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29/09/2022 06:05:00

I nodi della nuova Giunta per Schifani. Idea Pellegrino? 

La provincia di Trapani fa i conti con la deputazione nazionale di riferimento, certamente non sarà Marta Fascina a rappresentare questo lembo di terra, non si è nemmeno vista in campagna elettorale, non conosce il territorio ne avrà sicuramente un ricordo sbiadito delle sue vacanze da bambina, un tempo assai lontano.

Intendiamoci la colpa non è di Fascina ma di quanti hanno messo una croce sul simbolo di Forza Italia, una scelta libera e, dunque, anche democratica ma che andrebbe rivista come legge elettorale se ancora oggi il territorio conta qualcosa.

Ieri della vicenda dell'elezione di Marta Fascina si è occupata anche La7, nel programma di Myrta Merlino, l'Aria che tira.

Il collegio poi perde l’opportunità di avere una senatrice come Maria Pia Castiglione, candidata al Senato con Noi Moderati, un professionista, una donna che ha sempre fatto politica e che coerentemente è stata dalla stessa parte. Sarebbe stata una bella e importante risorsa per tutta la provincia di Trapani.

Non resterà in Sicilia con molta probabilità Gianfranco Miccichè che si prenderà qualche giorno e poi deciderà se prendere il seggio al Senato e, quindi, lasciare quello all’ARS: “Mi voglio prendere un paio di giorni di riposo perchè gli ultimi mesi sono stati impegnativi ed estenuanti, prima nella composizione delle liste, poi nella campagna elettorale vera e propria, senza dimenticare il mio ruolo istituzionale di presidente dell’Assemblea regionale. Dopodichè prenderò una decisione, che sarà condivisa con la direzione del partito a Roma. Il mio desiderio è quello di rimanere in Sicilia, senza pretendere poltrone o assessorati, ma semplicemente cercando di dare una mano al presidente Schifani e al mio partito – dice ancora il coordinatore siciliano di Forza Italia -, ma mi hanno già fatto capire che in Senato entreranno diverse new entry del partito e che quindi la mia esperienza potrebbe essere necessaria a Roma. Vedremo, con Berlusconi non ci siamo ancora sentiti dopo il voto, ma ne riparleremo molto presto e poi prenderò una decisione”.

E sul risultato di Forza Italia in Sicilia dice:“E’ innegabile che abbiamo portato a casa un risultato importante, in un certo senso inimmaginabile, sia a livello di coalizione che di partito. Da questo punto di vista, non era facile prendere più o meno gli stessi voti di Fdi, visto il suo enorme successo alle elezioni politiche e dopo cinque anni di presidenza di un suo esponente. Credo che il merito di questo successo, oltre all’indubbia autorevolezza di Renato Schifani, sia da attribuire alla forza delle liste, molto forti, che abbiamo presentato”.

Soddisfatti per il risultato raggiunto i giovani di Fratelli d’Italia a dirlo è il loro portavoce Michele Ritondo:  “Il risultato elettorale sul nostro territorio ha dato importanti mezzi alle nostre idee, sia nazionali che regionali. Eletto al Senato, Raul Russo, vessillo della militanza politica, alla Camera l’on. Carolina Varchi, che da anni dimostra il sostegno alla nostra provincia”.

Anche Maurizio Miceli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia ha commentato il voto: “L’affermazione di Fratelli d’Italia in provincia di Trapani è un grande riconoscimento per il progetto della Presidente Giorgia Meloni, che ci inorgoglisce e ci carica di responsabilità. In provincia di Trapani si conferma una netta prevalenza del centrodestra, in ogni realtà, ivi compreso il capoluogo di provincia, ove rappresentiamo la maggioranza dei cittadini, aspetto che impone una sintesi attorno ad un progetto che possa superare le inefficienze cui abbiamo assistito in questi anni di governo di sinistra". Qui la sua intervista a Tp24. 

