A Mazara Del Vallo la situazione politica è di difficile risoluzione, il rapporto tra consiglio comunale e amministrazione è diventato complicato, a tratti ingestibile. Il sindaco, Salvatore Quinci, non ha la maggioranza in aula e i consiglieri spesso, anche in maniera strumentale, hanno bloccato il regolare svolgimento delle sedute. Il danno in questi casi non è solo all’amministrazione ma alla città, mercoledì finalmente il consiglio comunale è tornato in aula.
A nulla però è valsa la seduta perché non è stato approvato il rendiconto di gestione 2021, che quasi certamente verrà approvato dal commissario che ad agosto è stato nominato dall’allora assessore regionale agli Enti Locali, Marco Zambuto. Il consiglio comunale ha visto una serie di interrogazioni e di questioni poste da vari rappresentati consiliari, la guerra è aperta con il sindaco Quinci che dovrà ancora nominare altri due assessori.
Ai consiglieri Cesare Gilante, Stefania Marascia, Gioacchino Emmola e al segretario di Partecipazione Politica, Giuseppe Palermo, non sono andate giù le ultime nomine degli assessori, etichettandole come scelte autonome senza averle condivise con i partiti e i movimenti che hanno consentito l’elezione di Quinci a sindaco della città.
Questione spinosa è quella che ha posto il consigliere Giorgio Randazzo, di Fratelli d’Italia, legata alla raccolta porta a porta, Mazara vanta una percentuale abbastanza alta. Per Randazzo la raccolta del multi materiale presenterebbe delle ombre, il Comune conferirebbe in un impianto di Cammarata, presso l’azienda Traina srl, con un affidamento diretto mentre si potrebbe conferire gratuitamente presso la Multiecoplast- EcoBurgus a Santa Margherita del Belice.
Il consigliere di Fratelli d’Italia chiede come sia mai possibile che pur diminuendo le giornate di raccolta la percentuale sia salita all’84% Poi ha incalzato: “Ma non è che qualcuno in questo Comune si è messo in testa di conferire il secco residuale con le bolle e formulari che indicano invece multimateriale? C’è forse giovamento economico dal fatto che grazie a questa percentuale di differenziata si ottengono contributi dalla Regione?”.
Il problema dei rifiuti incombe su ogni città della provincia, Mazara ha una percentuale molto alta e pare che questa percentuale potrebbe risultare falsata dalle rilevanze indicate da Randazzo, la risposta del sindaco Quinci è arrivata in aula: “Tanti Comuni in Italia raccolgono il secco in una sola giornata eppure hanno percentuale differenziata altissima. Il secco si porta nell’impianto di Trapani Servizi, lì gli operatori se registrano impurità non lo prendono. L'umido si conferisce in impianti di compostaggio dove la percentuale di purezza deve essere alta altrimenti i rifiuti tornano indietro”.
Mentre sul multi materiale che dovrebbe essere conferito presso lo stoccaggio di Santa Margherita il conferimento non sarebbe gratis ma, afferma il Primo Cittadino, pagato a 150 euro a tonnellata: “Poi c’è un altro multimateriale che ha lo stesso codice Cer, è il cosiddetto abbandono, che non viene conferito alla Trapani Servizi, ne negli impianti di compostaggio, nè da ECOXXI. Servono impianti che separano l’abbandono dal quale poi si genera il “sovvallo”. Abbiamo pertanto fatto una manifestazione di interesse per chi prendesse questo “abbandono” che si chiama anch’esso multimateriale, stesso codice Cer: ECOXXI non ha risposto, ha partecipato la ditta Traina al quale paghiamo 197 euro a tonnellata compreso il trattamento del “sovvallo”".
Il presidente del consiglio comunale di Mazara, Vito Gancitano ha chiesto al segretario generale di avviare una indagine interna agli uffici per poi inviare tutto alla Procura della Repubblica, invitando lo stesso Randazzo a denunciare alle sedi competenti quanto di irregolare sia stato evidenziato o appurato.
Rossana Titone