A Marsala, nota nel mondo per il suo vino e per aver accolto i Mille di Garibaldi, il monumento a loro dedicato è diventato soltanto una terrazza panoramica dove consumare cibi e bevande lasciando i rifiuti a contatto con i nomi di coloro che ci resero italiani.
Possiamo nutrire risentimenti per tutte le vessazioni subite con l’Unità d’Italia, dall’imposizione della famigerata tassa sul macinato soppressa da Garibaldi e reintrodotta dal governo post-unitario all’ imposizione della leva militare che provocò decine di migliaia di renitenti datisi al brigantaggio e della leva scolastica in una Sicilia che sconosceva obblighi militari e scolastici.
Ma quei ragazzi volontari che s’immolarono per l’ ideale di una Patria unita, libera e indipendente meritano assoluto rispetto nel ricordo che il monumento vuole eternare.
E, invece, aumenta di giorno in giorno il livello delle lattine, delle bottiglie e degli avanzi delle merende consumate sulle terrazze, rifiuti conficcati in maniera indecente e lurida nell’intercapedine tra le lastre istoriate e le pareti di sostegno.
E su questa vergognosissima discarica di prestigio sventola il tricolore prossimo a diventare bicolore con la scomparsa del rosso sfilacciato dal vento.
Che pena, che mortificazione, che sofferenza di chi ha dedicato la propria vita all’educazione dei giovani ed alla crescita civile della nostra Marsala!
Elio Piazza