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04/11/2022 06:00:00

Caos Pnrr Sicilia: a rischio nove miliardi. Al via la cabina di regia

Continuano i segnali di allarme in Sicilia sulla cattiva gestione dei fondi del Pnrr. L'ultimo appello è dell'Ance, l'associazione dei costruttori edili, che calcola in nove miliardi di euro i fondi disponibili per la Regione per le infrastrutture di ogni tipo, che potrebbero non essere utilizzati o utilizzati male.

Lo sa bene anche il presidente Schifani, che ha convocato i dirigenti della Regione per creare una cabina di regia per vigilare sul corretto utilizzo dei fondi. Alla guida  la segretaria generale di Palazzo d'Orléans Maria Mattarella, nipote del Presidente della Repubblica.

Due giorni fa, dicevamo, il governatore ha convocato i 23 dirigenti generali per fare il punto con loro sui bandi in scadenza, sui progetti attualmente attivati e sul personale chiamato a portare avanti il piano di investimenti europei. Ed è emerso che il punto critico è proprio il personale. L'anno scorso uno studio dell'Anci, ripreso da Repubblica, sosteneva che mancano, negli uffici pubblici siciliani 15mila persone.  Sempre secondo Repubblica, stando al piano triennale del fabbisogno approvato dalla giunta Musumeci alla fine del 2021, servono ad esempio 272 tecnici dei beni culturali, 645 legali, 172 tecnici delle infrastrutture o 710 esperti di sistemi informatici, per un totale di oltre duemila specialisti.

L’Ance Sicilia lo scorso 26 ottobre ha chiesto al Presidente della Regione notizie sullo stato di progettazione delle opere finanziare dal “Pnrr” con 9 miliardi e adesso gli chiede un incontro urgente per contribuire ad accelerarne l’attuazione.

Santo Cutrone, presidente di Ance Sicilia  è preoccupato anche dal caro-materiali (+50% da gennaio ad agosto 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021) e dal caro-energia (+350%), "due elementi che rendono difficile alle imprese partecipare alle gare senza un effettivo aggiornamento dei prezzi previsti dai bandi”.

“Se è vero che questo rallenta la spesa dei fondi - prosegue Cutrone – le eventuali intese su modifiche potranno comunque riguardare solo le risorse ancora da impegnare, mentre c’è da spendere in tempo i fondi già previsti dalla prima annualità del ‘Pnrr’ e avviati ai bandi. Fra questi, ci sono quelli ‘regionalizzati’, cioè affidati alla gestione diretta delle Regioni, che per la Sicilia ammontano a 9,04 miliardi, in aggiunta ai 2,5 miliardi di fondi strutturali Ue 2014-2020 da spendere entro il 31 dicembre 2023. Da un monitoraggio dell’Ance nazionale presso i vari enti locali del Paese, aggiornato a marzo 2022, risulta che per circa il 70% i progetti candidati o finanziati sono ancora allo stato di fattibilità tecnica economica e neanche aggiornati agli incrementi dei prezzi registrati nel corso dell’anno”.
“Per questa ragione ci siamo allarmati – riferisce Cutrone – e lo scorso 26 ottobre abbiamo chiesto al neopresidente della Regione, Renato Schifani, e all’assessorato delle Infrastrutture di conoscere lo stato di progettazione delle opere pubbliche finanziate dal ‘Pnrr’ e degli altri fondi europei e adesso gli chiediamo un incontro urgente per mettergli a disposizione le nostre conoscenze e competenze tecniche al fine di contribuire alla rapida attuazione delle misure, anche partecipando alla ‘cabina di regia’ che con ammirevole tempestività il presidente Schifani ha deciso di costituire. Almeno per una volta – conclude Cutrone – faremo in modo, tutti insieme, che la Sicilia non sia l’ultima, in questa irripetibile occasione dalla quale dipende la possibilità di riscatto dell’Isola”.
 

La cabina di regia per supportare e coadiuvare i dipartimenti regionali nella programmazione e nella spesa dei fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) sarà presieduta dal segretario generale della Regione, Maria Mattarella, e composta da: Giovanni Bologna, avvocato generale della Regione; Ignazio Tozzo, ragioniere generale; i dirigenti generali Federico Lasco, della Programmazione; Vincenzo Falgares, dell’Arit; Carmen Madonia, della Funzione pubblica; e dal capo di gabinetto vicario del presidente, Vitalba Vaccaro. «Il Pnrr – ha detto Schifani ai dirigenti – è un’opportunità straordinaria per lo sviluppo della Sicilia e non possiamo sprecarla. Tanto è già stato fatto ed è nostra intenzione continuare su questa strada. Con la collaborazione di tutti, faremo tutto quanto nelle nostre possibilità e metteremo in campo ogni sforzo per superare le eventuali criticità che dovessero presentarsi».