Al Comune di Marsala potrebbe arrivare una maxi bolletta dell'energia da 8 milioni di euro.
Il caro energia colpisce anche gli enti locali.
All'orizzonte c'è una bolletta-monstre che nelle proiezioni degli uffici rischia di lievitare fino a otto milioni di euro nel 2022, a fronte dei 4,2 pagati nel 2021. “Dallo Stato abbiamo ricevuto ristori per meno di un milione di euro – racconta il sindaco Massimo Grillo all'agenzia Dire -, a conti fatti siamo fuori di circa tre milioni di euro. Se non arrivano altri aiuti avremo serie difficoltà a fronteggiare questa emergenza che si aggiunge alle tante vertenze di carattere strutturale che attanagliano le amministrazioni locali”.
Il Comune dovrà far fronte ai rincari, e cercare soluzioni per tamponare. Ma il 40% dei costi non è comprimibile perché derivante dall’utilizzo delle pompe dell’acquedotto che rimangono accese h24.
Sarà difficile e non immediato il tentativo di ridurre le spese. L’investimento fatto per rinnovare l’illuminazione pubblica, che però entrerà a regime a fine 2023: “La nuova illuminazione a Led coprirà un buon 70-80% del territorio di Marsala e ci consentirà di avere un risparmio consistente, ma quella data è ancora lontana”, dice il sindaco. Anche gli altri progetti di efficientamento energetico sono a lungo termine. Ma si dovrà lavorare molto sulla sensibilità del personale stesso. Spesso, infatti, vediamo luci accese negli uffici comunali quando questi sono chiusi, o climatizzatori in funzione quando non ce ne sarebbe bisogno. Una serie di piccoli sprechi che diventano insostenibili in un periodo del genere. Da qui una direttiva inviata a tutti i dirigenti ha previsto la nomina di un responsabile per ogni ufficio comunale che dovrà seguire delle indicazioni rigorose per puntare al risparmio energetico.