Ieri, intanto, al Volatore di Rmc 101, ha commentato la sua elezione all'Ars il Sindaco di Partanna, Nicola Catania. Ecco l'intervista.

 

Buona affermazione per il Pd  a Santa Ninfa, il segretario locale, Vincenzo Di Stefano ha fatto il punto: “In un quadro complessivamente deficitario per il partito, Santa Ninfa conferma la sua tradizione riformista, con un risultato importante, frutto di un radicamento che resiste nel tempo. Tutti i candidati che hanno contribuito, con il loro impegno, alla conferma del seggio all'Ars, a partire dal segretario provinciale Domenico Venuti”.
E lo stesso Venuti ha commentato sui social il suo personale risultato e quello del partito: “Si è conclusa questa tornata elettorale per l'Ars e non risulto tra gli eletti della provincia di Trapani. Voglio comunque ringraziare di cuore quanti mi hanno sostenuto politicamente, ma anche con adesioni personali, in questa battaglia per rappresentare la nostra provincia al Parlamento regionale. Non avevo apparati in movimento per la mia candidatura ma soltanto tanta buona volontà e il sostegno di chi conosce e apprezza il lavoro fatto in questi anni sul fronte politico e amministrativo: ingredienti che hanno portato ai 5.242 voti che al momento mi vengono attribuiti. Da segretario provinciale del Pd, inoltre, non posso che evidenziare un dato: il 16,19% che significa primo partito in provincia. Il Pd trapanese tiene nonostante le tante difficoltà a livello regionale e nazionale e da questo dato bisognerà ripartire”.

Ma chi è il vero sconfitto di questa tornata elettorale? Per Eleonora Lo Curto è Massimo Grillo, sindaco di Marsala: “Mi ritengo estremamente soddisfatta per il risultato ottenuto in termini di consenso poiché sono l’unico deputato uscente ad avere raddoppiato le proprie preferenze rispetto a quelle ottenute cinque anni fa, nonostante il calo significativo di votanti.  Al di là  di tutto il vero unico perdente in questa competizione elettorale è il sindaco di Marsala Massimo Grillo che è sceso in campo insieme a gran parte della sua Giunta e dei consiglieri della sua maggioranza a sostegno del presidente del Consiglio comunale pur sapendo che questi non poteva essere eletto. È impensabile che un professionista della politica, qual é da sempre Grillo, ignorasse che in provincia di Trapani la lista di Sturiano non poteva ottenere il seggio. Quel che è peggio, tuttavia, è il risultato del candidato Sturiano che arriva secondo per preferenze, nonostante l’impegno determinato di tutta l’Amministrazione comunale. Questo sì è un dato che dovrebbe far riflettere proprio Grillo. L’analisi oggettiva del risultato elettorale di Marsala fa risaltare la capacità di altre comunità e territori che da sempre si fanno interpreti dell’importanza del momento elettorale per potere contare nella politica regionale. Finisce che Marsala ancora una volta abdica al suo ruolo di città più importante della provincia di Trapani a favore di altre comunità tutte certamente più piccole".

Schifani nel frattempo è alle prese con il rebus giunta.  Ha chiesto agli alletai una «rosa di nomi». Poi sarà lui a scegliere. Qualche nome circola già, come quelli di Francesco Scoma, senatore uscente della Lega, e di Stefania Prestigiacomo, che ha mancato la rielezione alla Camera. L’assessorato più «caldo» è quello della sanità. «Ho scoperto che è molto ambito dai partiti», chiosa Schifani. Tra i nomi che girano anche quello del marsalese Stefano Pellegrino. o

Sono otto le liste elettorali che hanno superato lo sbarramento del 5%, previsto dalla legge regionale. Per 11 liste, invece, non scatterà alcun seggio.  Schifani potrà contare dunque su una buona maggioranza, almeno quaranta parlamentari; di fronte però si ritroverà una opposizione agguerrita, guidata da Pd e M5s (entrambi con 11 deputati a testa), e soprattutto da Cateno De Luca, la sorpresa di questa tornata elettorale.