La Procura vuol vederci chiaro ed ha aperto una inchiesta sul naufragio avvenuto al largo della costa di Trapani. Tre i cadaveri recuperati in mare. Tutti migranti. Ma le ricerche proseguono. C’è il rischio, pertanto, che il bilancio dell’ennesimo viaggio della speranza culminato in tragedia, possa essere più pesante. L’allarme è scattato ieri quando un mercantile in navigazione a circa 40 miglia a Sud Ovest di Trapani, ha avvistato in mare e tratto in salvo un migrante, recuperando nel contempo anche un corpo privo di vita.
Giunta la segnalazione da parte della nave alla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma, sono scattate nell’area interessata le attività di ricerca di eventuali dispersi.
Sul posto sono state inviate dalla Guardia costiera di Palermo, che ha coordinato le operazioni, motovedette SAR da Mazara del Vallo e Trapani, mezzi aerei, tra cui il velivolo Manta della Guardia Costiera ed elicotteri della Guardia di Finanza e dell’Aeronautica militare nonché un’unità mercantile in transito nell’area.
Le motovedette hanno poi recuperato altri due corpi privi di vita.
Le ricerche, però, sono ancora in corso. Si teme, infatti, che ci possano essere dispersi.