La Procura di Marsala ha chiesto il rinvio a giudizio per una donna romena di 35 anni, Valentina Balauca, residente a Strasatti, che secondo l’accusa avrebbe proposto ad un connazionale di uccidere, sparandogli, un vicino di casa marsalese in cambio di 4 mila euro.
Per lei, lo scorso febbraio, la magistratura aveva disposto, in via d’urgenza, la misura della libertà vigilata. Il prossimo 3 novembre la prima udienza preliminare davanti al Gup.
La storia è venuta fuori perché il mancato sicario ha raccontato che, dopo avere meditato per qualche ora sulla proposta che avrebbe ricevuto dalla donna (“Se uccidi G.B., sparandogli, ti darò 4 mila euro”), decise di telefonare alla vittima predestinata, o presunta tale, per dirgli che era stato incaricato di farlo fuori.
E così, entrambi hanno concordato di presentarsi l’indomani ai carabinieri della stazione di Petrosino e presentare denuncia. Lei, però, davanti al giudice delle indagini preliminari Riccardo Alcamo, aveva cercato di ribaltare la situazione.
La giovane romena, difesa dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta, a sorpresa ha, infatti, affermato che i due uomini che l’accusano si sono inventati tutto. Secondo lei, sia il connazionale che ha detto di essere stato incaricato per uccidere un marsalese che quest’ultimo si sarebbero messi d’accordo per accusarla in quanto avrebbero motivi di astio con lei. Il connazionale perché avrebbe avuto con lei una relazione sentimentale poi interrotta, mentre il marsalese, suo vicino di casa e presunta vittima designata, perché con lei aveva avuto degli screzi (liti di vicinato). Ma perché il presunto progetto di morte (per fortuna) non è andato in porto? Il mancato killer avrebbe, infatti, raccontato che, dopo avere meditato per qualche ora sulla proposta che avrebbe ricevuto dalla donna, ha deciso di contattare la vittima predestinata, o presunta tale, e dirgli che era stato incaricato di ucciderlo. Inizialmente, l’uomo nel mirino ha pensato ad uno scherzo. In ogni caso, per capire come stavano veramente le cose, ha dato appuntamento al suo possibile sicario davanti ad un supermercato. E questo perché l’incontro, in tal modo, avrebbe avuto sicuramente tanti testimoni (i clienti in entrata e in uscita dall’esercizio commerciale) e sarebbe stato, inoltre, immortalato anche dalle telecamere dell’impianto di video-sorveglianza. Quando, faccia a faccia, il romeno gli ha ripetuto, forse con maggiori dettagli, quanto gli aveva poco prima detto al telefono, la possibile vittima, che ha registrato il dialogo con il suo telefonino, si è davvero spaventata. E così, entrambi hanno concordato di presentarsi l’indomani ai carabinieri della stazione di Petrosino e raccontare tutto. E quanto verbalizzato dai carabinieri è finito sul tavolo del pm Marina Filingeri, che ha coordinato le indagini.
A supporto della sua tesi la 35enne romena ha portato le denunce fatte, in precedenza, contro i due uomini. Il connazionale ha detto di averlo denunciato per avere postato sue foto private sui social e il marsalese per lesioni. Secondo la donna, insomma, i due uomini si sarebbero messi d’accordo “per rovinarla”.