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31/08/2022 06:00:00

Antonio Ferrante (PD): "Fascina candidata in provincia di Trapani? Un insulto a questo territorio"

Antonio Ferrante, candidato per il Partito Democratico, nel collegio uninominale di Marsala che comprende tutta la provincia di Trapani per le prossime elezioni politiche del 25 settembre, stesso collegio in cui è candidata dal fidanza trattino moglie di Berlusconi, Marta Fascina. E' pronto a questa competizione?

Devo fare una premessa. Noi non siamo come la Meloni, come Salvini, che hanno pregiudizi sulle scelte personali di ciascuno. Questo collegio è diverso rispetto a tutto il panorama nazionale perchè dall'altro lato non abbiamo una proposta del centrodestra, abbiamo uno schiaffo. Un insulto a questo territorio e a tutta la Sicilia.

Perchè?

Perchè a candidarsi è una delle parlamentari più assenteiste che ci sia mai stata, ha il 75% di assenze e non ha mai presentato nulla in parlamento. Le persone non vanno giudicate per le scelte personali ma per quello che fanno e che non fanno. Nel caso specifico il centrodestra candida una parlamentare che va in aula come si va al cinema, solo che non paga ma viene pagata. Lei in provincia di Trapani non si vedrà mai, ma non si vedrà in nessun'altra parte. Un territorio così importante, con grandi problemi ma anche grandi potenzialità, non può essere messo in un pacchetto regalo e consegnato ad Arcore. Questo è inaccettabile. Questa non è una sfida come tutte le altre ma è una sfida che dobbiamo vincere. Non possiamo essere trattati come un popolo che viene messo in un pacco regalo e consegnato. Ripeto, dall'altro lato c'è una parlamentare assenteista completamente disinteressata al parlamento. Questo è il vero tema. Noi dobbiamo vincere. In questi giorni io sono sul territorio, ho portato avanti delle battaglie in questi anni da dirigente regionale del Pd e che devono essere portate in parlamento.


Anche le candidature del centrosinistra sono state accompagnate da polemiche. Lei è dirigente regionale del Pd, non è come Marta Fascina, ma qualcuno si aspettava una candidatura più legata al territorio della provincia di Trapani. Paolo Petralia, ex assessore della giunta Orlando a Palermo, trapanese, si era proposto e gli è stato detto di no, anche Linda Licari, da Marsala si era proposta. Alcuni leggono la candidatura di un palermitano nel collegio di Marsala come una sorta di desistenza.

Al contrario. Io sono palermitano di nascita ma ho fatto battaglie su tutto il territorio, quando diventi dirigente regionale di un partito devi staccarti dal tuo territorio. Abbiamo fatto la battaglia sul Satiro danzante, per i punti nascita di Pantelleria, le battaglie sui diritti che abbiamo fatto su Marsala e Mazara. E' una sfida che presuppone competenze e una storia, e noi la dobbiamo vincere come Sicilia intera non solo come singolo collegio. Ogni stagione politica ha delle scelte dei protagonisti, Paolo Petralia è arrivato a Palermo dalla Svizzera senza esperienze amministrative. Ci sono state delle critiche, io sono stato uno dei pochi che si è messo accanto a Paolo e ha difeso quelle scelte. Oggi non possiamo pensare che questo è un collegio perso e dobbiamo metterci qualcuno per fare esperienza, questa è una sfida per la nostra dignità e noi dobbiamo vincerla.

Perchè avete rotto con i 5 Stelle?

Hanno rotto loro con noi, a livello nazionale facendo cadere il governo Draghi e a livello regionale dopo che abbiamo fatto le primarie insieme. Hanno deciso che per salvare qualche deputato si condannavano all'opposizione e all'inconsistenza a livello parlamentare. Io penso che una forza politica debba aspirare ad essere maggioranza. Loro hanno deciso di staccare.

De Luca ha dato di matto un'altra volta, gli insulti ai giornaisti sono stati terribili. Un linguaggio che non fa stare sereni. Sembra un Beppe Grillo in versione siciliana.


Si può parlare alla pancia alle persone, ma non in questo modo. Così istighi alla violenza verbale. La politica può essere il confronto più forte che si possa immaginare, ma il rispetto delle persone non si deve tralasciare. Vuole fare il presidente della Regione così? Con gli insulti, le minacce. Ma non lo capisce che quello che dice può avere delle conseguenze?

In tutto ciò una crisi profonda, legata al caro energia, sta colpendo le imprese e le famiglie.La proposta del Pd o la sua personale per frenare l'autunno carissimo che ci aspetta qual è?

Vi do un dato. In Sicilia ci sono 500 progetti di centrali fotovoltaiche e se soltanto la metà fosse approvata in tempi umani potremmo non solo produrre per noi ma anche vendere l'energia. Noi dobbiamo cominciare a puntare sulle rinnovabili e semplificare i processi. Parlo anche di biometano.