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12/10/2022 06:00:00

Sicilia. Schifani e il governo non ancora nato. E' duello con Miccichè, che vuole la Sanità

Renato Schifani verrà proclamato presidente della Regione Siciliana a breve (se riescono a finire lo spoglio) e successivamente verrà convocata l’ARS per l’insediamento dei neo eletti deputati.


La formazione del governo regionale è ancora in alto mare, i paletti più grandi sono quelli posti da Gianfranco Micicchè, la richiesta è quella dell’assessorato alla Salute.


Un braccio di ferro tra Schifani e Miccichè destinato a sfociare anche in qualcosa di più grande, una crisi perenne che potrebbe fin da subito mettere in crisi l’aula e l’esecutivo, sono 13 i deputati azzurri eletti. Per Miccichè è una questione di principio, del resto ha detto no alla ricandidatura di Nello Musumeci proprio per la gestione della Sanità. Le richieste di Micicchè sono legate anche ad altri assessorati quali il Turismo e la Formazione, ancora un equilibrio da raggiungere e delle riserve da sciogliere, la casella della presidenza dell’ARS invece verrà occupata da Fratelli d’Italia e i nomi che si fanno sono quelli di Giusy Savarino e di Alessando Aricò.

Gli equilibri non riguardano solo Miccichè e Schifani ma sono soprattutto interni a Forza Italia, il coordinatore regionale vorrebbe liquidare il catanese Marco Falcone e piazzare in giunta Nicola D’Agostino, pressing anche per far tornare in giunta Toni Scilla, così come ritiene che ad essere valorizzato debba essere anche Edy Tamajo. In ogni caso qualunque sarà la scelta di Schifani Miccichè può contare sulla pattuglia all’ARS che risponde direttamente a lui ad eccezione di qualche deputato eletto che gode di rapporto diretto e personale con Schifani.

Nel conteggio dei voti, intanto, a non varcare la soglia dell’ARS sarà Luigi Genovese, in provincia di Messina la lista De Luca sindaco di Sicilia ha ottenuto un seggio in più. Genovese, dunque, candidato nella lista Popolari autonomisti resta fuori il parlamento siciliano, è uno dei nomi che si faceva come probabile assessore regionale, a prendere il suo posto Alessandro De Leo.
Cateno De Luca aveva presentato osservazioni sulle sezioni nelle quali erano state riscontrate delle anomalie nei dati comunicati alla prefettura, i voti riscontrati grazie al riconteggio hanno consentito di determinate un altro seggio per la lista di De Luca,  Alessandro Di Leo è l’ottavo deputato all’ARS per il movimento “Sud chiama Nord”.

 

 

La prima dichiarazione di De Luca, in una delle sue dirette Facebook, è indirizzata alla vecchia politica: “Si chiude un’era politica che ha condizionato Messina e alcune dinamiche nazionali e regionali, si è compiuto l’azzeramento della vecchia classe politica. Ora possiamo dire che Messina è stata definitivamente liberata”.
 



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