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29/09/2022 14:30:00

Sicilia, Musumeci: "Riprende l'iter per Centro direzionale della Regione"

Riprende l’iter per la realizzazione del Centro direzionale della Regione Siciliana a Palermo. Anche il Consiglio di giustizia amministrativa, dopo il Tar, ha infatti confermato la validità della prima graduatoria del concorso di idee per la progettazione dell’opera. Ad aggiudicarsi la gara, indetta dalla Regione, il raggruppamento di imprese formato dalla mandataria Teknè Spa di Milano e dagli studi di architettura Leclercq Associés, Nicolas Laisne e Clément Blanchet, di Parigi.

Il Centro, voluto dal governo Musumeci, sarà situato in via Ugo La Malfa, nella zona Nord del capoluogo e accoglierà tutti gli uffici centrali e periferici dell’amministrazione regionale ubicati a Palermo, con un risparmio stimato in termini di affitti di 27 milioni di euro all’anno.

Per stilare un crono programma dei prossimi passaggi, il presidente della Regione ha organizzato a Palazzo Orleans una riunione con i vertici del gruppo di professionisti vincitore della gara: Jacopo Moggi, Laura Rusconi Clerici e Luca dè Guidi della Tekne e François Leclercq e Livia Giordano della Leclercq associes. Presenti anche il dirigente generale del dipartimento regionale Tecnico (stazione appaltante dell’opera), Salvo Lizzio e il responsabile unico del procedimento Salvatore Caruso.

Entro fine anno sarà pronto lo Studio di fattibilità tecnico-economica e nei sei mesi successivi il progetto definitivo verrà presentato al Comune. Alla fine del 2023 previsto il progetto esecutivo e la successiva gara d’appalto. Inizio dei lavori nel 2024 con l’inaugurazione nei primi mesi del 2027, se non ci saranno intoppi burocratici.

«Superata la fase del contenzioso, ormai definitivamente archiviata - dice il presidente Musumeci - guardiamo avanti con rinnovato ottimismo affinché entro alcuni anni, finalmente, la Regione possa avere il suo Centro direzionale. È tappa importante di un percorso voluto dal mio governo per dare alla Sicilia una grande opera di edilizia pubblica di respiro internazionale, con vantaggi per il personale dipendente, ma anche per gli utenti che si troveranno nello stesso luogo tutti gli uffici. Senza dimenticare i benefici, in termini economici e occupazionali, che ne ricaverà Palermo e la Sicilia. Nel progetto - conclude - saranno recepiti anche i requisiti richiesti dal Pnrr (sotto il profilo energetico, di sostenibilità, di materiali utilizzati) in modo tale da poter utilizzare anche le risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza».

Il Centro direzionale (120mila metri quadrati) punterà a definire nuovi modi di vivere il tempo del lavoro e lo spazio urbano, all’insegna delle nuove sfide ambientali. Gli edifici saranno organizzati intorno a un corso centrale e a tre piazze, rivisitando il modello urbano mediterraneo. Il piano terra, aperto alla città, ospiterà una varietà di funzioni e servizi per tutti: un auditorium, negozi, caffè e ristoranti, un centro benessere, un centro fitness, una chiesa, un asilo nido, un complesso scolastico, una biblioteca e uno spazio artistico.

«Guidato da una riflessione decisamente urbana - evidenzia François Leclercq - il progetto sarà un vero pezzo di città, intenso: un quartiere vivo, per i suoi utenti e i suoi abitanti. Un’architettura, un territorio, immerso tra la città, il mare e la montagna; un luogo aperto alla vita pubblica al suolo, e proiettato alla scoperta di nuovi orizzonti grazie ai suoi panorami straordinari dei giardini pensili. Un pezzo di città mediterranea, intenso, con le sue piazze pulsanti e un piano terra dinamico, ricco, sia per gli utenti che per la comunità che lo abita. Il progetto farà risplendere il quartiere, la città e tutta la Regione Siciliana».

Gli edifici presentano una struttura in legno e acciaio e facciate in pietra, provenienti dalle diverse cave della regione. L’impianto e l’orientamento degli edifici sono stati pensati in funzione della direzione dei venti, fornendo un raffrescamento naturale. La sensibilità del progetto alla sostenibilità ambientale ha determinato il progetto di landscape e la scelta delle essenze vegetali, che contribuiscono a mitigare il fenomeno di isola di calore. Al sesto piano del complesso, il "Nuovo orizzonte" è un giardino pensile, dal quale si potrà godere di un panorama eccezionale sul mare e sui monti siciliani. Il Centro direzionale è progettato per essere un luogo tranquillo e accessibile, con spazi di lavoro flessibili e luoghi di incontro per i dipendenti della Regione, ampie terrazze, caffè e punti di ristoro, per accogliere tutti i cittadini.

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Fondi Ue, Musumeci: «Regione approva nuovo Fesr da 5,8 miliardi» - «La Regione Siciliana dà una spinta alla nuova programmazione dei Fondi Ue 2021-2027 e mette in sicurezza le risorse stanziate per le Aree interne dell’Isola». Lo dichiara il presidente Nello Musumeci, annunciando l’approvazione nel corso dell’ultima seduta della giunta della versione aggiornata del Programma regionale Fesr Sicilia 2021-2027, dall’importo complessivo di 5,8 miliardi di euro.

Le modifiche, concordate negli ultimi mesi con l’esecutivo comunitario (dall’invio della prima versione del Programma ad aprile, fino alle ultime riunioni dei giorni scorsi a Bruxelles), hanno interessato soprattutto i settori innovazione, ambiente e rifiuti, secondo quanto previsto dai regolamenti europei. Le integrazioni richieste riguardano anche alcuni documenti connessi al Programma Fesr, tra cui la Strategia regionale per l’innovazione, la Valutazione ambientale strategica e il Piano di gestione rifiuti speciali.

«L’iter – prosegue il governatore - andrà avanti nelle prossime settimane per l’adozione, da parte dell’Ue, del nuovo Programma entro la fine dell’anno, nel rispetto delle tempistiche previste. Nel frattempo, il dipartimento Programmazione della Presidenza della Regione porterà avanti le procedure per l’attuazione delle politiche territoriali».

La giunta regionale è intervenuta inoltre per garantire il completamento degli interventi previsti per le cinque Aree interne siciliane nell’ambito del Po Fesr 2014-2020. La Regione ha infatti individuato 72 progetti in ritardo d’attuazione da parte delle coalizioni territoriali "Madonie", "Nebrodi", "Simeto", "Calatino" e "Sicani", e ha deliberato la salvaguardia degli interventi con una copertura finanziaria di oltre 83 milioni di euro attraverso le risorse del nuovo Piano di sviluppo e coesione della Sicilia. La realizzazione dei progetti potrà così andare avanti oltre i termini naturali di scadenza (31 dicembre 2023), permettendo la riprogrammazione mirata dei fondi per la chiusura del Programma nei tempi previsti e garantendo al contempo ai territori il completamento degli interventi avviati.

«Il finanziamento deciso – sottolinea il presidente Musumeci - tiene conto anche dell’incremento dei prezzi registrato negli ultimi tempi in seguito all’emergenza Covid e ai rincari energetici dovuti alla guerra in Ucraina, permettendo così ai Comuni e alle imprese di chiudere i progetti nonostante il generalizzato aumento dei costi».