26 giorni alle elezioni. Sondaggi: centrodestra al 48%. Meloni contro il reddito di cittadinanza
Mancano 26 giorni alle elezioni.
I sondaggi danno Fratelli d'Italia ancora in crescita Secondo le ultime rilevazioni condotte da Swg, a poco più di tre settimane dal voto il partito guidato da Giorgia Meloni ha guadagnato un punto percentuale rispetto alla prima settimana di agosto arrivando al 24,8%.
Il Pd nello stesso periodo è sceso al 22,3% (-1%). Cresce il Movimento 5 Stelle (+1,2%), salendo all’11,6%, a meno di un punto dalla Lega (12,5%, stabile rispetto alla precedente rilevazione).
Perde terreno invece Forza Italia, al 7% (-1%). Rimangono pressoché stabili tutti gli altri partiti. Azione-Italia Viva è al 6,8%. Alla luce di questi numeri, la coalizione di centrodestra (45,9%) amplia il vantaggio sul centrosinistra (29%), portandolo a quasi 17 punti percentuali.
iGrillo lancia la proposta di voto ai 16enni
Il fondatore del Movimento 5 stelle Beppe Grillo ripropone il voto per i sedicenni. «A 16 anni puoi lavorare, puoi pagare le tasse, ma non puoi votare. Un giovane non può determinare il suo futuro attraverso la scelta del governo nazionale del suo paese» ha scritto sul suo blog nella giornata di ieri. «Da anni il M5s porta avanti questa battaglia generazionale – ha specificato Grillo – nel 2013 abbiamo votato per l’estensione del voto ai sedicenni nella riforma della legge elettorale europea e abbiamo presentato in parlamento una mozione di riforma costituzionale e istituzionale per estendere il voto anche ai referendum popolari sulla modifica di governo e di stato». È una delle prime proposte concrete che Grillo lancia in campagna elettorale, alla quale finora ha partecipato in maniera piuttosto limitata.
+Europa svela il suo slogan
Il partito +Europa, che fa parte della coalizione di centrosinistra, ha deciso di puntare sullo slogan «Cara Italia, il 25 resta libera» per le prossime elezioni politiche di settembre.
A Milano Letta inaugurerà la Festa dell’Unità
Il segretario del Pd Enrico Letta inaugurerà la festa dell’Unità che si tiene a Milano dal primo al 4 settembre. Il titolo dell’edizione di quest’anno è “Ride the change”.
Meloni e Salvini stanno girando al Sud.
I leader politici hanno iniziato a farsi vedere più assiduamente in giro per l'Italia. Sabato Matteo Salvini era in Puglia, domenica in Calabria, ieri in Sicilia. A Messina ha incontrato Giorgia Meloni – dopo qualche giorno di polemiche a distanza fra i due su chi prenderà più voti – la quale andrà a Catania e a Cosenza. Alle elezioni politiche del 2018 fra Puglia, Calabria e Sicilia il M5S prese in media il 45% dei voti, ma oggi è dato molto più in basso: secondo diversi pareri Salvini e Meloni ritengono di potere attirare i voti di quell'elettorato, composto soprattutto da persone poco fedeli a un partito o che spesso non votano.
Meloni e Salvini sono dovuti ricorrere ad una foto abbracciati e sorridenti e sullo sfondo il blu del mare siciliano per fare finta che non ci sono polemiche nella sfida per la leadership del Centrodestra.
"Lasciamo alla sinistra divisioni, rabbia e polemiche. Uniti si vince", ha scritto il capo della Lega accompagnando su Facebook la foto, destinata a sopire le polemiche di chi aveva notato la stranezza di un inizio di campagna elettorale in Sicilia in contemporanea, con il primo appuntamento nella città dello Stretto allo stesso orario e nello stesso giorno.
Non c'è "sfida", non c'è gara, si erano affrettati a dire i due leader. "Non è un derby a distanza - ha spiegato Meloni - e ce lo siamo detti qualche giorno fa che bisogna incrociare le agende, abbiamo tutti 20 giorni per fare 20 regioni quindi è normale che si possano sovrapporre le date. Penso che con Matteo ci vedremo tardi. Abbiamo in programma di prendere un caffè insieme per fare il punto su questo, capita di andare in una regione e trovare Matteo e in un altra Renzi: stiamo tutti facendo lo stesso lavoro è normale che ci si incroci".
"Ci sono in uno stesso giorno, in un lunedi mattina di agosto e invece di essere in spiaggia, Salvini e la Meloni? Bene. Significa - ha rilanciato a distanza il capo della Lega - che il centrodestra ci crede alla Sicilia, e mi domando: dove sono Letta, Calenda, Renzi, Conte e Di Maio? Dove sono gli altri? Abbiamo una squadra unita e compatta, di là una roba che si perde il conto. Noi - ha proseguito - non confrontiamo prima le agende con gli altri candidati. Meglio essere in due a Messina che non esserci. Secondo voi agli italiani interessa l'orario in cui Salvini e Meloni sono sul lungomare o al mercato? Temo che il problema degli italiani sia come poter pagare le bollette di luce e gas".
La leader di FdI alle Ciminiere di Catania ha incontrato elettori e simpatizzanti «Io sono per le utenze di cittadinanza, non per il reddito. Perché cittadini non possono restare senza energia a casa. Chiamiamo tutti a raccolta e mettiamo a confronto tutte le nostre idee. Domani sono pronta ad andare in Parlamento per discutere del taglio del costo delle bollette. Lo Stato può tagliare le imposte sulle bollette per esempio», ha quindi aggiunto. «La Sinistra è nervosa perché a voi hanno detto in questi anni che aveva un’egemonia culturale, ma non era vero: ha un’egemonia di potere. Hanno paura di perdere quel sistema di potere e se lo perdono hanno un problema. Un sacco di gente che non valeva niente è finita, perché chi aveva un ruolo di responsabilità solo perché aveva la tessera del Pd, deve andare a casa. Per fare posto a chi sa lavorare e non ha la tessera del Pd. Per questo si contorcono e hanno la stampa che si deve inventare le fregnacce dalla mattina alla sera».