Acqua di fogna sulla spiaggia nel centro di Selinunte, vicino il cosiddetto muraglione. E’ successo ieri, a causa della bomba d’acqua che ha interessato la borgata.
E’ una cosa che si verifica puntualmente, tutte le volte che c’è un acquazzone. Ma se succede in pieno agosto, le conseguenze sono più evidenti.
L’anno scorso, praticamente nello stesso punto e nello stesso periodo (ne avevamo parlato qui), si era registrata una fuoriuscita di liquami a causa di un malfunzionamento di una valvola della condotta delle acque bianche, ma senza alcun acquazzone. Rivoletto fastidioso, tutto sommato tollerato, anche perché il guasto è stato riparato quasi subito.
Stavolta, la potenza dell’acqua piovana ha fatto saltare pure i tombini e le “acque bianche” si sono riversate tutte intorno, finendo anche in mare. Le virgolette sono d’obbligo perché, come abbiamo spiegato più volte, a Marinella di Selinunte ci sono due linee di scarico separate: quella della acque nere e quella delle acque bianche, sostanzialmente meteoriche. Quest’ultima però, a causa dei numerosi allacci abusivi, in piena stagione estiva si trasforma in un secondo canale di acque nere.
Bomba d’acqua a Selinunte, torna la fogna in spiaggia from Tp24 on Vimeo.
Il problema ha quindi due facce. Da un lato, un impianto fognario costruito molti anni fa per circa 12 mila utenze (come d’altronde il depuratore) e non per 35 mila come avviene in piena stagione estiva. Dall’altro, i numerosi allacci abusivi che anneriscono da troppo tempo il canale delle acque bianche.
In tanti si sono chiesti perché il comune non intervenga in modo risolutivo. La risposta è semplice: qui non si tratta di una valvola da sostituire, ci vorrebbe un nuovo impianto (e un nuovo depuratore). Problema atavico che, se non sono riusciti a risolverlo le amministrazioni precedenti, figuriamoci questa, col comune in dissesto finanziario.
Certo, il primo passo potrebbe essere quello di identificare gli allacci abusivi. Anzi, il secondo, perché il primo l’avevano già iniziato a fare i commissari straordinari, durante l’ultimo periodo del commissariamento del comune per mafia.
E se proprio vogliamo essere precisi, ci aveva pensato già l’ex sindaco Felice Errante, che aveva disposto un monitoraggio congiunto, a tappeto, di vigili urbani e tecnici del comune. La cosa però si era arenata. Oggi, si potrebbe ricominciare, ma non ci sono le risorse sufficienti: i vigili sono troppo pochi e non possono occuparsi di tutto.
Ciò che a tanti sfugge, in un clima che sfocia spesso nella tifoseria più o meno social, è che nessun sindaco (o commissario) sceglierebbe di rimanere indifferente ad un problema così grosso. Ma destra, sinistra, pentastellati o centristi, non possono che fare i conti con le proprie risorse. Che, come si diceva, soprattutto in questo momento sono quasi nulle.
Peccato che questi siano tempi in cui le pec inviate alla Regione Siciliana da parte del comune non destino lo stesso interesse di una telefonata all’assessore di riferimento o di una stretta di mano a favore di telecamera col presidente.
E’ vero, siamo in piena stagione estiva. Ma anche in piena campagna elettorale.
Egidio Morici