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09/10/2022 06:00:00

Parla di nuovo Angioni: "Denise Pipitone in Tunisia"

 E' ripartito il circo televisivo su Denise Pipitone, la bambina rapita a Mazara del Vallo nel lontano 2004. Piera Maggio, la mamma, ha anche pubblicato un libro (ne parleremo su Tp24 nei prossimi giorni). E nel frattempo si rivedono in tv tutti quei personaggi che hanno fatto la fortuna di alcune trasmissioni televisive (e la loro) parlando della bambina scomparsa e dei presunti avvistamenti qua e là. 

Torna così in tv Maria Angioni. Ex magistrato, Angioni da Pm seguì le prime fasi delle indagini sulla scomparsa di Denise, a Marsala. Per le sue dichiarazioni è finita sotto processo, sempre a Marsala.

Secondo Angioni Denise Pipitone potrebbe essere viva e in Tunisia: "Una ragazza tunisina presenta tutta una serie di caratteristiche simili a Denise Pipitone sia a livello fisiognomico che di luogo". Direttamente da Tunisi, dove si è trasferita da qualche mese con la famiglia, l'ex pm Maria Angioni risponde alle domande dell'inviata di "Quarto Grado", la trasmissione di Rete 4.

"Questa ragazza è stata segnalata anche da uno stretto familiare di Denise nei primi mesi del 2022" aggiunge Angioni, specificando comunque di non star eseguendo alcuna indagine".

Sul suo coinvolgimento, l'ex pm ha detto: "Non vado a cercare la bambina e a disturbare persone, però tengo alta l'attenzione . Chiedo che le istituzioni facciano del loro meglio per risolvere questa vicenda ".

Qualche giorno fa era uscita un'altra pista, da un'altra trasmissione tv, "Ore 14", di Rai Uno. Denise Pipitone poteva essere in Valtellina, una pista battuta ma poi abbandonata. Ma perchè è stato fatto? Denise poteva essere lì? E' questo il punto sulle quali vertono le nuove intercettazioni e che portano alla pista Rom, già battuta qualche anno fa. Ora alcune telefonate e una voce potrebbero avvalorare la tesi,.

Le presunte intercettazioni legate alla pista in Valtellina risalgono al 2005 e sembra che a farle passare “in secondo piano” sia stata l’assenza di un interprete che conoscesse la lingua delle persone intercettate.

C’erano anche delle foto, come spiegato in quelle intercettazioni. Ad averle mostrate ad un ufficiale dei carabinieri sarebbe una ragazza del Kosovo di nome Juliette, che pare non avesse alcun permesso di soggiorno e fosse in possesso di documenti falsi. Pare che la giovane straniera andasse qualche volta in visita a Bergamo da una zia e che portasse con sé una bambina di nome Danàs. Secondo la testimone, la bambina – che secondo lei potrebbe essere Denise Pipitone – parlava perfettamente l’italiano nonostante vivesse con un gruppo di presunti rom.

La fonte – una cittadina egiziana – avrebbe presenziato anche a un pranzo con diversi bambini appartenenti al presunto gruppo rom. E tra loro pare ci fosse anche la piccola Danàs, unica a parlare l’italiano (e incapace di comprendere gli altri bambini) e con una cicatrice in volto. La bambina avrebbe perfino rivelato, una volta, di essere sola e senza mamma.

I carabinieri di Sondrio si attivarono e fecero irruzione anche ad una festa in cui avrebbero dovuto trovare la piccola e la donna del video, ma, identificati tutti gli astanti, non le trovarono.

Si è parlato molto di una pista rom in questi anni, grazie ad un video realizzato con un telefonino dell’epoca da una guardia giurata che operava a Milano. La guardia riprese una bambina che parlava italiano e veniva chiamata (appunto) Danàs, all’interno di un gruppo di presunti rom.