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10/09/2022 06:00:00

Trapani, il “giallo” del centro storico senza acqua

E' giallo a Trapani sulla carenza idrica, in particolare nel centro storico.

Il sindaco Giacomo Tranchida accusa l'Enel e minaccia di rivolgersi alla Procura, ma la consigliera comunale Anna Garuccio lo smentisce: l'acqua che arriva da Bresciana, sparisce durante il tragitto. Nei giorni scorsi, ad alzare la voce erano stati gli abitanti della zona di Torre di Ligny, quella più colpita dalla siccità: “L'acqua manca da cinque giorni e noi, per alleviare le nostre tribolazioni quotidiane siamo costretti a ricorrere, mettendo mano al portafogli, alle autobotti private”. Qualcuno, ormai esasperato, invita “a non pagare più le bollette”.

Giacomo Tranchida ha individuato il colpevole della siccità: l'Enel. Secondo la sua tesi la crisi idrica è da imputare ai continui cali di tensione elettrica. “I cali di tensione – ha spiegato il sindaco - interessano alcune cabine di alimentazione dei pozzi comunali, specialmente in orari notturni, siti nel territorio di Campobello di Mazara e Castelvetrano, la città sta subendo gravi carenze di approvvigionamento”. Frattanto, gli uffici comunali e l'Amministrazione hanno intimato all' Enel di “ripristinare immediatamente la normalità, fermo restando che il perdurare di questa situazione sarà oggetto di valutazione da parte dell'ufficio legale. “Ho sentito per le vie brevi i vertici Enel – dichiara Giacomo Tranchida - ribadendo che in assenza di risoluzione immediata del problema che sta danneggiando i cittadini trapanesi, sarò costretto a recarmi presso la Procura della Repubblica”. A smentire il primo cittadino, dati alla mano, è, però, la consigliera Anna Garuccio. “Non esiste – rileva - alcun problema elettrico causato dall'Enel a Bresciana. L’acqua viene erogata normalmente e da Bresciana partono ogni giorno 180 litri al secondo”.

“A San Giovannello – prosegue la consigliera - tuttavia ieri ne sono arrivati 104 L/s alle ore 6; 38 L/s alle ore 8; 102 L/s alle ore 10; e 131 L/s alle 12. Marracco, che eroga acqua a Misiliscemi, per disposizione del responsabile del servizio è stato chiuso in mattinata”. Secondo i dati di Garuccio, pertanto, mancano 80 litri al secondo che “spariscono” strada facendo. Come mai? “Non voglio pensare – conclude Garuccio - che qualcuno abbia autorizzato un altro bypass senza l’autorizzazione degli uffici, come avvenuto nel luglio del 2021”. Insomma, è un vero e proprio giallo.

Certo è che la città di Trapani non è nuova a problemi di erogazione dell’acqua. Ha una rete fatiscente che sempre più frequentemente bisogna intervenire con rattoppi che lasciano cittadini senza acqua e provocano disagi anche alla circolazione stradale.

Già in pieno agosto altri disagi si sono registrati nei pressi di via Salemi, con perdite d’acqua in via Leopoldo Borboni. Si verifica ogni volta che è giornata di erogazione. E i cittadini esasperati: “siamo abbandonati dal Comune”.
Nonostante i continui disagi l’amministrazione Tranchida nei mesi scorsi ha aumentato il canone.

L'acqua costerà del 10 per cento e cioè 10-15 euro in più all'anno. Lo ha deliberato la Giunta Tranchida che ha voluto "adeguare" le tariffe per il 2022 con l'obiettivo di “garantire l'equilibrio economico-finanziario alla luce degli incrementi dei costi di gestione Energia elettrica in particolare. Frattanto, il Comune ha avviato i controlli per individuare gli utenti morosi.
Ma i soldi in più che sborseranno i trapanesi serviranno anche per gli interventi lungo la rete idrica per eliminare le perdite di acqua. Si spera.
 



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