Regionali, vince Schifani. L'opposizione sono De Luca e i Cinque Stelle
Vince Renato Schifani. E' lui il nuovo presidente della Regione, in Sicilia, ma dovrà fare i conti con una doppia opposizione. Che non è quella del Pd e del centrosinistra, che con Caterina Chinnici ha scelto la strada dell'inconsistenza, ma quella di Cateno De Luca e dei Cinque Stelle, le vere sorprese di questa tornata elettorale.
"E' una vittoria di tutto il centrodestra. Tutti avranno pari dignità, al di là dell'entità dei consensi che influiranno sulla composizione della giunta. Ma ribadisco che sarà il governo delle competenze". Così Renato Schifani parlando in conferenza stampa, a Palermo, facendo il segno di vittoria con le dita. "Ringrazio Berlusconi, Meloni, Salvini, Romano, Totò Cuffaro quando mi hanno dato la notizia della candidatura - afferma - Questa vittoria favorirà il popolo siciliano, perché ci sarà sinergia col governo nazionale".
"Tutti partiti che mi appoggiano supereranno lo sbarramento del 5% questo consentirà una maggioranza solida in assemblea regionale" ha detto Schifani. Sulla composizione della giunta ha aggiunto: "Rispetterò i tempi dello Statuto e per formarla chiederò una rosa di nomi ai partiti".
"Istituirò una conferenza di servizi, composta da uomini dello Stato, come ex magistrati, possibilmente non siciliani, per darci una mano" contro le infiltrazioni mafiose nel Pnrr", ha evidenziato Schifani. "Devono però essere estranei al nostro territorio - aggiunge - Noi desideriamo che vengano fatti i controlli, non ci sottrarremo".
“Complimenti e buon lavoro al neo presidente, Renato Schifani. Noi faremo corretta, ma fiera e intransigente opposizione”.Lo afferma Nuccio Di Paola, M5S “Il MoVimento 5 Stelle – continua Di Paola - è l'unico argine in Sicilia al centrodestra. Otteniamo un grandissimo risultato con circa il 27 per cento a livello nazionale, il centro-destra non fa il cappotto in Sicilia, e portiamo a casa due uninominali, risultato dato come impossibile alla vigilia. Anche a livello regionale il Movimento 5 Stelle ottiene, almeno per i numeri che attualmente sono a disposizione, un discreto risultato, con numeri a doppia cifra. Continueremo a portare avanti la nostra agenda progressista e punteremo a eliminare tutte quelle disuguaglianze che ci sono in Sicilia, cercando di mettere al centro gli ultimi e quelle persone che vivono ai margini della società. Ringrazio i siciliani per la fiducia che ci hanno accordato e non la tradiremo, portando all'interno delle istituzioni le istanze che ci hanno affidato col loro voto”.
“Congratulazioni a Renato Schifani per la chiara vittoria, gli auguro buon lavoro”. Così Caterina Chinnici, candidata alla presidenza della Regione Siciliana per il centrosinistra, commenta i primi dati sull’esito del voto per le elezioni regionali 2022 in Sicilia. “Come ho già detto durante la campagna elettorale a chi mi chiedeva commenti sugli altri candidati – aggiunge – il voto è esercizio democratico di partecipazione e responsabilità, oltre che di sovranità popolare, verso il quale porto sacro rispetto. Io ho proposto il mio impegno di valore civico per le persone e la collettività, e ho proposto me stessa per come sono, senza maschere o sovrastrutture, con un programma che avrebbe dato alla Sicilia volto moderno, profilo istituzionale e autorevolezza. Gli elettori, valutando liberamente, hanno scelto un’altra guida con un programma diverso, questo va riconosciuto e accettato. Alla Sicilia, che amo e non smetterò mai di amare, auguro comunque ogni bene, sempre”. “Anche stavolta mi amareggia e mi preoccupa il dato sull’affluenza – prosegue Caterina Chinnici – non solo perchè è spia di grande sfiducia dei cittadini verso la politica, e non solo perchè metà degli aventi diritto al voto si rimette alle scelte dell’altra metà, ma anche perchè in tali condizioni si smarrisce, di fatto, la più importante forma di verifica democratica sull’operato della politica. Credo che su questo tutti abbiano il dovere di interrogarsi profondamente e seriamente”. “Dopo la rottura del patto delle primarie ho mantenuto la mia disponibilità non voltando le spalle agli elettori – conclude – ed è stata una scelta di coscienza che confermo, ma sicuramente, leggendo oggi i numeri, non può che confermarsi anche il grande dispiacere per l’impatto che il venir meno del campo largo ha avuto su queste elezioni regionali, fino a quel momento una partita aperta e da quel momento in poi, invece, una salita molto ripida: io questa sfida l’ho affrontata con coraggio e determinazione, pur sapendo che sarebbe stata molto più difficile. Ringrazio i tanti siciliani che con il loro voto hanno mostrato di credere in me. Ringrazio anche la coalizione e le persone che mi hanno dato sostegno in questo percorso”.
Non molla anzi raddoppia. E’ quanto emerge dal comizio nella “sua” Fiumedinisi di Cateno De Luca, sconfitto da Renato Schifani, alle elezioni Regionali in Sicilia. Inizia polemizzando, l’ex sindaco di Messina: “si parla dell0 0,6% di Di Maio, a livello nazionale, si parla dei moderati, mentre il nostro 0,9% alle politiche nessuno lo considera. Messina, che ringrazio, conferma che la buona politica si può fare. Abbiamo avuto difficoltà a raccogliere le firme e siamo riusciti a essere presenti in tre regioni per Camera e per Senato. Orgoglioso di Musolino e Gallo, espressione della buona politica: saranno i nostri punti di riferimento al Senato ed alla Camera”. “Per le regionali, non c’erano vie di mezzo: non esiste sconfitta o vittoria di misura. Non ha funzionato perché non ho vinto. Un movimento di popolo, dal basso, riesce a far tremare un sistema ma la reazione di popolo non c’è stata. Ho perso. Sono responsabile della strategia e ho perso. Schifani? Io con lui non ci voglio avere a che fare, se avrà bisogno di voti. La politica è militanza, studio, costanza, abbiamo opportunità di lanciare un movimento plurale di territorio per tutti i siciliani. Sul piano umano, auguro a Schifani di farsi tutti e cinque anni, nel frattempo ci organizziamo”, rimarca De Luca. Poi si rivolge al sindaco di Messina: “Basile e assessori non fate l’errore di adagiarvi: se non sentite più la tensione, facciate con onestà un passo indietro”, rimarca De Luca. L’intervento finisce con la commozione dell’ex sindaco.
Schifani sarà presidente di una maggioranza litigiosa, dove tutti hanno superato la soglia di sbarramento, e pertanto aspirano ad un posto in Giunta. Mette le mani già avanti Raffaele Lombardo, leader degli autonomisti: “Parteciperemo ad un’ampia maggioranza che assicuri stabilità al governo presieduto da Renato Schifani e un proficuo lavoro all’Assemblea Regionale Siciliana. La sintonia tra le due istituzioni sarà una condizione importante per lo sviluppo della Sicilia”.