Cittadinanza. Vincolo di appartenenza di un individuo a uno stato. Europea, condizione giuridica dei cittadini degli stati dell’Unione Europea, che include, fra l’altro, il diritto di soggiorno in tutti gli stati membri, il diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali ed europee nello stato dove si è scelta la residenza, alle stesse condizioni dei cittadini di questo.
Nella "vulgata popolare" appartenenza di un individuo a una popolazione locale. Onoraria, diritto di considerarsi cittadino di una città diversa da quella in cui si è nati; viene concessa in casi speciali a personaggi illustri o particolarmente benemeriti della città concedente. L’insieme degli abitanti di una città. Il concetto soprattutto su i doveri è a fisarmonica, può essere esteso o compresso perciò: è un diritto ma innanzitutto un dovere. Una nazione che vuole progredire, e di conseguenza i suoi abitanti, deve investire: nella famiglia, istruzione e ricerca, quest'ultima in tutti i settori, scientifica, culturale, giuridica e politica.
Nell'agenda attuale del nuovo esecutivo nazionale, compresi viceministri e sottosegretari ovviamente i competenti per la legge, è presente il Reddito di Cittadinanza - RdC -. Si è già espresso in altre occasioni che la dignità smarrita non si ritrovi con la norma economica in questione, ma con il lavoro contemplato dalle politiche attive la cui ratio questo proverbio esplicita: regala un pesce e sfamerai un uomo per un giorno, insegnagli a pescare e lo sazierai a vita, ma in tale logica l'apporto è stato insufficiente e ha generato distorsioni con il mezzo delle proposte d'impiego congrue e del lavoro in nero. Va certamente rivisto, ma garantito il welfare state per i bisognosi. Sono connazionali le due comunità che hanno esercitato a loro modo, commettendo dei reati, un diritto. La prima ha commemorato il secolo della marcia su Roma a Predappio, luogo di residenza della tomba del Duce, con annesso saluto romano e l'esaltazione degli Arditi capatinati da D'Annunzio, il reato d'apologia del fascismo è quantomeno contestabile. La seconda che molti giovani, anche stranieri, hanno occupato abusivamente un capannone per lo svolgimento di un Rave party a Modena.
Il nuovo esecutivo ha ravvisato per la vicenda della città in Val Padana ed ha emanato un decreto legge per questa fattispecie di reato, poi qualche giurista ha fatto notare che già esiste ed è prevista dall'articolo 633 del codice penale che recita: chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito, a querela della persona offesa con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da euro 103 a euro 1.032. Si applica la pena della reclusione da due a quattro anni della multa da euro 206 a euro 2.064 e si procede d’ufficio se il fatto è commesso da più di cinque persone o se il fatto è commesso da persona palesemente armata. Se il fatto è commesso da due o più persone, la pena per i promotori o gli organizzatori è aumentata. Il dubbio che il fatto sia un cavallo di Troia per il controllo del dissenso è legittimo. Frattanto che si attende la conversione in legge e che si applichino i dettami vigenti, la Cittadinanza è invitata all'ascolto del il rap della Costituzione.
Vittorio Alfieri