Acqua inquinata a Mazara. Il caso del denitrificatore "fantasma"

Il denitrificatore a scambio ionico - che dovrebbe contribuire all’inizio di una nuova era, per ciò che concerne la cosiddetta ‘acqua del sindaco’, cioè il prezioso liquido distribuito ai cittadini dai Comuni – sarebbe depositato nei locali del Comune di Mazara del Vallo. Il condizionale è al momento d’obbligo visto che la notizia è stata proferita dal neo assessore ai Lavori pubblici, Vito Torrente, ma attende ancora di essere ufficialmente confermata.

ACCESSO AGLI ATTI: LA RICHIESTA - Il Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo, proprio per fugare qualsivoglia dubbio in relazione a tale dichiarazione, fatta nel corso di un’intervista andata in onda sul canale Tele IBS il 14 ottobre scorso: “ha ritenuto opportuno e legittimo chiedere al dirigente del 3° Settore ed al segretario comunale che venga rilasciata la copia degli atti amministrativi che hanno giustificato quanto sopra” e cioè il perché sia “in attesa di essere collocato e reso operativo”

IL COMITATO CITTADINO PER LA TUTELA DELLE RISORSE IDRICHE E AMBIENTALI DEL TERRITORIO DI MAZARA – La richiesta di accesso agli atti amministrativi è stata inviata il 18 Ottobre scorso al dirigente generale del 3° settore del Comune di Mazara del Vallo, Maurizio Falzone. “Ritenendo - continua la nota stampa a firma della presidentessa del Comitato cittadino - che l'assessore Vito Torrente è una persona di fiducia, che non ha mai detto il falso, è pacifico che il denitrificatore a scambio ionico è già a Mazara del Vallo e, pertanto, è legittimo chiedere che venga rilasciata la copia degli atti amministrativi” che riguardano tale procedimento.

LA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE - Continua in tal senso la campagna di sensibilizzazione su ‘Acqua per tutti Acqua potabile Acqua pubblica’ portata avanti dal ‘C.C.R.I.A.M – Comitato Cittadino per la Tutela delle Risorse Idriche e Ambientali del Territorio di Mazara del Vallo’ che proprio di recente, appena qualche giorno fa, avevano evidenziato l’ulteriore peggioramento nello sforamento dei limiti massimi di legge (50 mg/l) per ciò che concerne la presenza dei nitrati in un altro pozzo comunale, San Nicola 1, da cui viene attinto, assieme ad altri punti di prelievo, ‘l’oro blu’ che, poi, viene distribuito nelle case dei cittadini mazaresi.

UN PROBLEMA PER CUI C’È GIÀ UN’ORDINANZA DI NON POTABILITÀ – L’ultima di una lunga serie di ordinanze di non potabilità, emanate anche dalle precedenti amministrazioni comunali, risale – per la zona Tonnarella/Trasmazzaro (denominata zona ovest di Mazara del Vallo), che è servita con l’acqua captata dai pozzi Ramisella n. 1, n. 2 e n.3, vige dal 23/11/2020 (n. 119), per eccesso di concentrazione dei nitrati (valore superiore al valore di soglia previsto dal decreto legislativo 31/2001).

Alessandro Accardo Palumbo
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