Lo Curto: 3mila aziende edili siciliane rischiano default a causa dei crediti incagliati del superbonus
PALERMO – “Sono oltre 3000 le aziende edili siciliane che rischiano la chiusura e il default a causa dei crediti incagliati del superbonus 110%. Noi in Sicilia in questa legislatura abbiamo fatto le riforme importantissime dell’edilizia e dell’urbanistica, e personalmente mi sono fatta carico di far approvare emendamenti a sostegno di chi fa impresa in questo settore. Per questo non possiamo consentire il tracollo del comparto a causa dei problemi nel governo Draghi che hanno impedito il rinnovo del superbonus e lo snellimento delle procedure per la cessione dei crediti da parte delle aziende e dei committenti. Sono stata sempre vicina al mondo dell’edilizia, tanto che nel 2003 ho fatto in modo che l’Assemblea regionale siciliana varasse una norma che a Marsala ha consentito l’aumento dell’indice di edificabilità delle zone agricole da 0,03 a 0,10. Convinta come sono che se si sblocca l’edilizia riparte l’economia. Tra poche settimane avremo un governo di centrodestra in Sicilia e un governo di centrodestra a Roma. Pretenderò insieme al gruppo dei deputati di Prima l’Italia che questo tema così strategico sia prioritario nell’agenda di lavoro affinché a Roma vengano varate le norme per sbloccare i crediti del superbonus e per rinnovare questa misura che ha consentito al settore dell’edilizia un’importante ripresa. Al superbonus si lega anche la transizione energetica, fattore eseenziale per combattere il caro energia e il caro bollette. Questa opportunità, nel momento difficile che viviamo, non la possiamo mancare. È l’Europa a chiedercelo anche attraverso il Pnrr che sarà valido fino al 2026 con il quale destina il 40% delle risorse alla transizione energetica e all’ambiente”. Lo afferma Eleonora Lo Curto, deputata regionale di Prima l’Italia e candidata all’Assemblea regionale siciliana.