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03/11/2022 06:00:00

  Tp24 e Google alla scoperta di Torretta Granitola. Il reportage nel progetto "Piccoli Borghi"

Un gruppo reggae lo ha definito “il posto giusto”. Per un artista è un rifugio. I tonnaroti trovano qui i ricordi di un passato glorioso. Per chi viene solo d’estate è il piccolo borgo sul mare, dove rilassarsi, per i pochi che restano in inverno è un luogo di contemplazione.


C’è un centro di ricerca, che studia il mare. E il legame, con questo piccolo approdo sul Mediterraneo, non conosce confini.
Inizia così il reportage su Torretta Granitola, borgo marinaro di Campobello di Mazara, realizzato da Tp24. Un’inchiesta inserita nel progetto Piccoli Borghi promosso da Anso (Associazione Nazionale della Stampa Online) e Google News Initiative.

Qui il reportage integrale.

 

Il progetto
L’associazione nazionale della stampa online (A.N.S.O.) in collaborazione con Google News Initiative propone un progetto che valorizzi il giornalismo iperlocale dando voce proprio a questi Piccoli Borghi, risorse frequentemente soggette a degrado di ogni genere.
Piccoli borghi è un progetto cross-mediale che si focalizza sul racconto di una dozzina di piccole realtà collocate in diverse aree d’Italia. Un lavoro giornalistico avanzato che utilizza le diverse piattaforme digital, ognuna con il proprio linguaggio, per fornire una rappresentazione completa del Paese attraverso la valorizzazione e il recupero delle sue realtà “minori” e meno conosciute. I lavori, compreso il reportage su Torretta Granitola, verrà presentato il 12 novembre, a Varese, nel corso del Festival Glocal, l’evento nazionale che riunisce la stampa online.

 

 

 

Perchè Torretta Granitola?
Tp24 ha scelto di raccontare il borgo marinaro di Torretta Granitola. Un luogo fuori dalle guide turistiche, nonostante la bellezza della costa, e per nulla inflazionato.
Posto piccolo, ma ricco di storie. Meno di un centinaio di abitanti d’inverno, circa 3 mila d’estate, questo pezzetto di costa tra Campobello e Mazara è stato risparmiato dal turismo di massa e dalla speculazione. E qui, d’estate, arriva chi vuole rilassarsi, chi vuole un posto tranquillo. D’inverno poche anime abitano le case costruite ai tempi della tonnara, che oggi vive nei ricordi degli anziani del paese. Ma Torretta è un borgo che negli ultimi anni è diventato famoso grazie al fenomeno reggae e al successo degli Shakalab. Proprio a Torretta hanno dedicato uno dei loro pezzi, “Il posto giusto”, che ha fatto conoscere il borgo a tanti giovani.

 


Le storie
Un posto tranquillo, animato dai giovani del reggae e da appassionati ed emozionanti artisti del mare. Storie tramandate da anziani pescatori e malinconici tonnaroti.
Storie leggendarie che, tra fascino e nostalgia, legano a Torretta anche chi non ci vive. Come Gianluca Serra che in diversi libri ha raccolto ciò che stava per essere dimenticato.

C’è Davide Lorrè, che con gli Shakalab ha fatto conoscere Torretta in tutta Italia. Si è formato una sorta di pellegrinaggio di giovani attratti dalle jam sulle scogliere in cui secoli fa approdavano i saraceni. Davide vive qui tutto l’anno, ha scoperto una cava e vuole farci un luogo di cultura “l’unica arma contro la mafia”, racconta.


C’era una tonnara a Torretta, dismessa negli anni 70. Oggi quel luogo vive nei ricordi dei tonnaroti. Ricordi di un periodo di duro lavoro, e di una comunità che viveva per il mare e per la tonnara. Oggi l’ex tonnara di Capo Granitola ha una nuova vita legata al mare, al suo studio e alla sua protezione sotto la guida dell’Istituto per lo studio degli impatti Antropici e Sostenibilità in ambiente marino.
La cartolina di Torretta è il grande faro di Capo Granitola, che sovrasta il Mediterraneo. In quel mare si immerge ogni mattina Giampaolo Mirabile.Lì in quel mare si immerge ogni mattina Giampaolo Mirabile.
E’ uno dei personaggi più eclettici ed emozionanti del paese. L’artista dei coralli, che va giù, in fondo al mare, si immerge, scruta, immagazzina e trasforma tutto in arte. “Quando dipingo e quando vado in mare torno in uno stato embrionale”.


E’ arrivato qui da ragazzino, da Gibellina distrutta dal terremoto del 1968. Questo reportage su Torretta per Piccolo Borghi segue quello realizzato lo scorso anno su Poggioreale, paesino distrutto dallo stesso sisma. Una connessione casuale, che emoziona, soprattutto per le parole di Mirabile per cui Torretta è un rifugio, da sempre. “Un rifugio dalle tante tragedie della Sicilia”.