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12/10/2022 06:00:00

Trapani, Francesco Cicala (CNA): "Rischiamo una catastrofe economica e occupazionale"

 Francesco Cicala, segretario provinciale della CNA. Vi state muovendo in questi giorni per dare un sostegno a coloro che hanno subito danni dalle recenti alluvioni a Trapani.

Sin dal 26 pomeriggio da quando abbiamo potuto accedere ai nostri uffici, ci siamo subito attivati per metterci a disposizione della città, sia delle imprese che dei cittadini, cercando di sostenerli con la nostra solidarietà ma anche aiutarli con le pratiche per la richiesta di risarcimento danni qualora la Regione adotti il decreto di riconoscimento dello Stato di calamità naturale. Lo abbiamo fatto in maniera spontanea e gratuita, era il minimo che potevamo fare come associazione di categoria in un momento tragico e drammatico, che aggrava la situazione economica di tante attività e di tante famiglie della città.

Oltre al problema causato dall’alluvione, ce n’è un altro che è quello del caro energia. A Trapani avete convocato una manifestazione insieme a Cgil e la Uil, secondo voi il problema è ormai insostenibile.

Assolutamente sì, noi come CNA avevamo lanciato l’allarme già a fine 2021. Inizialmente sono state coinvolte le imprese energivore, oggi con le ultime bollette l’aumento è diventato insostenibile per tutte le imprese. Le proiezioni dell’aumento dicono che è del 300% e può arrivare al 500% entro dicembre.

Il presidente di Confcommercio dice che è una crisi peggio del Covid. Lei è d’accordo?

Assolutamente sì, con il Covid sappiamo i danni e le limitazioni delle imprese e delle nostre famiglie, con la crisi energetica non sappiamo quanto durerà e il fatto che ci sia una vacatio del governo nazionale e del governo regionale è un ulteriore limite a quelle che potrebbero essere delle misure urgentissime e necessarie che servirebbero per non far mollare, bloccare o cancellare interi settori, parlo di ristoratori, bar, parrucchierie ma anche le famiglie. Oggi se non si interviene subito rischiamo una paralisi maggiore rispetto agli anni e alla crisi dovuta alla pandemia. In tanti settori, agroalimentare, turismo, edilizia, impiantistica c’è stato nell’ultimo anno un incremento occupazionale e di lavoro, ma rischiamo di buttare tutto all'aria e di entrare in una recessione, perché con le difficoltà economiche potrebbero diminuire i consumi dei cittadini e con l’inflazione che sfiora ormai il 10% rischiamo una catastrofe economica e anche occupazionale. Noi come CNA, lunedì 17 ottobre prossimo, saremo in piazza a sostegno dei cittadini, dei lavoratori e dei pensionati, non solo in segno di protesta ma anche con delle proposte. Stiamo condividendo a livello regionale assieme a Cgil e Uil un documento, una piattaforma programmatica di proposte che consegneremo a sua eccellenza il prefetto. Invitiamo tutti ad essere presenti perché il problema non è solo di CNA, Cgil e Uil, ma di ogni cittadino, di ogni famiglia, di ogni impresa.