Centinaia di persone in corteo contro la droga con lo slogan "La cura crea in-dipendenza". La prima tappa nella piazza del quartiere Ballarò, luogo simbolico e multiculturale della città di Palermo, famoso per il suo mercato alimentare. Il corteo ha attraversato strade e piazze con in testa l’arcivescovo Corrado Lorefice:
"Il crack - ha detto l’arcivescovo - regala una falsa felicità. Provoca la morte ed è il segno del predominio mafioso nel territorio. Siamo qui non per chiedere soluzioni repressive (è vittima anche chi spaccia) ma per reclamare servizi, cura, presenza delle istituzioni".
Il corteo partito ieri da piazza Casa Professa, diventata centro di spaccio e consumo di droga, ha attraversato Ballarò, l'Albergheria e ha raggiunto poi piazza Bologni. Su tutte le piazze sono intervenuti oltre cinquanta associazioni che hanno promosso il corteo e anche degli studenti.
A promuovere la manifestazione è stata un'associazione, "Sos Ballarò", che si è mossa per denunciare una "spaventosa crescita dello spaccio e delle tossicodipendenze". La droga che in queste piazze viene spacciata quasi alla luce del sole è il crack: costa poco e ha causato anche tanti morti. Il caso più doloroso è quello di Giulio, stroncato a casa giovanissimo al culmine di una vita devastata dalla droga. Il padre, che lo ha trovato esamine nella sua stanza, è tra i promotori di un movimento che ha coinvolto l'intero quartiere.
"Questo luogo rappresenta l'intera città: è un problema che riguarda tutta Palermo", dice don Enzo Volpe che è uno dei promotori di" Sos Ballarò".
Si tratta di una rivoluzione "gentile" e "pacifica", cosi l'hanno definita gli organizzatori. L'ultimo Sos arriva dal preside dell'istituto Lombardo-Radice che ha un plesso in piazza dell'Origlione nel cuore dell'Albergheria. "È un vero allarme sociale - dice Francesco Paolo Camillo, preside dell'istituto - Chiediamo un tavolo interistituzionale per affrontare l'emergenza. Queste persone vanno prese in carico, servono servizi, un intervento a 360 gradi. Non una repressione fine a se stessa".
"Si spaccia e si consuma droga davanti alla scuola tutti i giorni - dice Mattia Mattina, rappresentante del Regina Margherita - Un'emergenza sociale che colpisce tutti noi, non possiamo girarci dall'altra parte. Ecco perché sfileremo tutti in corteo proprio nei luoghi dove quotidianamente si assiste inermi al consumo di droga, soprattutto di crack".
In piazza tanti giovani e bambini che hanno partecipato al corteo in cui era presente anche Maurizio Carta, assessore alla Rigenerazione urbana e al Centro storico del Comune di Palermo, che ha partecipato alla manifestazione in rappresentanza dell’amministrazione comunale .
"il corteo di oggi pomeriggio lungo le strade di Ballarò per gridare il coraggio di una comunità per prendersi cura del dramma dell’esplosione del consumo di crack è sintomo importante per impostare una nuova cura"- ha detto Carta.
“Il dramma del consumo di sostanze stupefacenti non può essere solo contrastato dalle forze dell’ordine o dagli operatori sanitari ma deve essere oggetto di un’azione congiunta di presa in carico del problema della fragilità di alcune comunità marginalizzate da una rigenerazione urbana imperfetta che non riesce ad agire sulle diseguaglianze e sul contrasto alle diverse marginalità. Come assessore alla Rigenerazione urbana e al Centro storico sono convinto che i quartieri debbano arricchirsi di spazi di socializzazione, di educazione, di espressione capaci di generare i necessari anticorpi al disagio e alla drammatica scelta di una fuga nell’oblio e, spesso, nella morte. Il Comune attraverso le sue diverse competenze può e deve agire per incrementare e rendere più accessibili i presidi e i servizi di comunità. Prendersi cura della comunità è uno degli impegni del buon governo” – ha concluso Carta.
L’appello di tutti è rivolto alle istituzioni per adottare misure che salvaguardino il bene dei bambini e per prendersi cura delle situazioni più difficili, delle persone che vivono la sofferenza e il dramma causato dalla droga .
"Ballarò ti do un gran consiglio abbi cura di te e fai in modo che la droga non ti rovini. La droga è la cosa più brutta della terra perché condanna le persone a morte. Fatti coraggio Ballarò noi ti aiuteremo" – ha detto Kevin, uno dei bambini che ha partecipato al corteo che si è concluso a piazza Bologni, con un minuto di silenzio per le vittime del crack, rotto poi da un applauso.
Dorotea Rizzo