Rifiuti, Catania (FdI): acquisto polo tecnologico punto di svolta per superare crisi
«Dopo tre anni di duro lavoro, il Polo tecnologico di contrada Airone a Castelvetrano tornerà presto in mano pubblica». Lo ha detto il candidato alle elezioni regionali Nicolò Catania (FdI), intervenendo all’apertura della campagna elettorale presso il “Parco dei pini” di Partanna. Catania è sindaco della città e Presidente della SRR “Trapani Sud”. «Abbiamo avanzato la richiesta d’acquisto al Tribunale di Sciacca – ha detto Catania – dove già, più volte, si è espletata l’asta di vendita andata a vuoto. Non abbandoniamo il percorso della causa civile (per il passaggio dell’impianto dall’ex Belice Ambiente Spa alla SRR, ndr) perché siamo convinti che la legge è a nostro favore», ha detto ancora Catania.
Il Polo tecnologico è un impianto a più moduli costruito anni addietro con soldi pubblici e mai entrato in funzione nella sua interezza. C’è la zona per il compostaggio e poi i capannoni che serviranno come piattaforme per l’ammasso delle frazioni differenziate dei rifiuti (vetro, plastica, carta, cartone, alluminio). «Anche la Regione, su mio interesse, ha definito il Polo bene funzionalmente vincolato al servizio pubblico essenziale e c’è già pronto un finanziamento di quasi 6 milioni di euro alla SRR che presiedo per l’acquisto», ha continuato Catania. In tandem con la questione del Polo tecnologico c’è in ballo anche quella per la costruzione dell’impianto di compostaggio a Calatafimi. «Nell’ottica della questione rifiuti a livello provinciale l’impegno è quello di garantire impianti adeguati ad accogliere la raccolta differenziata delle nostre città: oggi è impensabile che, nonostante le buone percentuali raggiunte, ai cittadini non si può garantire una tariffa più bassa perché i costi di trasporto verso impianti del Catanese e della Calabria, incidono pesantemente sui costi a carico dei Comuni. L’acquisto del Polo tecnologico di Castelvetrano sarà il punto di svolta per superare la crisi in tutta la provincia e poter garantire tariffe più basse», ha concluso Catania.