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14/10/2022 06:00:00

L'ennesima alluvione mette in ginocchio la provincia di Trapani. Fiumi esondano, disastro a Misiliscemi

Ogni temporale, ogni acquazzone, per la provincia di Trapani è un incubo. Un disastro.
La richiesta di tutti i cittadini adesso è un imperativo: fate qualcosa, o la prossima volta ci scappa il morto.

Perchè scene come quelle di ieri sono facili da accostare a cronache di alluvioni mortali. I sistemi fognari malandati, la poca manutenzione dei torrenti, l’eccessivo consumo del suolo, l’abusivismo edilizio, la tropicalizzazione del clima. Il mix perfetto per qualcosa che Trapani e provincia non hanno mai visto con così tanta intensità.


Fiumi presenti solo sulla cartina geografica si ingrossano, si risvegliano, e l’acqua torna a prendersi il suo spazio. Dopo poche ore di pioggia intensa gli argini cedono, il disastro è compiuto.
E ieri è stato il nuovo comune di Misiliscemi il territorio maggiormente colpito dal maltempo per l’esondazione del fiume Verderame, Lenzi e Baiata.
Non bastano le immagini per descrivere il disastro.

 

 


Un’intera frazione, quella di Salinagrande, totalmente allagata,
con il fiume che tracimando ha inghiottito strade, auto, invaso abitazioni e attività, sommerso i campi. Acqua e fango hanno invaso una vastissima area che va da Misiliscemi a Paceco, tagliando in due la provincia.
Diverse famiglie sono rimaste bloccate, per salvarle sono dovuti intervenire gli elicotteri con il Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano e la Polizia di Stato in azione per portare soccorso nelle zone colpite dal nubifragio.

 

 


Sono stati evacuati 20 minori extracomunitari ospiti del Cara di Salinagrande
. L'intervento è stato effettuato da un elicottero dell'Areonautica Militare. I minori sono stati trasferiti prima e Birgi e poi condotti in altre strutture di accoglienza. Gli uomini del soccorso alpino con l'elicottero della polizia sono partiti dall'aeroporto di Boccadifalco di Palermo e hanno raggiunto le zona allagate nel trapanese per soccorrere i residenti che hanno trovato rifugio sui tetti.

 

 

 

Allagata l'autostrada A29. Allagamenti con acqua e fango sulla Trapani - Palermo, subito dopo l'ingresso in autostrada a Fontanasalsa. Impercorribili la provinciale 21 e la Statale 115, la via Salemi e la via Marsala a Paceco, ma anche altre strade provinciali. Interrotta la ferrovia per gli allagamenti lungo la Trapani- Marsala e la Mazara - Castelvetrano.

 

 

 

"Non uscite di casa, neanche per prendere i bimbi a scuola. Sono più al sicuro lì". E' stato l'allarme diramato dalla Prefettura di Trapani e dal Comune di Misiliscemi, dove oggi le scuole resteranno chiuse.

A Paceco, gli interventi si sono concentrati sulla via Marsala, invasa da acqua e detriti come non era mai avvenuto in passato; nella frazione di Nubia, si sono allagate la via Salinella e la via Giuseppe Garibaldi, e si è resa necessaria l’azione delle pompe idrovore, con l’intervento dell’associazione Sos Valderice (convenzionata con il Comune di Paceco); nella frazione di Dattilo, invece, fango e detriti hanno reso temporaneamente impraticabili la via Anita Garibaldi e la via Licari.

 

 

 

A Trapani città a parte qualche “ruscellamento” non si sono registrate criticità, diversamente da quanto accaduto nei giorni scorsi.

Situazione critica però a Salemi. Un fiume di acqua e fango è precipitato dal Monte delle Rose riversandosi nella sottostante via Marsala una delle vie d'accesso del paese. Impossibile la circolazione.

 


Sono intervenuti la Polizia Urbana e i Vigili del Fuoco che hanno chiuso la zona al traffico. Sono state rimosse alcune macchine bloccate dal fango. Oltre che ad una enorme massa fangosa la strada è stata invasa da conci di tufo provenienti a quanto pare da un muro crollato come un fuscello.

 

 


“Sono eventi estremi, che però si ripetono sempre più spesso”, dice il capo della protezione civile regionale Salvo Cocina. “Nella sola provincia trapanese è la terza volta che accade nelle ultime settimane. Colpa della tropicalizzazione del clima. Nella statistica annuale alla fine risulterà caduta la stessa acqua dell’anno scorso, ma in un tempo concentrato. L’estate si allunga e porta siccità, ma quando piove l’acqua provoca disastri”, dice a LiveSicilia Cocina.

 

 


I fiumi esondano e travolgono tutto.
Anche le case costruite dove non dovrebbero esserci. E cioè nelle “aree naturali di espansione dei fiumi”. “Le case non sono nel posto giusto”, denuncia Cocina. Immobili abusivi e poi sanati, o lasciati lì, nel percorso dei fiumi, senza alcuna autorizzazione.
I fiumi esondano e “le reti di smaltimento, ad esempio a Trapani città, non ce l’hanno fatta”. Cocina individua una delle cause: “La maggior parte delle stazioni di pompaggio non ha funzionato”.
Parole che scateneranno polemiche, certamente, in un territorio in dissesto e inguaribile. Condannato a subire eventi che diventano presto e troppo facilmente disastrosi. Un territorio che ancora una volta si sveglia, oggi, dovendo fare una impietosa e drammatica conta dei danni.

 



Native | 2024-12-20 09:00:00
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