, consentendo di muovere comodamente le gambe. Le poltrone sono ergonomiche e davvero comode, consentono anche un buon abbattimento dello schienale.
Il volo e l'arrivo a Catania – Dopo 10 minuti di volo, finite le manovre per raggiungere la quota e la rotta, si spengono le luci delle cinture. L’hostess e lo steward passano in cabina offrendo ai passeggeri una bottiglietta d’acqua minerale, una salviettina e un bicchiere, ma niente snack. Alle 8:00, dopo 33 minuti di volo perfetto, vediamo l’Etna sulla sinistra, Catania giù e più avanti lo Ionio. L’atterraggio sulla pista del Fontanarossa, avviene alle 8:18, 51 minuti esatti dalla partenza. Attendiamo pochi minuti per arrivare al parcheggio e troviamo l’autobus, qui all’aeroporto di Catania è necessario, diversamente da Birgi. Due minuti appena e siamo in aerostazione e velocemente siamo fuori.
Aeroporto di Catania per il ritorno a Trapani – Il Fontanarossa è totalmente all’opposto di Birgi, pieno di passeggeri che arrivano o che attendono di partire, non per altro è il primo aeroporto siciliano, per strutture e traffico passeggeri. Il volo di ritorno è fissato alle 16:30, siamo in aeroporto un’oretta prima. Al check-in ci consegnano un biglietto compilato a mano, senza un codice per la lettura ottica e infatti, una volta arrivati ai cancelli per le operazioni di controllo, dobbiamo chiedere ad un operatore che, dopo essersi accertato ci apre il varco. Altra differenza tra un aeroporto piccolino come quello di Birgi e quello di Catania, sono i grandi pannelli elettronici distribuiti in tanti punti dell’aerostazione, con le info dei voli in partenza. Annessi hanno anche tante comode prese per la ricarica di telefonini e tablet, con tante persone attorno che controllano la loro percentuale di carica della batteria. Attendiamo l’imbarco, ma come per l’andata anche qui siamo in ritardo. Alle 16:15 annunciano l'imbarco per Trapani. Siamo appena 20 passeggeri per il ritorno, l’attesa per l’imbarco si prolunga. Una volta arrivati nei pressi dell’aereo ci fanno attendere prima di scendere dall’autobus, il pilota è a terra e fa i suoi controlli di sicurezza, come quelli alle eliche dei rotori. Dopo qualche istante ci danno il via libera per l’imbarco.
Ritardo anche per il volo di ritorno - Alle 17:00, mezz’ora dopo l’orario di partenza previsto, siamo sì a bordo ma in attesa di rullare per il decollo. Alle 17:10, decolliamo. Il volo di ritorno è buono ma con qualche piccolissima turbolenza per via del maltempo. C’è il tempo di un bicchiere di acqua minerale, stavolta niente bottiglia e niente salviettina, figuriamoci lo snack. Alle 17:54 atterriamo a Birgi e si conclude la nostra esperienza con il primo volo Trapani – Catania di Aeroitalia.
Il giudizio - Sicuramente il giudizio è positivo, l’ATR 72 600 è un aereo comodo e veloce. Nonostante due ritardi su entrambi i voli, di andata e ritorno, diamo fiducia ad Aeroitalia. Ci può stare visto che era il primo volo e che la compagnia deve ancora “oleare” ingranaggi e meccanismi. Sicuramente un’offerta validissima, per il prezzo al quale viene offerto e per i vantaggi turistici, permettendo di visitare le due estremità della Sicilia, ma anche per i pendolari che vanno per lavoro o altro.